Firenze Im-mobile

Una città assediata da valanghe di auto e motorini, continuamente in movimento, eppure (o forse proprio per questo) terribilmente IMMOBILE
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venerdì 29 febbraio 2008

la maledizione di San Razzanellio

Dopo che aveva fatto solo un miracolo a metà (il 51% del 39%) San Razzanellio cerca di recuperare credito fra i suoi devoti fedeli: stavolta lancia una maledizione.

Poi c'è il suo amicone Trippa di Meana, quello dell' "incanto dei viali di circonvallazione". Palesemente in crisi mistica l'incanto è solo suo, durante le visioni procurategli da San Razzanellio.

Questi due personaggi, sulla scia di Padre Pio (alcuni malvagi asserviti a Satana però mormorano infamanti calunnie a proposito di Vanna Marchi ...), continuano la loro santa crociata andando di nuovo a implorare l'Unesco di unirsi alla loro fede anti-tramviaria.

L'autorevole organizzazione internazionale per la verità li ha già sputxxxxxx una volta (vedi), ma la loro fede è incrollabile e perciò andranno lo stesso ad infastidire alti funzionari.

A parte le brutte figure che faranno loro (e che ricadranno sull'italietta di oggi) non ce n'è da preccuparsi più di tanto.

Semplicemente diciamo:

Niente moratorie, niente rinvii, vogliamo la tramvia al più presto.

Niente cedimenti e moine (per es. il Sirio da 20 metri invece che da 32) .

A noi preoccupa casomai che il "tavolo sulla mobilità" preannunciato da Matulli non metta in atto quella trasparenza che è mancata finora. Il pericolo è che diventi un quasi monopolio delle "associazioni di categoria": Confindutria, commercianti, sindacati etc.
gente di cui ci fidiamo assai poco, al di là di come si sono schierati sulla tramvia.
Le corporazioni bottegaie hanno, in tutti questi anni, dato ottima prova di se ostacolando in ogni modo la mobilità sostenibile (no busvie, sosta selvaggia legalizzata, no pedonalizzazioni, no piste ciclabili etc).
Sui sindacati sorge la domanda: dov'erano in questi anni, sui temi della mobilità? Dov'erano al salire della protesta antitramvia trasversale (e deleteria) prima che si arrivasse all'insensato referendum?

Sulla tramvia, e ancor più su "tutto il resto" della mobilità, c'è grande necessità di partecipazione: chi una nuova mobilità la vuole davvero ha molto da dire. E su questa base poi procedere bene e speditamente alle realizzazioni: le linee 2 e 3 radicalmente in modo diverso dal disastro della linea 1; va prolungata la linea verso sud-est (Bagno a Ripoli e Campo Marte /Rovezzano); e va fatto tutto il resto: ridisegno linee Ataf e busvie protette senza cedimenti, piste ciclabili, pedonalizzazioni, parcheggi scambiatori e pertinenziali, repressione coerente dell'illegalità stradale etc.
Su queste cose dovrà agire il "tavolo della mobilità".

Alla prossima il buon San Razzanellio si dedicherà all'esorcismo per scacciare finalmente da Firenze la satanica tramvia? Probabile. Mentre non sappiamo cosa si inventerà ancora iul suo fedele e pio seguace Trippa di Meana ...

giovedì 28 febbraio 2008

Le multe

Leggo sui giornali di qualche giorno fa che Firenze è al vertice in Italia nel multare, mi sembra con una media di 114 € per residente l'anno.
L'articolo stesso e i commenti in giro si scandalizzano e rilanciano la diffusa vox populi che il motivo è quello di far cassa per rimpinguare le magre finanze comunali.

Ma proviamo a cambiar punto di vista. Se si fanno molte multe vuol dire che vengono commesse molte infrazioni.

Entrando poi nel dettaglio si scopre che la gran parte di queste multe provengono dalle porte telematiche a guardia del centro. Altra semplice deduzione: la ZTL viene violata in modo massiccio dai fiorentini, infischiandosene dei divieti.

Un'altra bella quota proviene poi dai vigilini, gli ausiliari del traffico ex-Firenze Parcheggi. Di nuovo ne deduco che la sosta selvaggia è all'ordine del giorno in questa città.

Continuando la riflessione: con l'installazione delle porte telematiche le multe sono aumentate, ma non di moltissimo. Ora cioè le fanno quasi tutte gli occhi elettronici, mentre i Vigili Urbani ... hanno smesso? Fanno altre cose? Dove sono andati a finire?
Di impieghi sensati ne vedo tanti: acciuffare i falsi invalidi, i falsi riparatori urgenti, chi scorrazza e parcheggia in centro, chi sosta in doppia fila dove gli pare, chi ostruisce piste ciclabili, scivoli disabili, marciapiedi, chi punta i pedoni per metterli in fuga sui passaggi pedonali ...

Eppure, da cittadina, sembra proprio che non lo vogliano o debbano fare, che girino la testa dall'altra parte. Che siano vere le voci in circolazione su direttive dall'alto di "Tolleranza Mille"?

In ogni caso le lamentele sulle "troppe multe" sono una vera e propria esaltazione di pirateria stradale, sosta abusiva, violazioni di ogni genere sotto cui Firenze vive come se fossero cose normali.

Concludo con alcuni aforismi:

MULTE? TROPPO POCHE

I SOLDI? PRESI BENE, BASTA FARCI COSE UTILI

mercoledì 27 febbraio 2008

nun trovo posto pe 'r gippone

So' er solito amico dde Roma der mi' amico der gippone, quello che 'er gippone cell'ha sur serio. Du' peracottari m'hanno raccontato 'na barzelletta.

Delle ggente de Forza Italia se riunisce a una baita de montagna, pe nun esse' 'ntercettati da 'sti ggiudici toghe rosse.

Ma ar momento de comincià nun c'è praticamente nessuno. Er motivo? Sulla montagna nun trovavano marciapiedi pe' parcheggia' er gippone.

Però quarcuno dice pure che 'nzomma basta co' 'sta sosta servaggia, le reggole vargono pe' tutti.
E se so' 'nventati la soluzione che se vede 'n foto.

lunedì 25 febbraio 2008

i parcheggi e la filosofia zen

La faccenda dei parcheggi sta alla base di molti mali di questa città (e non solo).
Mi pare di aver letto che gli spazi disponibili su suolo pubblico siano intorno agli 80.000, a fronte di un numero di auto molto maggiore (140.000, può darsi?). Anche se tutte queste auto stessero ferme mancherebbe lo spazio. In realtà vanno quotidianamente a cercare altri posti dove parcheggiare, e ne arrivano folte schiere da fuori città.
E' evidente che lo spazio per la sosta nelle strade non può essere aumentato, e anzi esistono molti motivi per ridurlo: viabilità migliore, trasporto pubblico (busvie e tramvie), piste ciclabili e anche semplicemente per aspetti estetici e di vivibilità.

