Firenze Im-mobile

Una città assediata da valanghe di auto e motorini, continuamente in movimento, eppure (o forse proprio per questo) terribilmente IMMOBILE
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sabato 31 luglio 1971

trombe e campane

Se voi suonerete le vostre trombe,
noi suoneremo le nostre campane!”

Questa fu la risposta del condottiero fiorentino Pier Capponi a Carlo VIII, Re di Francia, calato in Italia con un poderoso esercito nell’anno 1494. Questi, apprestandosi
ad entrare in Firenze, era intenzionato a imporre alla città condizioni e tributi assolutamente
inaccettabili. Viste le resistenze verbali dei “capi” fiorentini, egli esclamò: “se non vi assoggettate alle mie richieste, farò suonare le mie trombe”. Nel senso che, al suono delle trombe dei suoi armigeri, l’esercito sarebbe immediatamente partito all’attacco e avrebbe saccheggiato la
città. E Pier Capponi, appunto, replicò con la famosa frase.
Al suono delle campane dei campanili fiorentini, la gente si sarebbe radunata e armata per rendere ai francesi il cosiddetto “pan per focaccia”. Al che, il monarca francese scese a più miti consigli.