Firenze Im-mobile

Una città assediata da valanghe di auto e motorini, continuamente in movimento, eppure (o forse proprio per questo) terribilmente IMMOBILE
_________________________________________________

lunedì 25 febbraio 2008

i parcheggi e la filosofia zen

La faccenda dei parcheggi sta alla base di molti mali di questa città (e non solo).
Mi pare di aver letto che gli spazi disponibili su suolo pubblico siano intorno agli 80.000, a fronte di un numero di auto molto maggiore (140.000, può darsi?). Anche se tutte queste auto stessero ferme mancherebbe lo spazio. In realtà vanno quotidianamente a cercare altri posti dove parcheggiare, e ne arrivano folte schiere da fuori città.
E' evidente che lo spazio per la sosta nelle strade non può essere aumentato, e anzi esistono molti motivi per ridurlo: viabilità migliore, trasporto pubblico (busvie e tramvie), piste ciclabili e anche semplicemente per aspetti estetici e di vivibilità.

Soluzioni? Non ne esiste una sola, stile bacchetta magica.
La prima è una decisa politica del trasporto pubblico (bus, tram, treni) e di altri mezzi non invasivi (bicicletta, a piedi ...). In tal modo si riduce la quota di traffico, ma il problema di dove lasciare la valanga di lamiere rimane (oltre a sottrargli piccole quote di spazio proprio per facilitare il trasporto pubblico).
Ci sono i parcheggi scambiatori in periferia o quelli ai margini del centro: cronicamente sottoutilizzati perchè rimane comunque possibile e poco rischioso parcheggiare "davanti all'uscio" (posto di lavoro, negozi, etc) in modo abusivo ma largamente tollerato, oppure con facilitazioni contraddittorie (es. "carta lavoro"). Inoltre l'interscambio con il trasporto pubblico è svantaggioso a causa della sua inefficienza, a sua volta causata dal traffico privato invasivo.
La gestione della sosta poi è un importante strumento per governare la mobilità: si fa pagare chi va a parcheggiare lontano da casa per spostarsi in città in modo poco virtuoso e fonte di molti problemi (paralisi, inquinamento, etc) .
Un piccolo contributo viene da soluzioni innovative che consentono di ridurre il numero di veicoli presenti sul territorio: il car sharing, il car pooling, la bicicletta propria, il bike sharing etc.
Ma anche ipotizzando di aver applicato coerentemente (!!!) tutte queste misure rimane una massa enorme e dannosa di veicoli superiore allo spazio disponibile.
Un compromesso accettabile è quello dei parcheggi "pertinenziali", termine tecnico che indica un uso destinato ai residenti o locale, di quartiere. La chiave è la scelta della localizzazione: non certo in centro, con il rischio di un facile stravolgimento a nuovi attrattori di traffico. Non potranno essere gratuiti, ma già il fatto che puntano ad una clientela definita facilita il non cadere in un business fine a se stesso.