Firenze Im-mobile

Una città assediata da valanghe di auto e motorini, continuamente in movimento, eppure (o forse proprio per questo) terribilmente IMMOBILE
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sabato 9 febbraio 2008

Ah, questi comunisti!


Fin dall'alba dei tempi (o almeno fin dove si spinge la mia memoria) ad ogni consultazione, fosse elettiva o referendaria, nazionale, regionale, comunale o di quartiere, tra i manifesti di propaganda hanno sempre fatto bella mostra di sè quelli del Partito Marxista-Leninista Italiano (PMLI). Questi manifesti, sgargianti nella loro tricromìa rossa-nera-gialla, ripetevano, con bolscevica ostinazione, il solito messaggio:

ASTIENITI!

(o al massimo vota scheda bianca o nulla, aggiunto in piccolo...).

Gli esponenti di questo gruppo striminzito (a Firenze sono due, fieramente divisi: uno è marxista, l'altro leninista) al termine di ciascuna consultazione potevano giustamente vantare la loro strabordante vittoria, annoverando come propri sostenitori tutti gli astenuti, e i votanti scheda bianca o nulla. Una tattica un po' autolesionista (un esponente del PMLI potrà al massimo diventare caposcala condominiale) ma di sicura soddisfazione.

Anche in occasione del referendum del 17 Febbraio prossimo, il PMLI non poteva esimersi dall'allietarci con una delle sue perle. Il manifesto, fotografato dallo scrivente in piazza Indipendenza, brilla per l'incoerenza del messaggio. Al centro infatti campeggia lo slogan:

NÉ CON DOMENICI,
NÉ CON RAZZANELLI

e, francamente, non vedo come si possa dare loro torto. Tuttavia le prime due righe dichiarano

Completare subito la linea 1 della tramvia
Moratoria delle linee 2 e 3

Oddìo, ma non è quello che chiedono i razzanelliani? Se poi andiamo a leggere più sotto il manifesto programmatico del PMLI per il trasporto pubblico, scopriamo che si vuole:

Trasporto pubblico e tramvia leggera per Firenze,
busvie, autobus elettrici e non inquinanti,
efficienti e gratuiti per disabili, pensionati poveri,
disoccupati e per spostamenti di lavoro e di studio


ovvero: più tramvia per tutti, come dicono a Palazzo Vecchio (e non solo). Non c'è che dire, un manifesto per tutti i gusti e per tutte le stagioni. Mi aspetto un'altra vittoria schiacciante per il PMLI...