Soluzioni? Non ne esiste una sola, stile bacchetta magica.
La prima è una decisa politica del trasporto pubblico (bus, tram, treni) e di altri mezzi non invasivi (bicicletta, a piedi ...). In tal modo si riduce la quota di traffico, ma il problema di dove lasciare la valanga di lamiere rimane (oltre a sottrargli piccole quote di spazio proprio per facilitare il trasporto pubblico).
Ci sono i parcheggi scambiatori in periferia o quelli ai margini del centro: cronicamente sottoutilizzati perchè rimane comunque possibile e poco rischioso parcheggiare "davanti all'uscio" (posto di lavoro, negozi, etc) in modo abusivo ma largamente tollerato, oppure con facilitazioni contraddittorie (es. "carta lavoro"). Inoltre l'interscambio con il trasporto pubblico è svantaggioso a causa della sua inefficienza, a sua volta causata dal traffico privato invasivo.
La gestione della sosta poi è un importante strumento per governare la mobilità: si fa pagare chi va a parcheggiare lontano da casa per spostarsi in città in modo poco virtuoso e fonte di molti problemi (paralisi, inquinamento, etc) .
Un piccolo contributo viene da soluzioni innovative che consentono di ridurre il numero di veicoli presenti sul territorio: il car sharing, il car pooling, la bicicletta propria, il bike sharing etc.
Ma anche ipotizzando di aver applicato coerentemente (!!!) tutte queste misure rimane una massa enorme e dannosa di veicoli superiore allo spazio disponibile.
Un compromesso accettabile è quello dei parcheggi "pertinenziali", termine tecnico che indica un uso destinato ai residenti o locale, di quartiere. La chiave è la scelta della localizzazione: non certo in centro, con il rischio di un facile stravolgimento a nuovi attrattori di traffico. Non potranno essere gratuiti, ma già il fatto che puntano ad una clientela definita facilita il non cadere in un business fine a se stesso.

domenica 24 febbraio 2008

lista di nozze

Una mia amica si è recentemente sposata, lei fiorentina, lui straniero; stanno mettendo su casa nella nostra città.

Sapete cosa hanno messo nella lista di nozze, fra le tante cose? L'abbonamento annuo al car sharing e due bici.

Il motto "mala tempora current" mi echeggia spesso nella testa, ma in qualche caso si potrebbe anche invertirlo!

PS Rieccomi, dopo un periodo di assenza: un saluto agli autori, ai commentatori e ai lettori

sabato 23 febbraio 2008

NON SOLO TRAM: ANCHE BICI

Durante la battaglia sulla tramvia lo abbiamo detto più volte: ci interessa tutta la mobilità. E fra queste un posto privilegiato lo ha la bicicletta, unico mezzo ad emissioni zero, ormai diffuso in tutt'Europa.

La crescente richiesta di più spazio, piste ciclabili, rastrelliere etc trova attivissimi paladini nell'associazione Firenzeinbici.
Cliccando sulla foto arrivi al loro sito.

Il 13 marzo ci sarà l'assembla annuale dei soci(*): ci vieni anche tu, per iscriverti e dare più forza alle richieste dei ciclisti?

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(*) in via GP Orsini 44 ore 21,00

venerdì 22 febbraio 2008

marchio di qualità: il gippone

Almeno in questo non siamo all'avanguardia (negativa) nel mondo, solo alla pari: intendo nella moda dei gipponi, un tempo detti fuoristrada e ora nobilitati in "SUV" (Sport Utility Vehicle, o dai detrattori Stupid Uneuseful Vehicle).

Tralasciamo pure gli aspetti psicologici e psichiatrici di questa moda, e limitiamoci ad esaminare questo tipo di veicolo per le sue caratteristiche, vantaggi e svantaggi:

CONSUMO
molto alto, superiore anche a grosse berline, persino nei casi che i maligni chiamano "la voglia del fuoristrada" (cioè macchinette che gli assomigliano)

SICUREZZA ATTIVA E PASSIVA
questa tipologia di veicoli occupa in tutto il mondo il vertice dell'incidentalità. A causa di massa, peso, altezza etc sono autentici strumenti di morte per pedoni, ciclisti o altri automobilisti, oltre che demolitori di ogni genere di arredo urbano (alberi, transenne, panchine etc)
Al contrario di quanto sembrerebbe sono molto in basso anche nella scala della sicurezza passiva, cioè di chi li guida o ci sta sopra. Basta consultare le statistiche condotte in tutt'Europa.

COMODITA'
nettamente inferiore alle grandi berline e anche a molte autovetture medie piccole: rumorosità, comfort di viaggio etc.

COSTO
altissimo sia all'acquisto che per la gestione e manutenzione

TRAZIONE E TENUTA
l'unico punto in cui sono in vantaggio è, ovviamente, quando si devono percorrere tratti fuori strada, stradette di campagna etc. Nemmeno per andare a sciare si rivelano superiori a buone berline. E in ogni caso l'uso reale che ne viene fatto dai suoi possessori è infinitesimale in fuori strada, mentre è al top come mezzo di trasporto urbano.

Ed è qui che emerge il punto di forza del gippone: consente di salire agevolmente sui marciapiedi, sugli spartitraffico, di invadere comodamente zone verdi, parchi, giardini etc.

Ecco, eravamo prevenuti nel considerare il gippone una macchina idiota e inutile, per palloni gonfiati alla ricerca di virilità virtuale o di esibizione di pacchiana ricchezza (magari taroccata e basata su pacchi di cambiali). Dobbiamo fare un passo indietro. E' molto utile!

giovedì 21 febbraio 2008

i bussini di Italia Nostalgica&Consorti

Ripeschiamo un Comunicato diffuso prima del referendum da Italia Nostra, Associazione Piazza Vittoria, Associazione Linea 3, Coordinamento dei Comitati dei Cittadini dell'Area Fiorentina.

"PIAZZA DUOMO SENZA TRAMVIA E SENZA AUTOBUS? SI PUÒ FARE, SE C'È LA VOLONTA' POLITICA!". UN'IPOTESI CONCRETA DI RIORGANIZZAZIONE DEL TRASPORTO PUBBLICO NEL CENTRO STORICO: UNA NUOVA QUINTA LINEA DI BUSSINI ELETTRICI E LINEE DI AUTOBUS ECOLOGICI DI TAGLIA MEDIA AVVICINATE AL DUOMO, FINO A PIAZZA DELL'OLIO E A PIAZZA S.MARCO.


Geniale proposta (leggibile integralmente cliccando qui), come mai nessuno ci aveva pensato prima? In pratica, secondo questi brillanti super-esperti della mobilità (es. m.me Signorini e il mega-architetto Ghinoi) sarebbe possibile trasportare la massa di persone che vogliono raggiungere il centro con i bussini elettrici delle attuali 4 linee, a cui aggiungerne una quinta e facendogli circumnavigare il Duomo.
Appare evidente che si trattarebbe di una fila ininterrotta di mezzi (trasportano 15-20 persone). Ma si accorgono della castroneria ed ecco la sostituzione degli attuali mezzi con altri di "taglia media". Palliativo ovviamente, ma fa sembrare la proposta meno scema di quanto sia.
E i vantaggi quali sarebbero, oltre all'eliminazione dell'odiato mostro-tram? Vibrazioni? Maggiori con i bussini, bussetti e bussolotti. Per i disabili, gli anziani o la semplice comodità dei passeggeri? Nettamente peggiori. Affidabilità di orari e tempi? Si ricade nella nota inefficenza del trasporto su gomma. Estetica? Rieccoci con bus che hanno la stessa sagoma del tram, orribili oltretutto, a girare intorno a tutto il Duomo. Inquinamento? Ma l'elettricità e le batterie non venivano considerate poco ecologiche per il tram? Il dilettantismo al potere, per dirla in breve.
Ultima osservazione: si sono già dimenticati della bici, improvvidamente riscoperta di recente come alternativa alla tramvia. Quod erat demonstrandum.

Davvero una bella performance che vede alleati nel ridicolo i convertiti antitramvia dell'ultima ora (Italia Nostalgica) e i capopopolo della prima ora.

mercoledì 20 febbraio 2008

un video da combattimento ....

di un anti-tramvia irriducibile. Eccolo qua

I nostri commenti:
  • niente sosta vietata, niente infrazioni, niente multe - semplice no?
  • le "telecamere" filmate sono i vista-red, installati ai semafori per beccare i pirati della strada omicidi che bucano il rosso - qualcosa in contrario?
  • idem per gli autovelox
  • il fotomontaggio del tram al Battistero è falsificato e lo fa sembrare alto 5 metri
  • gli alberi di via dello Statuto non verranno affatto abbattuti
  • etc
Insomma una bel concentrato di bugìe e porcherie, miranti a rivendicare la "libertà" di parcheggiare dove ti pare, di intasare e inquinare, di ammazzare la gente ai semafori o con folli velocità in città ...

