Firenze Im-mobile

Una città assediata da valanghe di auto e motorini, continuamente in movimento, eppure (o forse proprio per questo) terribilmente IMMOBILE
_________________________________________________

venerdì 30 maggio 2008

Comune di Sesto FiorentiNoBici






Leggendo la storiella della ciclabile che finisce al "Muro di Sesto Fiorentino" (cioè dove finisce il territorio comunale di Firenze) mi è venuto in mente una interessante proposta da portare in Consiglio Comunale, a Sesto ovviamente: cambiare nome all'idilliaca cittadina della piana fiorentina, in modo da rispecchiare meglio la realtà e soprattutto rassicurare quei cittadini che temono di non poter più scorrazzare e parcheggiare le loro auto come gli pare a causa dell'invasione delle biciclette aliene, portate da professori, ricercatori, tecnici e studenti del Polo Scientifico.
Il pericolo proveniente dal corrotto mondo esterno potrebbe poi diffondersi anche fra i sestesi, e magari qualcuno potrebbe pretendere la realizzazione delle piste ciclabili già previste nell'apposito Piano già approvato e giacente nei cassetti.

Il nuovo vessillo del Comune ribattezzato potrebbe essere questo:







Come testimonianza ai posteri potrebbe essere conservata negli archivi comunali la storica immagine del Muro di Sesto Fiorentino sotto riportata, affiancata da quella del suo indimenticabile eroe.
















Se invece risultasse impossibile trovare una maggioranza per il cambio del nome, una soluzione di minore impatto potrebbe essere quella di modificare solo il logo ufficiale, per es. come riportato sotto:






E se poi invece Bosi e consorti si decidessero a fare quello che devono fare, con i soldi che gli da la Provincia, e la smettesse di cincischiare e prendere in giro quei poveracci del Polo Scientifico (o anche i suoi concittadini sestesi) ... beh allora si potrebbe rinunciare a ribattezzare la ridente cittadina e anche a modificare il logo. Soldi risparmiati, magari da impiegare per realizzare qualche pista ciclabile o altre amenità!

______________________________________________

Gli articoli sulla vicenda della ciclabile per il Polo Scientifico che muore al confine del Comune di Sesto Fiorentino sono stati diversi (e anche commenti da varia gente). Per non perdere il filo ecco il riepilogo, iniziando dal più vecchio:

La fuga dei cervelli e la bicicletta
la carica dei 101? No, dei 121
Muro di Berlino? O di Sesto Fiorentino?

(cliccare su ogni titolo per rileggere articolo e commenti)


giovedì 29 maggio 2008

Il mondo alla rovescia

Giorni fa quando ho letto dell'incidente di Milano, causato da una Audi A4 che aveva violato la precedenza tagliando la strada al tram ho pensato: beh qualche arrabbiato che conosco ne potrebbe trarre la conclusione che è necessario vietare totalmente il traffico alle auto in città; o magari qualcuno più moderato che sono necessari controlli e sanzioni severissime, forse zone pedonali o a "moderazione del traffico" (quelle che in Europa vedono limite a 30 o 20 km/h, dossi, chicane, restringimenti etc per obbligare il traffico a muoversi a passo d'uomo).

Sono una ingenua, lo ammetto. Non mi era venuto in mente che qualcun altro avrebbe trovato il coraggio di girare la frittata e dare la colpa al tram (ovviamente per il motivo che non lo vogliono a Firenze).
Ed infatti prontamente ecco il loro sito, comunicati etc buttarsi come sciacalli che azzannano la preda, a stravolgere responsabilità e realtà. Ed eccoli a fare dei pirati della strada quasi dei santi, titolari del diritto naturale di uso esclusivo della strada, liberi di causare danni e disastri, morti feriti, per concessione divina. E ovviamente chiunque altro avanzi la pretesa di muoversi con altri mezzi, che sia pedone o ciclista, utente dei mezzi pubblici o in sedia a rotelle, mamma con passeggino o bambino che va a scuola, tutti questi devono togliersi di mezzo, sono intralci, appena tollerati (e spesso neanche quello) da chi "c'ha da andare a lavorare", oppure a comprare le sigarette, a prendere i figli a scuola, a far visita alla suocera ... tutte cose che, per Giove, ovviamente solo in macchina si possono fare!

