Firenze Im-mobile

Una città assediata da valanghe di auto e motorini, continuamente in movimento, eppure (o forse proprio per questo) terribilmente IMMOBILE
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venerdì 29 febbraio 2008

la maledizione di San Razzanellio

Dopo che aveva fatto solo un miracolo a metà (il 51% del 39%) San Razzanellio cerca di recuperare credito fra i suoi devoti fedeli: stavolta lancia una maledizione.

Poi c'è il suo amicone Trippa di Meana, quello dell' "incanto dei viali di circonvallazione". Palesemente in crisi mistica l'incanto è solo suo, durante le visioni procurategli da San Razzanellio.

Questi due personaggi, sulla scia di Padre Pio (alcuni malvagi asserviti a Satana però mormorano infamanti calunnie a proposito di Vanna Marchi ...), continuano la loro santa crociata andando di nuovo a implorare l'Unesco di unirsi alla loro fede anti-tramviaria.

L'autorevole organizzazione internazionale per la verità li ha già sputxxxxxx una volta (vedi), ma la loro fede è incrollabile e perciò andranno lo stesso ad infastidire alti funzionari.

A parte le brutte figure che faranno loro (e che ricadranno sull'italietta di oggi) non ce n'è da preccuparsi più di tanto.

Semplicemente diciamo:

Niente moratorie, niente rinvii, vogliamo la tramvia al più presto.

Niente cedimenti e moine (per es. il Sirio da 20 metri invece che da 32) .

A noi preoccupa casomai che il "tavolo sulla mobilità" preannunciato da Matulli non metta in atto quella trasparenza che è mancata finora. Il pericolo è che diventi un quasi monopolio delle "associazioni di categoria": Confindutria, commercianti, sindacati etc.
gente di cui ci fidiamo assai poco, al di là di come si sono schierati sulla tramvia.
Le corporazioni bottegaie hanno, in tutti questi anni, dato ottima prova di se ostacolando in ogni modo la mobilità sostenibile (no busvie, sosta selvaggia legalizzata, no pedonalizzazioni, no piste ciclabili etc).
Sui sindacati sorge la domanda: dov'erano in questi anni, sui temi della mobilità? Dov'erano al salire della protesta antitramvia trasversale (e deleteria) prima che si arrivasse all'insensato referendum?

Sulla tramvia, e ancor più su "tutto il resto" della mobilità, c'è grande necessità di partecipazione: chi una nuova mobilità la vuole davvero ha molto da dire. E su questa base poi procedere bene e speditamente alle realizzazioni: le linee 2 e 3 radicalmente in modo diverso dal disastro della linea 1; va prolungata la linea verso sud-est (Bagno a Ripoli e Campo Marte /Rovezzano); e va fatto tutto il resto: ridisegno linee Ataf e busvie protette senza cedimenti, piste ciclabili, pedonalizzazioni, parcheggi scambiatori e pertinenziali, repressione coerente dell'illegalità stradale etc.
Su queste cose dovrà agire il "tavolo della mobilità".

Alla prossima il buon San Razzanellio si dedicherà all'esorcismo per scacciare finalmente da Firenze la satanica tramvia? Probabile. Mentre non sappiamo cosa si inventerà ancora iul suo fedele e pio seguace Trippa di Meana ...