Perfetto direi, merita un premio questo "giovanni"!!!
E grazie a "Salviamo Firenze" che ci delizia con queste meraviglie!

(se il video non appare nell'articolo clicca qui )

PS (22-2-08) stimolato dal nostro apprezzamento l'autore ha prodotto un secondo video (se proprio vuoi clicca qui) ma ormai ha perso la vena creativa, poveretto ... che abbia respirato troppo benzene stando in auto?

passato il referendum ...

Lo abbiamo già detto in passato, questo insensato referendum ha calamitato fin troppe forze, comprese le nostre.
Bisogna riprendere a parlare (e non solo) di tutta la mobilità, non solo del tram (che comunque si farà sui tracciati previsti dal progetto).

Ci sarà da soffrire per i cantieri, ancora per alcuni anni. Quindi il fulcro delle discussioni potrebbe diventare: cosa si può fare già ora, prima dell'entrata in esercizio delle linee 1-2-3 ? C'è possibilità di intervenire sia per alleggerire i disagi, sia per anticipare scelte legate alla tramvia?

Noi crediamo di sì, e a questo ci dedicheremo.

Sono invitati a farlo tutti, anche quelli che si sono opposti strenuamente finora al progetto del "treno in città".

Moratoria o morona?

Aho so' er romano amico dell'amico der Gippone (che io cell'ho sur serio er suvve, aho!).
So' contento che 'r mi amico Cecchini romano pure lui e Sgorbi abbino fatto 'sta performans a Firenze.
Nun avevo capito 'na mazza che era 'sta "moratoria", però poi ho capito pure io: no moratoria, morona, quella accanto allo Sgorbi. Certo che je deve esse costato 'na bbotta fa spoglia' tutte 'ste zoccolone co' un racchione come lo Sgorbi.

martedì 19 febbraio 2008

commento del commento

In un recente commento leggo lamentele da un elettore del SI al referendum:

Ho votato sì e mi dispiace esser dipinto come un credulone, stupido, amico del gippone...
Credo che un buon bagno di umiltà sarebbe di giovamento a coloro che dal pulpito di questo sito hanno lanciato i loro strali contro gli oppositori della tramvia.

Nell'articolo si parla di varie categorie di SI al referendum: il fronte (trasversale) dell'auto-dappertutto, i creduloni, chi ha votato per dare uno schiaffo a Domenici, etc. Oltre alle mosche cocchiere (Razzanelli&C) e a quelle codiere (Ripa di Meana etc). Scelga il commentatore in quale mettersi. Di certo i creduloni ci sono (e anche dall'altra parte), e pure le colossali balle diffuse con enorme dispendio di mezzi.

Il voto dei fiorentini è stato chiaro. Che la democrazia venga rispettata, sempre, e non solo quando fa comodo.

Cioè il 51 o 53% del 39% non vuole la tramvia; senza quorum (analogamente a quello sulla procreazione assistita, nullo purtroppo) e oltretutto in un voto consultivo.

L'irrisione degli avversari ed il rifiuto dei mezzi democratici sono tipici di un regime che a firenze, negli anni '30, trovò i suoi più accesi sostenitori.

I fascisti sono un problema secondarissimo, ma senza dubbio stanno con i no-tramvia. Parlando invece di toni e modi, le valanghe di insulti, urli e accuse infamanti a chiunque in certe assemblee si dichiarasse a favore ti dicono nulla?

"Trippa di Meana", "mosche cocchiere" ed altre affermazioni di simile tenore non sono espressione di goliardia, ma solo manifestazioni di intolleranza politica(nonché di una scarsissima vena ironica). Chi ha votato no al referendum per me è un avversario politico, non un buffone,uno stupido od un credulone da irridere.

Vuoi forse negare che i vari Razzanelli&C siano mosche cocchiere? O che il sig. Ripa di Meana farnetica di "incanto dei viali di circonvallazione"? Da che pulpito vien la predica sull'intolleranza (vedi sopra). Quanto al nostro scarcasmo corrosivo non ci pentiamo di una virgola.

e ora pover'uomo?

Chi sarà il pover'uomo, Razzanelli o Domenici? Tagliamo la testa al toro: tutt'e due.

E ora riprendiamo dalle cose importanti: la mobilità a Firenze, quasi dimenticata nella bagarre referendaria (e anche prima).

C'è una nuova possibilità, facilitata anche dall'inconclusivo risultato del voto: occuparsi seriamente di come si farà la tramvia, e di tutto il resto che ci sta intorno: ridisegno delle linee Ataf, degli assi di mobilità privata, rete ciclabile, sosta, pedonalizzazioni etc.

Il muro contro muro non ha più senso, passiamo dunque alle cose concrete, e se necessario rimescoliamo le carte. Forze che finora si sono trovate su fronti opposti possono esercitare una forte pressione sulla politica della mobilità di questa Amministrazione finora incoerente e contraddittoria.

La direzione può essere soltanto verso una efficace riduzione del traffico invasivo, e alternative valide ad esso.

Non sarà facile, ma ci si può provare, partendo dal basso e lasciando ai Razzanelli e ai Domenici le schermaglie verbali in vista delle loro rispettive carriere politiche.

Vogliamo provarci?

lunedì 18 febbraio 2008

o icche tummi fai???


Oh insomma San Razzanellio o icche tummi fai??? E io he ti hredevo ganzo come quell'attro, home si chiama, sì insomma Padre Pippo o Pio, quello lì. Lui si li fa peddavero i' miraholi, e te invece? Ocche si fanno i miraholi a metà o a un quarto? Tu se' proprio poho serio, San Razzanellio, mi sa che un ti do più retta.

Io digià speravo he quando mi posso comprare i' gippone un ci fossero tramme e muretti ni' mezzo a dammi noia: non perchè posteggiare solo sui marciapiede o figuriamoci indo si pole, un va mica punto bene!. L'è una limitazione della mi' libertà. Quando finarmente potrò vendere i' motorino e pgliare i gippone per fa' i' comodi mia, poi mi ritrovo un muretto tremendo indo passa i tramme e magari pe' montacci sopra rischio uno sgraffio ai Suvve? Eh noooo eh!!!

Tu m'hai propio deluso, e ora ti levo anche i' Santo, ti chiamo Razzanellio e basta, e poi ti metto 'nsieme a quell'attro grullo che cianciava dell' incanto de' viali 'ome gli ha voluti i Poggi, home si chiama, ah ecco sì Trippa di Meana. Vu state propio bene 'nsieme voi due!

esiti del referendum

Le parti in causa:

il 51 o 53% del 39% contro la tramvia
ovvero:

il fronte dell'auto dappertutto
Forte, come si sapeva anche prima dell'affermazione di un paio di punti percentuali. E' con questo deleterio popolo trasversale che avremo da combattere: chi crede che la si possa spuntare facilmente quando c'è da togliere qualche metro al traffico o alla sosta sa con quali forze abbiamo a che fare, ancor prima e ancor più che con i politici comunali tentennoni e cerchiobottisti.

le mosche cocchiere
Razzanelli e i suoi testimonial condannati per truffa sono riusciti, con molti soldi, a manovrare a loro piacimento Comitati, creduloni sparsi e malcontento di molta gente su tutte le cose più varie e svariate. I tempi e le fortune degli incantatori di serpenti continuano e si aggravano.

le mosche codiere
Italia Nostalgica, i vari Trippa-di-Meana e altri che si sono accodati a Razzanalli e ai paladini dell'auto-dappertutto, ora riscompaiono nella nullità verbosa che li ha sempre caratterizzati. Blateravano di "altri motivi", peraltro vaghi e oscuri, si ritroveranno con i fanatici del gippone che rivendicano il diritto alla ruota sul marciapiede. Delle loro parole vuote sull' "incanto dei viali" e la "pedonalizzazione totale" del centro rimarranno si e no briciole. Non ci mancheranno.

il 49 o 47% del 39% a favore della tramvia
e cioè:

i fedeli della Giunta
Si sono mobilitati poco e di malavoglia, in assoluta sproporzione con il fronte anti-tramvia. Soprattutto le grandi sigle, sindacati, Confesercenti etc., avevano latitato per anni prima di arrivare a questo punto, e ora riscompariranno: torneranno a dedicarsi a cose per loro più succose.

i combattenti della mobilità sostenibile
Impegno lodevole, con mezzi ben al di sotto dell'avversario. Molto imbarazzo ci è venuto dalle contraddittorie scelte dell'Amministrazione (parcheggi, tolleranza mille, cedimenti ai bottegai ...). Trovarsi a difendere una delle poche scelte positive in temi di mobilità, al di la delle molte sbagliate, è stata opera impervia. Sarà dura, come lo era anche prima.