Eccoli qua sotto, senza pudore, in prima pagina del loro vergognoso sito dal pretenzioso titolo di "Salviamo Firenze":

Tramvia accanto al marciapiede?
NO GRAZIE!
Ieri a MILANO e' successo questo incidente.

MILANO: TRAM DERAGLIATO, SALGONO A 12 I FERITI

ascolta la notiziaascolta la notizia

Milano, 20 mag. (Adnkronos) - Salgono a 12 i feriti dell'incidente tra un tram Atm della linea 7 e un'auto Audi A4 avvenuto alle delle 11.46 a Milano all'angolo tra via Esiodo e via Soffredini. Ancora da chiarire la dinamica dell'incidente. Dalle ricostruzioni dei vigili urbani il tram avrebbe urtato con la parte anteriore la fiancata laterale della station wagon. Secondo la testimonianza dell'autista del mezzo Atm "l'auto sarebbe sbucata da una traversa a sinistra e all'improvviso, senza rispettare la precedenza". Con un comunicato Atm spiega che a seguito dell'urto, tre delle quattro casse che compongono il tram sono uscite dai binari e il mezzo si e' fermato appoggiando la parte anteriore sul portone del civico 14 di via Esiodo, danneggiandolo lievemente.
http://www.adnkronos.com/IGN/Cronaca/?id=1.0.2180353024

V E R G O G N A T E V I ! !

mercoledì 28 maggio 2008

Muro di Berlino? O di Sesto Fiorentino?


Il tema è solo metaforicamente politico, nonostante il titolo. Si parla di un fantastico caso di non-fare, esemplare (e vergognoso) da parte di una pubblica amministrazione, il Comune di Sesto Fiorentino. Ad onor del vero sul banco degli imputati ci dovrebbe essere soprattutto l'Assessore ai Lavori Pubblici, tal Bosi (vedi il faccione soddisfatto ...). Ma è inevitabile che nella vergogna venga trascinata l'intera Amministrazione.

Per dirla in breve: da anni docenti, ricercatori e studenti del Polo Scientifico di Sesto chiedono collegamenti ciclabili verso quella sede. Finalmente viene approvato un tracciato, la Provincia lo finanzia in proporzione ai Comuni interessati, fra cui Sesto Fiorentino. Il Comune di Firenze realizza vari chilometri di pista ciclabile sul suo territorio, ormai quasi completata. Peccato che l'ultimo tratto, in territorio sestese, sia ancora a zero dopo anni, una specie di palude fangosa e impraticabile: il Muro di Sesto Fiorentino.

Forza Bosi, sei grande!!!

Ti sei meritato una fama analoga a quello del Muro di Berlino, passerai alla storia!

lunedì 26 maggio 2008

"La Calunnia" (tratto da "Il Barbiere di Siviglia")

Ecco il mostro che distruggerà anche Firenze (dopo Siviglia e tante altre città, ovviamente):



Ma la città andalusa, in cui Rossini ambienta il suo celebre Barbiere, sembra invece assai soddisfatta della nuova tramvia, e soprattutto del previsto ampliamento della rete.

Come mai ci torniamo sopra? Semplice, ci giunge eco dei soliti cretini che, forse per completare la metafora con il capolavoro musicale, stanno intonando "La Calunnia": cioè, come è loro prassi, diffondere scemenze in totale disprezzo della realtà. Evidentemente a questi signori essa non interessa, per cui mentono sapendo di mentire, con la diffusione delle ormai famosissime trambufale.
Sono stati sputtanati vergognosamente più volte: dove passeranno le ambulanze, i muretti alti come un ragazzo, i tram più grossi di un treno e alti come tre persone con relativi (falsi) fotomontaggi, l'inquinamento da ferro (questa sarebbe da premio Nobel, nessuno l'aveva scoperto al mondo finora).
Ora, oltre a ripetere le solite cretinate, come giaculatorie di una setta di fanatici religiosi, ogni tanto ne inventano una nuova.
No, a loro la realtà dei fatti proprio non interessa! O meglio, solo quel piccolo frammento devastante che non gli sarà più possibile: parcheggiare le ruotone del SUV (o della Panda) sul marciapiede di via dello Statuto.
E ci va bene così!!

