Firenze Im-mobile

Una città assediata da valanghe di auto e motorini, continuamente in movimento, eppure (o forse proprio per questo) terribilmente IMMOBILE
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lunedì 18 febbraio 2008

esiti del referendum

Le parti in causa:

il 51 o 53% del 39% contro la tramvia
ovvero:

il fronte dell'auto dappertutto
Forte, come si sapeva anche prima dell'affermazione di un paio di punti percentuali. E' con questo deleterio popolo trasversale che avremo da combattere: chi crede che la si possa spuntare facilmente quando c'è da togliere qualche metro al traffico o alla sosta sa con quali forze abbiamo a che fare, ancor prima e ancor più che con i politici comunali tentennoni e cerchiobottisti.

le mosche cocchiere
Razzanelli e i suoi testimonial condannati per truffa sono riusciti, con molti soldi, a manovrare a loro piacimento Comitati, creduloni sparsi e malcontento di molta gente su tutte le cose più varie e svariate. I tempi e le fortune degli incantatori di serpenti continuano e si aggravano.

le mosche codiere
Italia Nostalgica, i vari Trippa-di-Meana e altri che si sono accodati a Razzanalli e ai paladini dell'auto-dappertutto, ora riscompaiono nella nullità verbosa che li ha sempre caratterizzati. Blateravano di "altri motivi", peraltro vaghi e oscuri, si ritroveranno con i fanatici del gippone che rivendicano il diritto alla ruota sul marciapiede. Delle loro parole vuote sull' "incanto dei viali" e la "pedonalizzazione totale" del centro rimarranno si e no briciole. Non ci mancheranno.

il 49 o 47% del 39% a favore della tramvia
e cioè:

i fedeli della Giunta
Si sono mobilitati poco e di malavoglia, in assoluta sproporzione con il fronte anti-tramvia. Soprattutto le grandi sigle, sindacati, Confesercenti etc., avevano latitato per anni prima di arrivare a questo punto, e ora riscompariranno: torneranno a dedicarsi a cose per loro più succose.

i combattenti della mobilità sostenibile
Impegno lodevole, con mezzi ben al di sotto dell'avversario. Molto imbarazzo ci è venuto dalle contraddittorie scelte dell'Amministrazione (parcheggi, tolleranza mille, cedimenti ai bottegai ...). Trovarsi a difendere una delle poche scelte positive in temi di mobilità, al di la delle molte sbagliate, è stata opera impervia. Sarà dura, come lo era anche prima.

Domenici&C
Farebbero meglio ad andare a casa. Purtroppo lo faranno per andare a far danni altrove e lasceranno a Firenze un'eredità di fatti compiuti sulle scelte sbagliate (parcheggi&C) e di fatti incompiuti sulle poche giuste (tramvia e dintorni). Potrebbe piombarci sulla testa una giunta ancora peggiore di questa.

Cosa succederà:

La tramvia si fa lo stesso. In un referendum vincolante il 39% di votanti avrebbe portato ad un risultato nullo per chi ha ottenuto un vantaggio di qualche punto. In uno consultativo figuriamoci.

Il fronte dell'auto-dappertutto continuerà a sbraitare e cercare di bloccare tutto.

Razzanelli si lancerà nella grande politica: magari si candida a Sindaco oppure va su qualche poltrona nazionale. Ma anche in questo caso non illudiamoci, continuerà a imperversare a Firenze, dove si è fatto un bel serbatoio di sostenitori nel partito trasversale del gippon-utilitaria.