Domenici&C
Farebbero meglio ad andare a casa. Purtroppo lo faranno per andare a far danni altrove e lasceranno a Firenze un'eredità di fatti compiuti sulle scelte sbagliate (parcheggi&C) e di fatti incompiuti sulle poche giuste (tramvia e dintorni). Potrebbe piombarci sulla testa una giunta ancora peggiore di questa.

Cosa succederà:

La tramvia si fa lo stesso. In un referendum vincolante il 39% di votanti avrebbe portato ad un risultato nullo per chi ha ottenuto un vantaggio di qualche punto. In uno consultativo figuriamoci.

Il fronte dell'auto-dappertutto continuerà a sbraitare e cercare di bloccare tutto.

Razzanelli si lancerà nella grande politica: magari si candida a Sindaco oppure va su qualche poltrona nazionale. Ma anche in questo caso non illudiamoci, continuerà a imperversare a Firenze, dove si è fatto un bel serbatoio di sostenitori nel partito trasversale del gippon-utilitaria.

sabato 16 febbraio 2008

il 17 febbraio ....


Fai gli sgarbi a Razzanelli! Per saperne di più clicca lo striscione "vota NO" qui sopra o leggi sotto

venerdì 15 febbraio 2008

ultime strumentalizzazioni - poi il silenzio

Anche qui dalla mezzanotte di oggi, venerdì 15 dicembre, calerà il silenzio. Niente articoli e niente commenti. Nessun obbligo, ma ci sembra giusto.
Prima della pausa però fustighiamo le ultime strumentalizzazioni della banda Razzanelli e dei suoi seguaci sia nobili che scalcinati:

Incidente fra tram e bus a MilanoArticolo di Gomez
sull'Espresso
Questo albero verrà tagliato ...

C'è addirittura chi tenta di speculare sull'incidente fra tram e bus, causato da un famigerato SUV Porsche Cayenne.

Se proprio volessimo entrare nel dettaglio il famoso cordolo previsto a Firenze avrebbe limitato i danni o forse addirittura evitato l'incidente.

Il partito del gippone, nella sua sfacciataggine, colpisce ancora ...

Un progetto di costruire una scuola o un ospedale non si cancella per sospetto di intrallazzi. Si mazziano i tangentisti e si fa la scuola, l'ospedale o la tramvia, per l'utilità che hanno.
Se ci sono elementi si va dalla Procura che non fa sconti a nessuno. Se per es. un certo Biagi o un Fusi finiscono in manette molti di noi faranno salti di gioia.

Per il resto l'articolo di Gomez non contesta in nulla l'utilità della tramvia, salvo ripetere a pappagallo le solite scemenze del "mastodonte da 32 metri" raccattate per sentito dire dal ballista Razzanelli e dai suoi seguaci

Ed ecco la
TramBufala n. 177
(o più?)

Come è noto non saranno tagliati affatto gli alberi di via dello Statuto, figuriamoci poi quelli di viale Matteotti.

Le bugie hanno le gambe corte o il naso lungo ...

AL REFERENDUM VOTA NO
PER MILLE MOTIVI CHE TI PUOI VEDERE CLICCANDO QUI

ostacoli insormontabili ...

bugìe di RazzaneliIl buon Razzanelli e svariati suoi emulatori in piccolo blaterano che la sede tramviaria diventerà un ostacolo insormontabile. A riprova di ciò pubblicano foto dei lavori in corso in cui il binario appare ancora "nudo", come quello di una ferrovia.

Come al solito mentono sapendo di mentire per ingannare la gente (vai a leggere un messaggio con le smentite punto punto, cliccando qui). Ecco nella foto un ottimo esempio di come sarà la sede tramviaria per i pedoni, o per le ambulanze che la potranno percorrere o attraversare.


Anche per questo, e per mille altri motivi

VAI A VOTARE E VOTA NO

Fai anche tu gli sgarbi a Razzanelli e ai suoi seguaci dell'ultima ora


giovedì 14 febbraio 2008

L'invasione degl'ultra-ganzi

Oh, e mi rihordo che da piccino andai a vedere un firm di fantascienza, si hiamava "L'invasione degl'urtracorpi". M'è tornato 'n mente ni leggere du hose di du urtra-ganzi: Trippa di Meana e un tizio coi nome strano forte, Asor Rosa o Viola un mi rihordo bene.

Allora i' primo dice he a Firenze un si deve fare la benedetta tramvia perchè la gli sciupa "l'incanto" de viali di circonvallazione, dice gl'accolgono i visitatori.
Ora io co' i motorino ne viali ci passo tutti giorni ma d'incanti proprio un mi sembra d'avenne visto, solo un gran troiaio d'ingorghi, di Panda scassate e di macchinoni in sehonda fila. Sarò gnorante io, forse sti visitatori a loro glielo fanno vedere l'incanto e a me no.
Poi borbotta anche quarcosa d'un tramme co' binari virtuali e i' motori coi supercapacitori , ma che fa l'ngngnere lui? Un mi sembrava dalle hose che dice, ma 'nzomma sono gnorante io.
Però una hosa ganza ce l'ha i Trippa di Meana: la Marina, quella si che la mi garba un casino!

Poi c'è anche quell'attro, quello coi nome strano coi colore, Rosa o Viola, meglio l'urtimo eh!
Dice he un gli piace praticamente nulla, i percorsi, la dimensione delle carrozze, e che i' progetto glie è fatto dimorto ma dimorto male e vai giù discorrendo. Ocche sarà anche questo ngegnere di quelli tosti che sanno unnihosa? Eppure un' mi sembrava miha, da come gli scrive. Vabbè eh si vede che gnorante sarò io, e 'nfatti appena posso mi hompro i gippone e bona notte ai secchio!!

NO TRAB 3 - no tramBufale - VOTA NO

Strano davvero: i paladini del traffico e della sosta dappertutto improvvisamente diventano (finti) difensori a spada tratta del centro di Firenze.

Sanno benissimo che il dramma sono gli olte 2000 autobus che lo attraversano, oltre al traffico "autorizzato", furbesco, abusivo etc.

Dire no al tram, il mezzo più adatto anche per il centro in tutte le città storiche, vuol dire semplicemente mantenere lo status quo e quindi devastare Firenze.

La redazione di Firenze Immobile

Razzanelli ha ragione!!!

Almeno in una cosa è vero, e non è uno scherzo: un muro dividerà Firenze, come un tempo Berlino.
Lo schema riportato accanto e ricavato da uno dei tanti giornaletti inviati a casa di tutti i fiorentini (deve aver speso un patrimonio il Razzanix!) fa vedere molto bene cosa succederà: un muro dividerà la parte nord-ovest da quella sud-est di Firenze.