sabato 24 maggio 2008

la carica dei 101? No, dei 121

Non sono 101 ma 121.
E non si tratta di cuccioli di Dalmata ma di professori, ricercatori, tecnici del Polo Scientifico e Tecnologico, dislocato in territorio di Sesto Fiorentino: CNR, Università e altre sciocchezzuole.
Questi pezzenti hanno la spropositata pretesa, si pensi un pò che sfacciataggine, di poter arrivare al lavoro in bicicletta invece che in auto o in motorino.
Il che implica, che presunzione, di completare la ciclabile realizzata quasi interamente dal Comune di Firenze sul suo territorio, per poche centinaia di metri nei confini dello Stato Libero di Sesto Fiorentino.
I soldi ce li ha messi la Provincia di Firenze, sono passati anni, oltre a valanghe di email, riunioni, negoziati, rinvii, rimpallamenti etc.

Non solo gli sfacciati scienziati-cuccioli di dalmata non hanno visto realizzati quei pochi metri sestesi. Ma l'ineffabile assessore ai "lavori Pubblici" Bosi - Crudelia De Mon non è neanche riuscito nell'impervia opera di procurare qualche palata di ghiaia per riportare ad una vaga praticabilità quell'acquitrinio fangoso che è il viottolo da trasformare in pista ciclabile.
Si mormora addirittura che alcuni temerari siano scomparsi nelle sabbie mobili o siano stati divorati dagli alligatori, biciclette comprese.

Insomma caro Bosi, il film lo avrà visto anche Lei, non vorrà che si ripeta il vergognoso epilogo per lei nel ruolo della perfida Crudelia De Mon. Le consigliamo vivamente di darsi una mossa: la brutta figura che ha già fatto sui giornali è solo l'inizio, e quei cattivoni del Polo Scientifico e i complottardi dell'associazione Firenzeinbici hanno ancora molte frecce al loro arco ...

Ciao Bosi, dacci retta eh!

venerdì 23 maggio 2008

Cionex Viler contro le bici

Con il vecchio Giandiero ci siamo scazzati per mesi sulla tramvia nel forum degli amici di Beppe Grillo. Già allora, nonostante le "divergenze" (volavano le sberle, virtuali chiaramente) avevamo apprezzato le prime due puntate della serie "Cionex Viler".
Ora la terza merita un premio!
I medicanti messi a gattoni per fungere da rastrelliere per il parcheggio bici è davvero geniale.

Lo stesso Giandiero noterà con piacere che il povero Cioni e il suo compare, il Comandante dei Vigili Bartolini, vengono presi abbondantemente di mira su questo spazio web. Qundi, almeno su questo, siamo convergenti.

E ora gustatevelo tutto, il cartone animato con il mitico Tex Willer - ops, scusate: Cionex Viler!




La prima puntata, cioè la nascita del mitico Cioner Vilex, la potete vedere cliccando qui.
Esilarante è anche la seconda puntata.

Non perdeteveli ...

martedì 20 maggio 2008

La fuga dei cervelli e la bicicletta

Do you remember "fuga di cervelli"? Ora se la battono in bicicletta? No, lo stimolo a fuggire (o comunque ad essere infuriati) è casomai l'impossibilità di andare al lavoro in bici. Ce lo svela questa lettera, firmata da 120 professori, ricercatori, borsisti, tecnici del Polo Scientifico (Università, CNR etc) tragicamente dislocato sul territorio del Comune di Sesto Fiorentino. Nei prossimi giorni torneremo su questa assurda vicenda, tipicamente italica nel senso più deteriore del termine. I signori amministratori responsabili, i lettori di questo sito, e chiunque altro sia interessato torni a dare un'occhiata: ne vedranno delle belle (o delle brutte, per qualcuno ...) nei prossimi giorni.

