Firenze Im-mobile

Una città assediata da valanghe di auto e motorini, continuamente in movimento, eppure (o forse proprio per questo) terribilmente IMMOBILE
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martedì 19 febbraio 2008

e ora pover'uomo?

Chi sarà il pover'uomo, Razzanelli o Domenici? Tagliamo la testa al toro: tutt'e due.

E ora riprendiamo dalle cose importanti: la mobilità a Firenze, quasi dimenticata nella bagarre referendaria (e anche prima).

C'è una nuova possibilità, facilitata anche dall'inconclusivo risultato del voto: occuparsi seriamente di come si farà la tramvia, e di tutto il resto che ci sta intorno: ridisegno delle linee Ataf, degli assi di mobilità privata, rete ciclabile, sosta, pedonalizzazioni etc.

Il muro contro muro non ha più senso, passiamo dunque alle cose concrete, e se necessario rimescoliamo le carte. Forze che finora si sono trovate su fronti opposti possono esercitare una forte pressione sulla politica della mobilità di questa Amministrazione finora incoerente e contraddittoria.

La direzione può essere soltanto verso una efficace riduzione del traffico invasivo, e alternative valide ad esso.

Non sarà facile, ma ci si può provare, partendo dal basso e lasciando ai Razzanelli e ai Domenici le schermaglie verbali in vista delle loro rispettive carriere politiche.

Vogliamo provarci?