L'unica valutazione in cui Razzanelli si sbaglia è l'effetto. Chi si ritroverà a sinistra del muro godrà di un sistema di trasporto veloce, puntuale, comodo, non inquinante (il tram, pensa un pò). Chi ne rimarrà, almeno per ora, tagliato fuori dovrà invece soffrire ancora per il traffico soffocante, l'assalto quotidiano dei pendolari dalla provincia, l'occupazione di tutti gli spazi di sosta, delle strade, delle piazze ...
E' proprio vero: questo progetto fa schifo, è incompleto, e bisogna sbrigarsi a portare la tramvia anche a Campo di Marte, Rovezzano, Bagno a Ripoli.

mercoledì 13 febbraio 2008

dove passeranno le ambulanze?

  Una delle balle più abusate per spargere terrore sulla tramvia è la classica "non passeranno più le ambulanze".

Smentita mille volte, ma quelli continuano imperterriti.

La foto (è a Monaco) dice tutto.

Saltano agli occhi anche altri punti su cui si sono scatenati tumulti:

- "muretti": anche qui il tram è in sede propria
- "invasiva": oltre al tram rimane spazio solo per una corsia e i parcheggi

E ora, signori bugiardi, come la mettiamo?

PS le anguille notramvia se ne sono subito inventata una nuova (di balle): i tratti a binario unico. Ne esistono in tutt'Europa, con strade molto strette (vedi per es. Amsterdam, cliccare). L'ambulanza, oltre a poter utilizzare la carreggiata, potrà anche percorrere la sede tramviaria, sia libera che con il tram davanti, che va comunque più veloce del traffico intasato. Al primo slargo l'ambulanza sorpassa il tram. En passant: esiste anche la centrale radio che smista sia il tram che i mezzi di soccorso, potendo fermare il tram prima dei tratti a binario unico.

NO TRAB 2 - no tramBufale - VOTA NO

Siamo in campagna elettorale NO?


Di bufale anti-tramvia ne sentiamo e ne leggiamo quotidianamente, i signori continuano a ripetere senza vergogna tutte quelle già smentite mille volte e smascherate per colossali balle.

Noi non gliene lasceremo passare neanche una.


La redazione di

Firenze Immobile

NO TRAB 7 - no tramBufale - VOTA NO

Su una cosa i Comitati anti-tramvia sono sinceri: non vogliono a nessun costo perdere il parcheggio sotto casa.
Il resto sono costruzioni propagandistiche, spesso ipocrite, per infoltire le file. Magari con una verniciatina di ambientalismo o di tutela dei monumenti.

Gli strumenti principali di questa opera di reclutamento sono da anni soprattutto falsità e bugìe.

Hanno iniziato in modo ruspante quelli di "Salviamo Firenze", con i famosi fotomontaggi del tram-mostro che sembra alto 5 metri, poi è arrivato il professionista della disinformazione Razzanelli ed ha perfezionato la campagna di inganno sistematico.

L'immagine qui riportata, tratta ed elaborata da un volantino razzanelliano, ne è la dimostrazione.

La Redazione di Firenze Immobile

NO TRAB 6 - no tramBufale - VOTA NO



Vuoi un altro buon motivo
per votare NO?

Clicca qui

NO TRAB 5 - no tramBufale - VOTA NO



Vuoi un altro buon motivo?

Clicca qui

NO TRAB 4 - no tramBufale - VOTA NO

Vuoi un altro motivo?

Clicca qui!









e poi vuoi mettere la soddisfazione di fare gli sgarbi a Razzanelli e consorti?


martedì 12 febbraio 2008

I Comitati, Razzanelli e i testimonial

Già in passato abbiamo preso di mira i "Comitati dei Cittadini" che, nella foga anti-tramviaria, si convertivano dall'ultrasinistra ai toni patriottardi e fascistoidi sulla "Memoria della Nostra Patria". Su questa brutta china stanno ancora scivolando, sempre accecati dalla fede notram: non solo digeriscono con facilità di far fronte comune con i Donzelli (AN) e l'incantatore di serpenti Razzanelli, ma si lanciano anche in sviolinate per il disgustoso pallone gonfiato Sgarbi. Ecco alcuni passi di una email ricevuta proprio da loro:

SGARBI, L’IDEOLOGIA, FIRENZE E LA TRAMVIA

Molti cittadini di Firenze che comprendono bene le ragioni del sì alla moratoria delle linee 2 e 3 della tramvia, si sentono in imbarazzo trovandosi in questa battaglia in compagnia di Vittorio Sgarbi. Per alcuni potrebbe essere questo un motivo sufficiente per astenersi e non andare a votare Sì: “Con tutti, ma con Sgarbi no e poi no”.

Ma proviamo a cogliere anche da questo l’occasione per ragionare un po’.

Anche una persona di cui non condividiamo (è questo anche il caso nostro) scelte politiche generali, atteggiamenti, uso della propria immagine pubblica, può in alcuni casi dire cose significative, soprattutto quando appartengono alla sua precisa competenza professionale.

Per questo prestiamo attenzione alle parole dello storico dell’arte Sgarbi e riconosciamo il senso della sua partecipazione alle vicende della nostra disgraziata città.

E riportano lunghi stralci di quanto il pomposo personaggio scrive su Il Giornale del 3 febbraio sotto il titolo "E' un tram il vero mostro di Firenze". Un profluvio di parole della nota retorica e prosopopea ipernarcisistica del personaggio, ma soprattuto che di Storia dell'Arte proprio non parlano.

Poi però si tralascia Sgarbi e arrivano gli aspetti tecnici (e lì le risate sono da mal di pancia):

che a Napoli circolano Sirio lunghi solo 19 metri, e che nella evidentemente super provinciale Milano se ne adottano due tipologie, una da 26 e una da 34 metri, da utilizzare a seconda del contesto.

Dunque, fateci capire un pò: allora andrebbe tutto bene se il mostro che passa dal Duomo fosse da 26 invece che da 32 metri?

Comunque poi ritrovano le loro radici da sinistra parolaia (le conosco bene, vengo da lì ...):
E’ indispensabile avviare un ripensamento complessivo
sia del sistema tranviario che del trasporto pubblico a Firenze.

Non dobbiamo piegarci alla scelta “ideologica” TRAMVIA-SI / TRAMVIA-NO.

Dobbiamo riappropriarci delle nostre scelte e del nostro futuro,

e discutere di QUESTA tramvia.

Per questo dobbiamo votare

SI’ alla MORATORIA DELLE LINEE 2 e 3.

Momento, fatemi capire ... non vogliono piegarsi alla scelta tramvia si /tramvia no ma si schierano con Razzanelli che dice tramvia manco morti. Ehm ...

E votare SI al referendum servirebbe a "ripensare" e "discutere"? Bah!!!!

Nel fare ricerche
in google ho trovato per caso un messaggio in un blog, che mi è parso molto interessante. Eccolo:

Razzanelli ha scelto il testimonial giusto

Vittorio Sgarbi è il protagonista dello spot che invita i fiorentini a votare SI al referendum sulla tramvia.

Per una volta sono d'accordo con la scelta di Razzanelli.

Un condannato per falso e truffa è il testimonial giusto per le balle contro la tramvia.

Lo sconosciuto del web ha colto in poche parole nel segno!!

NO TramBufale VOTA NO



Quando sarà finita questa vicenda penosa del referendum razzanelliano si potrà finalmente tornare ad occuparci anche di "tutto il resto".


Intanto vediamo di arrivare al 18 febbraio.


La Redazione di

Firenze Immobile

il micrometrò e la bacchetta magica

Ci siamo già occupati varie volte della metropolitana "tradizionale" come alternativa alla tramvia, soppesando vantaggi e svantaggi. Una sintesi di queste valutazioni la si trova sul sito www.noTraffico.org (vedi l'articolo). La soluzione sotterranea ne esce con molti difetti e pochi pregi, riassumibili nel tanto amato "lasciar le strade libere" per il traffico e la sosta.