La realizzazione della pista ciclabile Cascine-Polo Scientifico, richiesta da una petizione di lavoratori del Polo nell'Aprile 2002, e' stata deliberata dai due comuni di Sesto e Firenze fra il 2004 e il 2005, e parzialmente co-finanziata dalla Provincia nel giugno 2006. Essa rientra quasi tutta nel territorio fiorentino, tranne circa 400 metri nei pressi del Polo Scientifico che sono di competenza del Comune di Sesto Fiorentino. Mentre il Comune di Firenze, seppur con molta lentezza, sta provvedendo alla realizzazione e messa a norma dei tratti di sua competenza, da parte del Comune di Sesto si registra il nulla di fatto. Il problema e' che il tratto sestese della pista e' ormai ridotto (da piu' di 2 anni) a un tratturo fangoso e pieno di buche, assai pericoloso e praticamente non piu' percorribile in bicicletta, e questo rende quasi inutile la realizzazione del rimanente 90% della pista da parte del Comune di Firenze. I lavoratori del Polo Scientifico hanno avuto, a partire dal dicembre 2004, molti incontri con l'assessore ai lavori pubblici di Sesto. Ma questi non hanno portato a niente, anche le richieste minime di messa in sicurezza del sentiero di terra battuta non sono state soddisfatte,senza parlare poi di una regolare messa a norma. Purtroppo ancora una volta dobbiamo registrare la mancanza di volonta', tecnica e politica, del Comune di Sesto nella realizzazione di un'opera che rientra nel Piano Generale del Traffico Urbano, e gia' in parte finanziata dalla provincia. Bisogna osservare che invece il Comune di Sesto e' assai rapido e solerte quando si tratta di realizzare centri commerciali sul suo territorio.
Vorremmo che questa penosa vicenda si sbloccasse al piu' presto e che, in attesa di future e immaginifiche soluzioni per i percorsi 'ciclo-pedonali nel Parco della Piana' si buttasse almeno qualche palata di terra per riempire le buche per permettere a chi si muove in bici di raggiungere il Polo Scientifico in sicurezza.