Soprattutto per la campagna razzanelliana da più parti torna di moda il "micrometrò" come soluzione in grado di soddisfare tutti, ovviamente al posto della tramvia. Una specie di bacchetta magica tipicamente italica. Siamo o no il paese dei miracoli di Padre Pio e delle Madonnine che piangono sangue?

Le informazioni sul "progetto micrometrò" (che un progetto non lo è, tutt'al più uno studio preliminare) non sono affatto facilmente reperibili: il sito www.micrometro.it non era più visualizzabile da tempo; poi c'è stata una recente resurrezione che però è priva di qualsiasi informazione sul progetto stesso: neanche la pianta dei tracciati e delle fermate, per non parlare di aspetti realizzativi o della stima dei costi. In compenso c'è però la campagna elettorale di Razzanelli contro la tramvia. Per fortuna le meraviglie del web consentono di ripescare anche le tracce del passato, di ciò che è stato cancellato, e con un pò di fatica qualcosa abbiamo ritrovato.

In sintesi si tratta di una metropolitana tutta in sotterranea, a 20 metri di profondità, su binario unico monodirezionale in tunnel di circa 5 metri di diametro. I percorsi sono dei "cappi" che attraversano tutta la città su e giù: per raggiungere per es. Careggi partendo da Gavinana si passa per Rovezzano, Campo Marte poi si riscende a Beccaria, si risale verso Libertà, si riscende ancora fino a p.za Repubblica, per rilanciarsi verso ovest (Vittorio Veneto) poi verso nord e arrivare via Fortezza e Leopoldo a Careggi. Viene avanzata l'ipotesi di guida automatica, escludendo la possibilità di tratti in superficie.




La prima domanda naturalmente è: quali degli svantaggi già appurati per la sotterranea tradizionale dovrebbero diventare vantaggi nel caso del micrometrò? Se li esaminiamo si scopre che l'unico punto a favore è lo stesso della metropolitana "classica": minore occupazione di spazio in superficie. Vantaggio peraltro assai opinabile, dato che il problema è proprio quello di sottrarre fette di mobilità e anche di spazio al traffico invasivo.
Tutti gli altri fattori (capillarità, impatto ambientale e cantieristico, tempi di realizzazione, accessibilità etc) rimangono uguali o simili al metrò tradizionale, e quindi in svantaggio rispetto alla tramvia. Di facile leggibilità già dalla pianta è la questione capillarità: nonostante si tratti di una metropolitana "ultraleggera" il numero di fermate (e quindi la capacità di raccogliere utenza, far salire e scendere gente vicino a casa o al lavoro) è molto minore della tanto vituperata tramvia. Fra la Fortezza e Careggi si preveda una sola stazione (Leopoldo) dove l'osteggiata linea 3 del tram ne farà invece ben sei. In linguaggio calcistico "tram batte micrometrò 6:1" (ma assomiglia di più ad un punteggio tennistico)

I sostenitori del micrometrò però hanno un asso nella manica: i costi pari a quelli della tramvia, si afferma. Come ci si arrivi è però misterioso: in nessuna parte del mondo un metrò sotterraneo, anche leggero come una piuma, è mai costato meno di 5-10 volte di una tramvia. Del resto come è possibile sostenere che lo scavo di tunnel di 5 metri di diametro a 20 metri di profondità, le relative stazioni (banchine, scale mobili, ascensori etc) costi quanto posare binari sulle carreggiate?

Altri aspetti molto probleamtici, mai accennati ovviamente da Razzanelli&consorti :
  • niente del genere è mai stato realizzato nel mondo
  • i convogli di ridotte dimensioni (asimmetrici a causa della sezione del tunnel) non vengono prodotti da nessuna industria e andrebbero progettati e fabbricati appositamente
Ma insomma, siamo nel paese dei miracoli, quello che nessun'altro al mondo ha pensato di realizzare, da noi sono pinzillacchere!!

Scendiamo però sul banale: anche dando per validi i percorsi "gironzolanti" (monodirezionali) tutto si focalizza sul centro cittadino: una delle critiche alla tramvia è proprio questa, che qui si accentua e si aggrava.

Francamente non sembra una prospettiva realistica, se non come clava per fermare la realizzazione della tramvia.

lunedì 11 febbraio 2008

Razzanelli fa scuola (di falsità)

Come è noto il mega-venditore porta-a-porta Razzanelli non gode di grande stima nel centro-destra fiorentino. In gran parte si tratta di invidia, si sa, per la sua capacità di raccontare colossali balle e addirittura farsi finanziare dal Comune con 1 milione di euro la sua campagna di preferenze alle prossime elezioni.

Però di fronte a tanta potenza mediatica anche gli invidiosi di sForza Italietta si sono dovuti gettare nella mischia. E lo hanno fatto imitando le falsità razzanelliane in immagini (oltre che in pensieri, parole ed opere).

Ecco infatti il volantino distribuito dagli SforzaItelietti: una tramvia composta, diversamente da quella vera, da almeno 12 sezioni - e non se ne vede la fine. Il famoso treno insomma, che potrebbe dunque essere lungo 350 metri (invece dei 32 reali in 5 sezioni, come ben illustrato dal disegno tecnico riportato a fianco.
A questo punto ci permettiamo di "correggere" il volantino di sForza Italietta.


PiEsse: oh, un vi preoccupate, tra un poò ritorno a fare le mi' prese pei fondelli ...

domenica 10 febbraio 2008

giochetti truffaldini


Per completare l'opera di smascheramento delle falsità razzanelliane un'altra elaborazione del grafico incriminato.

La base è ancora la proporzione fra figure umane e sagoma reale del tram (alto 3,30, cioè meno di 2 persone).

Allora signori seguaci della fede razzanelliana? Ammettete o no le bugie e la falsità?

Interessante poi anche la solita giaculatoria sulle ambulanze: detto mille volte, con ricchi esempi in Italia e nel mondo: i mezzi di soccorso possono transitare sia su strada che sulla sede tramviaria, con grande vantaggio rispetto agli intasamenti del traffico attuale.

Veramente penoso questo speculare su incidenti (che fra l'altro sono in buona parte causati dal traffico difeso a spada tratta da questi Unni delle mobilità cittadina)
P.S. ancora più chiaro della nostra elaborazione artigianale della truffaldina figura razzanelliana ecco qua sotto le proporzioni reali fra tram, auto e persone

sabato 9 febbraio 2008

nani e matematica

Ormai tutti hanno ricevuto a casa uno dei santini Razzanelliani in cui si maledice la tramvia come opera del Demonio.

Nello spirito da crociato (*) il buon combattente per la fede, in odore di beatificazione, non si ferma davanti a nulla. "Dio è con noi!" grida, e anche le più colossali porcherie, peccati che normalmente condurrebbero alla dannazione eterna, diventano giusti perchè destinati a far trionfare la vera fede.

Prendiamo per esempio una foto riportata su uno dei suoi sermoni su carta patinata: un alberone disegnato in stile da asilo d'infanzia, un paio di auto, qualche omino, e il mostro: un tram gigantesco pronto a stritolare tutti.

Avendo letto da qualche parte che il Sirio sarà alto 3,30 metri, quindi meno di due persone, sorge qualche dubbio sulle proporzioni.
Usiamo allora le meraviglie dell'informatica e riportiamo davanti al tram razzanelliano le figure umane: mettiamone una, poi un'altra, ma manca ancora un bel pezzo. Ne vanno messi 3 (tre!!) di omini uno sull'altro per arrivare all'altezza del mostruoso tram.

In altre parole sarebbe alto sui 5 metri (più pantografi ovviamente, anche quelli enormi artigli per poter afferrare meglio i malcapitati pedoni e poi sbranarli)

Grande Razzanelli, sei una favola!!!

Sei riuscito a trasformare i fiorentini in nani ...

I tuoi amici politici del centro-destra ti temono per tanta capacità xxxxxxxina, per quello non apprezzano troppo le tue iniziative: tutta invidia!!!


(*) NdR bella davvero l'alleanza fra i talebani salva-firenze e il crociato Razzanelli


Ah, questi comunisti!


Fin dall'alba dei tempi (o almeno fin dove si spinge la mia memoria) ad ogni consultazione, fosse elettiva o referendaria, nazionale, regionale, comunale o di quartiere, tra i manifesti di propaganda hanno sempre fatto bella mostra di sè quelli del Partito Marxista-Leninista Italiano (PMLI). Questi manifesti, sgargianti nella loro tricromìa rossa-nera-gialla, ripetevano, con bolscevica ostinazione, il solito messaggio:

ASTIENITI!

(o al massimo vota scheda bianca o nulla, aggiunto in piccolo...).

Gli esponenti di questo gruppo striminzito (a Firenze sono due, fieramente divisi: uno è marxista, l'altro leninista) al termine di ciascuna consultazione potevano giustamente vantare la loro strabordante vittoria, annoverando come propri sostenitori tutti gli astenuti, e i votanti scheda bianca o nulla. Una tattica un po' autolesionista (un esponente del PMLI potrà al massimo diventare caposcala condominiale) ma di sicura soddisfazione.

Anche in occasione del referendum del 17 Febbraio prossimo, il PMLI non poteva esimersi dall'allietarci con una delle sue perle. Il manifesto, fotografato dallo scrivente in piazza Indipendenza, brilla per l'incoerenza del messaggio. Al centro infatti campeggia lo slogan:

NÉ CON DOMENICI,
NÉ CON RAZZANELLI

e, francamente, non vedo come si possa dare loro torto. Tuttavia le prime due righe dichiarano

Completare subito la linea 1 della tramvia
Moratoria delle linee 2 e 3

Oddìo, ma non è quello che chiedono i razzanelliani? Se poi andiamo a leggere più sotto il manifesto programmatico del PMLI per il trasporto pubblico, scopriamo che si vuole:

Trasporto pubblico e tramvia leggera per Firenze,
busvie, autobus elettrici e non inquinanti,
efficienti e gratuiti per disabili, pensionati poveri,
disoccupati e per spostamenti di lavoro e di studio


ovvero: più tramvia per tutti, come dicono a Palazzo Vecchio (e non solo). Non c'è che dire, un manifesto per tutti i gusti e per tutte le stagioni. Mi aspetto un'altra vittoria schiacciante per il PMLI...

venerdì 8 febbraio 2008

chi mente sapendo di mentire

Che i ragazzi di Salviamo Firenze da anni mettano in giro bufale sulla tramvia è noto e accertato. A loro merito va di aver ispirato il neologismo di successo "trambufale". E hanno l'attenuante di essere appunto dei "ragazzi", un pò ruspanti, un pò creduloni (alle cose che gli fanno comodo, chiaramente), non propriamente qualificati su quello che raccontano in giro, spesso per sentito dire, magari raccattato qua e la.

Lo stesso non si può dire del mega-architetto Ghinoi (detto dai detrattori Grrr-ohi-ohi) e dell'incantatore di serpenti Razzanelli (ormai candidato alla beatificazione, sulla scia di Padre Pio).

Questi sono ottimamente coscienti delle balle che diffondono, a volte riprese dai salva-firenze e perfezionate a livello mediatico.

Un esempio fantastico è la famosa foto del tram in piazza del Duomo. Per la verità un'occhio attento si accorge subito che qualcosa non torna: confrontando le persone raffigurate con il "mostro" sembrerebbe alto circa 3 volte un umano. In realtà il tram è alto 3,30, circa uguale ad un normale bus urbano. Ma questo naturalmente tanta gente non lo ha letto, non lo sa, non gli interessa, ed ecco che l'effetto mediatico è raggiunto.

Andando poi a raffrontare una foto reale (vedi) che ritrae lo stesso scorcio del Duomo con i bus Ataf in transito e una simulazione professionale del tram (ancora sotto) la falsificazione del fotomontaggio appare in tutta la sua evidenza.

Razzanelli, cattolico, andrà all'inferno. Dante lo colloca nell'ottavo cerchio della decima bolgia (falsari, canto XXX).

Ghinoi e i ragazzi "salva-firenze" sono più fortunati (niente inferno dantesco, con relativi tormenti). Si prenderanno semplicemente l'appellativo di bugiardi.

mercoledì 6 febbraio 2008

Le strade devono restare libere!!

Leggendo questa affermazione in uno dei volantini che il nostro San Razzanellio manda a casa di tutti i fiorentini mi sono detto: ma allora è rinsavito!

Forse avrà trovato, o addirittura fatto da solo, un calcolo di questo genere:

Un'auto normale (es. Golf) occcupa circa metri 1,80x4,20 = 7,56 metri quadrati e trasporta di solito, nelle ore di punta, 1 o 2 persone (ovvero 1,5 in media, negli studi fatti neanche 1,3).

Il tram con i suoi 32x2,40 metri=76,8 metri quadrati, sempre nelle ore di punta, porta almeno 150 persone, fino ad oltre 200.

Queste 150 persone utilizzerebbero dunque circa 100 auto, occupando uno spazio pari a 756 metri quadrati, circa 10 volte di quello del tram.

Anche il buon Razzanelli ha dunque capito che per avere le strade libere è molto meglio un tram che 100 auto (vedi foto a destra)

O no?

Però noi sappiamo che la tecnologia fa miracoli, e il nostro Santo Patrono di Firenze e della sua mobilità ama molto le soluzioni all'avanguardia. Per quello si batte per il micrometrò.

Gli si è però parata davanti una serie di difficoltà: questo micrometrò, non solo è appena uno studio di fattibilità e non un progetto. Poi ci sono anche dei maligni che ritengono fantasiose le stime dei costi, che si vorrebbero pari a quelli di una tramvia. Ma soprattutto l'oggettino non è mai stato realizzato in nessuna parte del mondo: mancano quindi esperienze precedenti, non esiste nessuna trenino o metropolitana prodotta da nessuna industria in grado di percorrere gli stretti tunnel a senso unico dell'innovativa idea. Insomma siamo nel mondo dei sogni.
E allora perchè non rilevare pari pari la soluzione già circolante da decenni a Wuppertal? Le strade sarebbe sempre liberissime. Salvo, ovviamente, essere intasate da valanghe di auto, ma questo a Firenze già è così e quindi dove è il problema?

PS. Ci sono anche dei folli che fanno un ulteriore calcolo: 8-10 biciclette occupano lo spazio di 1 auto ... che sia quello il mezzo del futuro?

martedì 5 febbraio 2008

www.NoTraffico.org - e che roba è?

Riportiamo il comunicato stampa con cui è stato lanciato www.notraffico.org, sito web dedicato alla mobilità sostenibile. Temi e impostazione molto vicini a Firenze Immobile, ma con un taglio diverso per vari aspetti. E' promosso e gestito da 4 associazioni ambientaliste fiorentine (Legambiente, FirenzeInBici, Amici della Terra e WWF) . Sicuramente meno acido e corrosivo di questo sito-blog (che rispecchia umori, stili, simpatie ed antipatie degli autori), NoTraffico avrà una forte componente documentale e informativa.
Va tenuto d'occhio, non si esaurirà con il referendum del 17 febbraio. E' schierato per il NO e quindi a favore della tramvia, con vari accenti critici che saranno il filo conduttore anche dopo l'esito della consultazione.

Comunicato stampa

Nuovo sito internet dedicato alla mobilità sostenibile

I fiorentini hanno da oggi un nuovo strumento per informarsi sul tema della tramvia e del traffico. E' il sito internet www.notraffico.org, promosso da quattro tra le più importanti associazioni ambientaliste presenti sulla scena fiorentina (Amici della Terra, Legambiente, FirenzeInBici e WWF).