1- Francesco Baldini (Primo ricercatore IFAC-CNR)
2- Valentina Bambagioni (assegno ricerca, Cnr)
3- Carlo Bartoli (tecnico, Cnr)
4- Marco Brogioni (Assegnista IFAC-CNR)
5- Cristiano Benelli (Professore Ordinario, Dip. Chimica)
6- Andrea Caneschi(Professore associato, Dip. Chimica)
7- Maria Caporali (assegno ricerca, Cnr)
8- Lapo Casetti (Ricercatore, Dip. Fisica)
9- Giovanni Casini (Ricercatore INFN)
10- Silvia Cappelli (Amministrativo INFN)
11- Roberto Cecchini (Tecnologo INFN)
12- Mario Chelli (primo ricercatore, Cnr)
13- Dimitri Colferai (Ricercatore Dip. Fisica)
14- Filippo Colomo (Ricercatore INFN)
15- Cesar de Julian (Assegnista, Dip. Chimica)
16- Andrea Dei (Professore associato, Dip. Chimica)
17- Mael Etienne (Dottorando, Dip. Chimica)
18- Marta Ferraroni (Ricercatrice, Dip. Chimica)
19- Sara Furlan (assegno ricerca, Cnr)
20- Andrea Ienco (ricercatore, Cnr)
21- Claudia Innocenti (Assegnista, Dip. Chimica)
22- Maria Fittipaldi (Ricercatrice, Dip. Chimica)
23- Giovanni La Penna (primo ricercatore, Cnr)
24- Stefano Lepri (Ricercatore ISC-CNR)
25- Javier Luzon (borsista post-dottorato, Dip. Chimica)
26- Giovanni Macelloni (Ricercatore IFAC-CNR)
27- Fabrizio Machetti (ricercatore, Cnr)
28- Matteo Mannini (Assegnista, Dip. Chimica)
29- Ludovica Margheri (Dottoranda, Dip. Chimica)
30- Dante Masi (tecnico, Cnr)
31- Massimo Materassi (Ricercatore ISC-CNR)
32- Carlo Mealli (dirigente ricerca, Cnr)
33- Andrea Meli (dirigente di ricerca, Cnr)
34- Stefano Midollini (dirigente di ricerca, Cnr)
35- Alessandro Mordini (primo ricercatore, Cnr)
36- Marco Ottanelli (Tecnico INFN)
37- Simonetta Paloscia (Primo ricercatore IFAC-CNR)
38- Paolo Pampaloni (Dirigente di Ricerca IFAC-CNR)
39- Francesco Pineider (Dottorando, Dip. Chimica)
40- Stefano Pelli (Ricercatore IFAC-CNR)
41- Maurizio Peruzzini (dirigente di ricerca, Cnr)
42- Giordano Poneti (Dottorando, Dip. Chimica)
43- Antonio Politi (Dirigente di Ricerca, ISC-CNR)
44- Paolo Politi (Ricercatore ISC-CNR)
45- Gianna Reginato (primo ricercatore, Cnr)
46- Stefano Roelens (primo ricercatore, Cnr)
47- Marco Romoli (Ricercatore Dip. Astronomia)
48- Rocco Ruggeri (Ricercatore ISC-CNR)
49- Claudio Sangregorio (Ricercatore tempo det., INSTM)
50- Emanuele Santi (Ricercatore a contratto CNR)
51- Roberta Sessoli (Professore associato, Dip. Chimica)
52- Emanuele Sorace (Primo Ricercatore INFN)
53- Lorenzo Sorace (Ricercatore Dip. Chimica)
54- Marco Tarlini (Primo Ricercatore INFN)
55- Bruno Titibilli (Primo Ricercatore ISC-CNR)
56- Cosimo Trono (Ricercatore IFAC-CNR)
57- Alessandro Torcini (Ricercatore ISC-CNR)
58- Ruggero Vaia (Primo Ricercatore ISC-CNR)
59- Milva Celli (Ricercatore, ISC-CNR)
60- Mariella Baratti (ricercatore ISE-CNR)
61- Angelo Sacchi (CTER ISE-CNR)
62- Giuseppe Messana (Primo ricercatore ISE-CNR)
63- Benjamin Pushparaji (ricercatore associato ISE-CNR)
64- Alberto Scoma (Dottorando ISE-CNR)
65- Stefano Taiti (Primo Ricercatore ISE-CNR)
66- Claudio Sili (Primo Ricercatore ISE-CNR)
67- Giuseppe Torzillo (Primo Ricercatore ISE-CNR)
68- Ana Piedra Buena (ricercatrice ospite ISE-CNR)
69- Pietro Carlozzi (ricercatore ISE-CNR)
70- Donatella Guzzi (Assegnista IFAC-CNR)
71- Andrea Azelio Mencaglia (Ricercatore IFAC-CNR)
72- Cristina Pintucci (assegnista ISE-CNR)
73- Alba Ena (ricercatrice ISE-CNR)
74- Samantha Bertini (assegnista ISE-CNR)
75- Cecilia Faraloni (assegnista ISE-CNR)
76- Ilaria Santoni (Dottoranda IVALSA-CNR)
77- Elisabetta Feci (Assegnista IVALSA-CNR)
78- Carla Nati (Ricercatrice PTD IVALSA-CNR)
79- Giuseppe Iannì (Tecnologo IVALSA-CNR)
80- Tiziana De Filippis (Ricercatore IBIMET-CNR)
81- Franco Miglietta (Dirigente IBIMET_CNR)
82- Alfonso Crisci (Ricercatore IBIMET-CNR)
83- Lorenzo Genesio (Ricercatore IBIMET-CNR)
84- Giacomo Tagliaferri (Collaboratore Tecnico Enti Ricerca IBIMET-CNR)
85- Mario Lanini (Collaboratore Tecnico Enti Ricerca IBIMET-CNR)
86- Fabio Straccali (Collaboratore Tecnico Enti Ricerca IBIMET-CNR)
87- Luciano Massetti (Primo Tecnologo IBIMET-CNR)
88- Filippo di Gennaro (Assegnista di ricerca IBIMET-CNR)
89- Ramona Magno (Assegnista di ricerca IBIMET-CNR)
90- Valentina Grasso (Assegnista di ricerca IBIMET-CNR)
91- Edoardo Fiorillo (Assegnista di ricerca IBIMET-CNR)
92- Leandro Rocchi (Collaboratore esterno IBIMET-CNR)
93- Beniamino Gioli (Primo ricercatore IBIMET-CNR)
94- Carolina Vagnoli (COllaboratore esterno FCS)
95- Stefano Ventura (Primo ricercatore ISE-CNR)
96- Cristina Mascalchi (Collaboratore tecnico ISE-CNR)
97- Andrea Orlandi (IBIMET-CNR)
98- Riccardo Benedetti (IBIMET-CNR)
99- Stefano Romanelli (IBIMET-CNR)
100- Riccardo Mari (IBIMET-CNR)
101- David Pellegrini (IBIMET-CNR)
102- Susanna Lotti (IBIMET-CNR)
102- Rosaria Grimaldi (IBIMET-CNR)
103- Sergio Bartolini (IBIMET-CNR)
104- Massimo Viti (IBIMET-CNR)
105- Claudio Tei (IBIMET-CNR)
106- Maurizio Pieri (IBIMET-CNR)
107- Francesco Piani (Regione Toscana)
108- Luca Fibbi (IBIMET-CNR)
109- Alessandro Mazza (IBIMET-CNR)
110- Simone Montagnani (IBIMET-CNR)
111- Francesca Guarnieri (IBIMET-CNR)
112- Andrea Antonini (IBIMET-CNR)
113- Carlo Brandini (IBIMET-CNR)
114- Fabio Maselli (IBIMET-CNR)
115- Alberto Ortolani (IBIMET-CNR)
116- Francesca Calastrini (IBIMET-CNR)
117- Giovanni Gualtieri (IBIMET-CNR)
118- Bernardo Gozzini (IBIMET-CNR)
119- Daniele Grifoni (IBIMET-CNR)

$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$
Dr. Simonetta Paloscia
CNR-IFAc
Via Madonna del Piano, 10
50019 Sesto Fiorentino
Firenze, Italy
Tel.: +39 055 522 6494
Fax: +39 055 522 6467
E-mail: S.Paloscia@ifac.cnr.it
http://wmicro.ifac.cnr.it

domenica 18 maggio 2008

OCCHI BIANCHI SUL PIANETA TERRA

Un leggendario film di fantascienza del filone "catastrofico": pochi sopravvissuti ad un olocausto batteriologico si aggirano per Los Angeles: fanatici ex-umani, trasformati in fotofobici e psicotici albini, dagli occhi bianchi appunto.

Siamo nel 2008 e abbiamo occhi bianchi sul pianeta Firenze: condottieri che non vedono il terrore quotidiano che hanno sotto gli occhi, mentre lanciano campagne di purificazione su pretesi untori, nella loro paranoia unica causa del degrado.
Eccoli in foto, in conferenza stampa mentre annunciano nuove crociate, con i loro bravi occhi bianchi che gli impediscono di vedere la realtà.

Traffico e sosta selvaggia, passaggi pedonali e scivoli disabili ostruiti stabilmente, ruotoni sui marciapiedi dove capita, finti invalidi che scorrazzano e parcheggiano illegalmente dappertutto sotto gli occhi benevoli dei Vigili.
Polveri fini e smog alle stelle, immobilità, stragi di innocenti pedoni, terrore ad attraversare la strada ... può bastare? Ma ai due signori "occhi bianchi sul Pianeta Firenze", tal Cioni e tal Bartolini, sembra tutto normale, robetta di cui non vale la pena di occuparsi. Gli eroici Vigili Urbani hanno ben altro da fare, guidati con ferrea determinazione dai due condottieri. E così, mentre continua il giochetto di guardie e ladri, i pirati della strada, i furbi di sempre, le mamme in 7a fila davanti a scuola col gippone, i motorini-missile a caccia di vecchietti, continuano indisturbati la loro devastante opera.

Bravi, avanti così!!

martedì 13 maggio 2008

L'Olanda è vicina

Ricordate il famoso film di Bellocchio "la Cina è vicina"? Nel 2008 è l'Olanda delle tante biciclette ad essere vicina.
O come dice Carla L., ciclista convinta e tosta: ci dicevate che prima di fare l'Olanda bisogna fare gli olandesi? Ora abbiamo gli olandesi, vogliamo l'Olanda!

E dove sarebbero questo "olandesi" a Firenze? Basta consultare i risultati di un aindagine svolta nell'ottobre 2007, e raffrontarli con dati analoghi di vari anni prima.
La trovate sul combattivo sito www.firenzeinbici.net, cliccando qui.