"I fiorentini, che litigano su tutto, su una cosa sono d’accordo: sul fatto che il traffico sia il principale problema della città - osserva Gianni Lopes Pegna, per la redazione del sito - Ma il dibattito troppo spesso vive dalla sola contrappposizione politica tra maggioranza ed opposizione. Si veda il caso della tramvia: alle tesi, spesso assurde e fantasiose, dai comitati anti-tram la giunta ha generalmente saputo rispondere solo arroccandosi sulle proprie posizioni, cercando di dimostrare di aver ben fatto e senza riconoscere alcuni evidenti passi falsi. E' quindi opportuno che nel dibattito intervenga una voce indipendente, una fonte di informazioni lontana dai partiti ma vicina alle esigenze dell'ambiente".

"Gli ingorghi fanno perdere tempo, l’inquinamento provoca gravi malattie, il rumore rende impossibile vivere le strade della città - rincara la dose Massimo Boscherini - Sul fatto che si debba trovare una soluzione sono tutti d’accordo. Su quale possa essere questa soluzione ci sono moltissime opinioni. www.notraffico.org nasce dalla convinzione che la risposta al problema del traffico e dell’inquinamento possa basarsi su una radicale trasformazione della nostra città nel segno della mobilità sostenibile."

Il 70% degli spostamenti che avvengono a Firenze sono oggi effettuati con auto o motorino; la sfida del futuro, per combattere il traffico cittadino, sarà nel far diminuire questa quota, a vantaggio della mobilità ciclistica, pedonale, e dei mezzi pubblici: tram, treno, e bus. La sfida della trasformazione della città potrà essere vinta solo se sarà diffusa la convinzione che la mobilità sostenibile sia la risposta vincente al problema del traffico. www.notraffico.org intende contribuire al costruirsi di questa convinzione promovendo una corretta informazione sull’argomento “mobilità”.

Il sito internet www.notraffico.org si presenta con una nutrita area documentale suddivisa in varie sezioni, la prima delle quali, in vista della scadenza referendaria, è proprio quella dedicata alla tramvia. Ma si parla anche di mobilità ciclistica, pedonale, di trasporto pubblico e di "buone pratiche"; quelle che, già attuate da altre città italiane ed europee, hanno dimostrato di poter far diminuire veramente il traffico. All'area documentale, che è la parte centrale del sito, si affianca un'area con le ultime notizie in materia sul tema della mobilità sostenibile a Firenze, con frequenti sguardi anche a quanto avviene in Italia ed in Europa.

Tutte le bugie di Razzanelli

Oddio, proprio tutte no, visto che per elencarle non basterebbe l'Enciclopedia Galattica di asimoviana memoria, vista la loro varietà ed enormità (tram = eurostar, ambulanze bloccate, muri di Berlino, fotomontaggi deformanti, ecc. ecc.). Vogliamo comunque riportare all'attenzione dei nostri lettori la più recente.

Circola in questi giorni l'appello radiofonico dei Comitati per il Sì: nell'appello, oltre a congratularsi per aver ottenuto il referendum (ma bravi, bello sperpero di denaro pubblico...), i promotori affermano che si vota sì per non avere la tramvia a Firenze. Ora, non sappiamo a Razzanellopoli, ma a casa nostra questa si chiama pubblicità ingannevole. Ricordiamo infatti che la linea 1 è in costruzione, e la sua realizzazione non è (per fortuna) in discussione. I quesiti referendari riguardano solo alcune delibere della Giunta Comunale sulle linee 2 e 3. Nella remota possibilità che vincano i sì, si otterrebbe solo un ritardo (un altro!) sulla realizzazione di queste due linee. E con i ritardi un ulteriore aumento dei costi.

Il resto è fuffa.

Amsterdam, biciclette e tram

Amsterdam, la Venezia del Nord: multiculturale e tollerante, efficienza nordica coniugata con gioia di vivere quasi mediterranea, 700.000 abitanti (1.400.000 nell'area vasta), popolata dalle biciclette in ogni recesso, fittissima rete tramviaria (e solo due linee di metrò in parte in superficie), si arriva dove si vuole senza auto (che si prende solo quando serve).

Lì troviamo esempi a bizzeffe di tutte le scemenze raccontate a Firenze dagli oppositori della tramvia (e della bici, e di qualsiasi cosa non siano auto e motorini a go-go): dove passeranno le ambulanze, residenti "murati vivi", traslochi dove si arriva solo in tram o a piedi, vie strettissime con i binari, scorci storici attraversati dal mostro ... il tutto abbinato ad una qualità della vita mitica.

Cliccando qui sotto sulla foto si apre una proiezione di diapositive che rende l'idea, con qualche commento.



Ma forse i seguaci clericali e bigotti del neo-democristiano Razzanelli si scandalizzeranno. Per loro Amsterdam è la capitale del peccato e della rovina morale. Magari ci diranno che tutte queste biciclette o la rete di tram persino nelle vie più strette servono a portare la gente nei coffe-shop o a farsi le canne legalmente. Vabbè, viva l'Italia ...

lunedì 4 febbraio 2008

La scoperta della bicicletta

I miracoli della tramvia?

Negli ultimi tempi si è riscontrato da vari Comitati che si oppongono alla tramvia una lodevole attenzione alla bicicletta come componente della mobilità e alle infrastrutture necessarie a facilitarne la diffusione: una attenzione mai vista prima.

Per esempio nell'appello diffuso da Comitati dei Cittadini, Salviamo Firenze e dall'ultimo arrivato (con una bella giravolta) Italia Nostra è contenuto il seguente passo:

ATTUARE CONTEMPORANEAMENTE TUTTE LE MISURE UTILI AL RAFFORZAMENTO DELLA MOBILITÀ ELEMENTARE, IN PARTICOLARE DI QUELLA CICLABILE, INDIVIDUANDO UNA RETE DI AREE E DI CORRIDOI CICLOPEDONALI PROTETTI

Davvero lodevole. Una scoperta che potremmo definire dell'acqua calda, dato che le associazioni dei ciclisti urbani e quelle ambientaliste lo dicono da un sacco di tempo, praticando un intenso pressing sull'Amministrazione fiorentina. Ma comunque positiva e ben accetta, soprattutto in vista delle battaglie future per ottenere nella nostra città gli interventi per le migliaia di fiorentini che la scelta della bici l'anno già fatta, in gran parte in modalità fai da te, e di quelli che potrebbero farla.

Forse c'è voluta la minaccia della tramvia per svegliare tanta gente che finora sollevava si e no le ciglia o ci suggeriva con modi più o meno cortesi di "andare in Olanda".

Un pò sospetta è però questa conversione, almeno da una parte di questi nuovi sostenitori della mobilità ecologica per eccellenza.
Mi viene in mente, per es., che solo pochi mesi sul blog di "Salviamo Firenze" apparve un breve scambio di battute su questo tema.

Un partecipante pose una banale domanda:

Ma a voi andrebbe bene una ciclabile in via dello Statuto, che si porterebbe via tutti i parcheggi almeno su un lato e circa 3 metri di larghezza?

La risposta fu più o meno del tenore: non c'è posto neanche per una formicolovia.
Anzi, ecco qua le parole esatte:

# 194
... "qui anche una cavallovia sarebbe di ingombro".... ».


Come mai ora cambiano idea? La tramvia allora fa davvero miracoli ...

Ben vengano nuove forze e sostegno alla mobilità ciclistica, ce ne sarà bisogno nei prossimi mesi e anni per ottere quella vasta rete di piste ciclabili tanto necessaria per Firenze. Lietissimi che alle prossime manifestazioni, alle attività di fustigazione assessoriale o ai negoziati saremo più forti. Sarà determinante per superare le infinite resistenze quando si cerca di realizzare una pista ciclabile che, guarda caso, sottrae spazio a traffico e sosta. Quando sentiremo gli sbraitamenti dei bottegai che rivendicano la sosta davanti all'uscio potremo contrastarli con più forza.

Bene, dunque. A presto!