Purtroppo si tratta di "olandesi" molto all'italiana, e spesso non per colpa loro: la mobilità in bici, cresciuta in modo esponenziale negli ultimi anni, è in gran parte "fai-da-te". Le cause sono note: poche piste ciclabili, a volte mal fatte, discontinue e non una vera rete, interrotte, invase; poche rastrelliere, anche se ne sono state installate molte nell'ultimo anno; le persecuzioni del famigerato Cioni e dei suoi eroici Vigili Urbani, dediti ad autentiche razzìe di bici parcheggiate fuori dalle rastelliere (strapiene); ed ovviamente il solito strapotere (tollerato e di fatto legalizzato) di traffico e sosta selvaggia, con carattere aggressivo e tendenzialmente omicida.
In un quadro come questo la (tanta) gente che ha scelto la bici per muoversi in città si arrangia, cerca di minimizzare i danni, di arrivare e sostare come meglio può. Sempre e comunque benemerita, anche quando commette infrazioni: per es. transita contromano, semplicemente perchè è meno rischioso che essere agganciati da dietro o di lato da auto e motorini. O allucchetta la bici ad un palo o un inferriata: sperando di ritrovarcela, e comunque con minor danno di marciapiedi costantemente invasi dai ruotoni dei SUV, così come passaggi pedonali, scivoli disabili, sbocchi delle piste ciclabili etc.
Fra l'altro nel commettere queste infrazioni il popolo delle bici non fa altro che anticipare ciò che dovrebbe essere consentito, al pari di gran parte dei paesi civilizzati (vedi qui).

E' un pò deprimente leggere che l'Amministrazione Comunale dice di voler incentivare questo tipo di mobilità ecologica, silenziosa, a costi vicini allo zero, ma poi si comporta in modo contraddittorio: potrebbe anche cadere nel ridicolo, con le mussoliniane "8 milioni di baionette" a cui mio nonno ed altri irriducibili antifascisti facevano il verso con un beffardo "8 milioni di biciclette ... e una pompa sola"

Alla fine, nonostante qualche passo avanti, le orde barbariche di pirati motorizzati godono sempre di infinita tolleranza, a danno di chiunque altro: ciclisti, pedoni, bambini che vanno a scuola, mamme con passeggino, anziani, gente normalissima.

sabato 10 maggio 2008

L'Italia vista dagli USA

Su altro forum vengono riportate le raccomandazioni governative per i cittadini USA
che vengono in Italia. Molto interessanti quelle sui motorini:
"i guidatori di scooter vedono se stessi come esenti dalle convenzioni che si applicano alle automobili!!"
Molto preoccupati anche sui morti e feriti fra pedoni e ciclisti messi sotto da
auto/scooter. Insomma i cittadini USA sanno cosa aspettarsi quando vengono da noi ...



"Motorscooters are very popular and drivers often see themselves as exempt from conventions that apply to automobiles. Travelers who rent scooters should be particularly cautious. Pedestrians and drivers hould be constantly alert to the possibility of scooters sudden presence.
Throughout Italy, pedestrian deaths are increasing, with a total of 1,188 deaths in 2002, the last year for which statistics are currently available. There were also more than 17,000 pedestrian injuries in 2002. Most of these deaths and injuries involve pedestrians or cyclists who are involved in collisions with scooters or other vehicles. U.S. citizens should remain vigilant and alert while walking or cycling near traffic. Pedestrians should be careful, as sidewalks, especially in major cities, can be extremely congested and uneven, and drivers of bicycles, motorcycles and other vehicles routinely ignore traffic signals and traffic flows, routinely park and even drive on sidewalks.
For safety, pedestrians should look carefully in both directions before crossing streets, even when using a marked crosswalk with a green "avanti" ("walk") light illuminated. "

Magari un occhiata al sito yankee non fa male ... clicca sulla schermata o qui.

giovedì 8 maggio 2008

torna la dittatura del proletariato

Gli attraversamenti pedonali, si sa, sono posti auto sotto mentite spoglie. Ma i fiorentini sono "furbi", e non si fanno infinocchiare facilmente! Sanno scovare parcheggi anche quando sono camuffati da marciapiedi, piazze (Piazza della Vittoria docet) e giardini. E che dire delle piste ciclabili non protette? E degli spazi di fronte alle rastrelliere? Posti, posti e ancora posti auto gratuiti sottratti alla collettività.

parcheggio di fronte a rastrelliera

E quindi, in un giusto e doveroso esproprio proletario, ecco che i compagni automobilisti collettivizzano lo spazio stradale sottratto al popolo da quei borghesi reazionari, che con la scusa della salute e del rispetto dell'ambiente, ostacolano con i loro antiquati velocipedi l'avanzare dei mezzi a combustione interna.

Ovunque in città assistiamo al trionfo di questo spirito libertario, con il proletariato delle auto e dei motorini che si riappropria di quello spazio troppo a lungo appannaggio del solo padronato ciclopedonale.

E a Firenze, quale posto è più proletario di via Tornabuoni? Nel covo di marxisti-leninisti quali Prada, Gucci, Armani e Cavalli, la pista ciclabile ha sempre rappresentato una sfida aperta alla modernità che avanza sgasando. Senza aspettare che gli agenti atmosferici facessero il loro corso sulla vernice biodegradabile, tutte le sere - all'ora dell'aperitivo - un manipolo di coraggiosi esercita il suo diritto naturale: quello di parcheggiare sulla pista ciclabile. (m.b.)

trionfi la giustizia proletaria

(esilarante contributo scipapto a Max il Forestale, senza neanche citare il sito da cui tratto: si tratta di un esproprio proletario no?)

domenica 4 maggio 2008

abolire l'auto?

I dieci disastri della motorizzazione privata
(clicca sul sottotitolo per vedere la fonte originale, non è farina del mio sacco ma concordo ampiamente)

L'invenzione dell'auto privata è una delle grandi sciagure abbattutesi sul genere umano
E.J.Mishan - Evaluation of Life and Limb: a theoretical approach - London 1971.

Mishan esagera? non proprio visto che l'automobile, e più in generale la motorizzazione privata, è:

Veleno Inquinamento chimico, nelle città e non solo nelle città. Anche l'inquinamento di una petroliera che affonda è in ultima analisi correlato all'esistenza delle automobili. Per non parlare dell'effetto serra ...
Rumore Inquinamento acustico, non meno nocivo del precedente; auto e moto sono tra le principali cause di inquinamento acustico in città, in campagna, in montagna.
Ingombro Ovvero furto di spazio, traffico, invasione e congestione di ogni spazio vivibile. E l'automobile occupa spazio anche quando è ferma!
Ecatombe Migliaia di morti e feriti sulle strade (ogni anno: 9000 morti in Italia, più di 50000 morti negli USA, più di un milione nel mondo; 40 milioni di morti dall'invenzione dell'auto a oggi). Insomma ne uccidono ormai più auto e moto che le guerre.
Guerra Se è vero che ne uccidono più auto e moto che le guerre, è altrettanto vero che auto e moto sono diventate una delle principali cause di guerra; le ultime guerre da quella del Golfo del 1991 all'invasione dell'Iraq nel 2003 sono state in buona misura car wars ed è prevedibile che altre ne seguiranno.
Spreco Spreco abnorme e gratuito di risorse energetiche; per spostare un uomo del peso di 70/80kg, si arriva a spostare una tonnellata e più di ferraglia.
Caos L'uso privato dell'automobile porta inevitabilmente a situazioni di caos sempre più grave; il "caos del traffico" è solo la punta di iceberg di questa situazione, un circolo infernale di traffico che viene usato per giustificare la costruzione di nuove strade, autostrade, superstrade ... che generano attività (es. classico gli ipermercati e i grandi centri commerciali) che a loro volta generano sempre nuovo traffico...
Bruttura Città e campagna sono oggi deturpate dalle colate di asfalto e dalla infestante presenza di migliaia e migliaia di rinoceronti metallici (auto o moto fa ben poca differenza) fermi o in movimento.
Lusso L'automobile è ancora vista come modo principale di ostentare la propria ricchezza, in altri termini come forma lussuosa di vita.
Rammollimento La mentalità dell'automobilista non è distinguibile da quella di un paralitico prigioniero della sua carrozzella a rotelle. Gli effetti deleteri della vita sedentaria del motorista sono ben noti e altrettanto ben dimenticati.

Considerati tutti questi inconvenienti ...