Firenze Im-mobile

Una città assediata da valanghe di auto e motorini, continuamente in movimento, eppure (o forse proprio per questo) terribilmente IMMOBILE
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sabato 28 marzo 2009

San Salvi: alberi o fermata metropolitana?

Parlando con alcuni dei Comitati (NoTAV, ma anche altri) fra i più sensati, ho avuto un piccolo shock.
Mi veniva esposto, in modo abbastanza convincente, che nel progetto alternativo di passaggio TAV in superficie si propone di dedicare una coppia di binari ad una sorta di metropolitana (che loro chiamano metro-treno mi sembra).
Interessante, anche se sicuramente non è la soluzione di tutti i mali della mobilità fiorentina: è evidente che i binari ferroviari attraversano e sono in grado di servire solo alcune zone di Firenze. E che, ovviamente, non possono offrire fermate ogni 300 metri. Mi sembra però una soluzione sensata per gli spostamenti veloci, per es. da Rovezzano o Campo Marte a Rifredi, Statuto o S. Maria Novella, per poi passare ad altri mezzi pubblici come i tram e gli autobus (questi ultimi su corsie protette, non come ora su fasulle preferenziali invase e intasate). O alla bicicletta, magari trsportata sul treno, o a quella a noleggio automatico ("bike sharing")


martedì 24 marzo 2009

Sottoattraversamento TAV e trasporto locale

Da tutt'e due i fronti (pro e contro il sottoattraversamento) viene sottolineata la grande importanza che si attribuisce al trasporto locale, cioè la possibilità di intensificare e migliorare i treni per pendolari, anche nel ruolo di trasporto urbano, oltre che dalla provincia. Da parte dei Comitati questa scelta viene spesso messa in alternativa all'alta velocità. Per la verità nel caso del sottoattraversamento fiorentino le posizioni sono più sfumate (o forse non concordi all'interno degli oppositori al tunnel): si parla infatti di alta velocità in superficie, e al tempo stesso di binari separati dedicati al trasporto locale.


giovedì 19 marzo 2009

Sottoattraversamento, si o no?


Ho seguito con attenzione ed interesse il Workshop sul nodo AV di Firenze. Ampie esposizioni sia del progetto di sottoattraversamento sia della possibile alternativa di superficie, quasi alla pari, pur essendo la sede istituzionale e già orientata alla soluzione sotterranea.
In gran parte si è trattato, secondo schemi già visti nella guerra della tramvia, di un dialogo fra sordi. Per fortuna, a differenza delle colossali scemenze raccontate sul mostro che distruggerà Firenze (il tram, non Godzilla!!) qui l'alternativa sembra almeno plausibile.

Il punto cruciale per me è quello di vantaggi maggiori o minori per il trasporto locale, cioè per la possibilità di realizzare quei treni urbani e suburbani cadenzati come la RER francese o le S-Bahn tedesche. E qui purtroppo sono rimasto nei dubbi che avevo precedentemente. Ognuno la racconta a modo suo, dando l'impressione di tirar fuori dal cappello solo le mezze verità che gli fanno comodo. Vorrei convicermi che il passaggio in superficie è tecnicamente fattibile e con impatti accettabili, e che i vantaggi per il trasporto locale saranno non minori. Ma per ora il desiderio di capire rimane ampiamente insoddisfatto.

venerdì 6 marzo 2009

il Barone Bisonti

Sempre interessanti le email dei nostri amici Comi-ci (i Comitati dei Cittadini), anche se a volte scazzano alla grande (es. qui) - e poi fanno finta di nulla, come i personaggi da loro fustigati. Peró insomma, a dei ragazzi si può perdonare qualcosa di più che a dei serissimi politici di professione, megadirigenti, etc.
Questa volta gli amici Comi-Ci ci rallegrano commentando un semi-carbonaro convegno tenuto sabato 28 febbraio a Calenzano sul tema “Metrotramvia della Piana”.
Gli acuti investigatori-comici delle malefatte dei nostri politici di apparato (in questo caso quasi tutti ex-Diessini) denunciano la volontà di costoro di cementificare ad ogni costo. La cosa probabilmente é vera, anche se francamente non vediamo il nesso per es. fra operazioni di speculazione immobiliare e la tramvia, che continuiamo a considerare una delle poche cose buone fatte (o meglio iniziate) negli ultimi 15-20 anni.

Certo suscita un pò di stupore trovare fra le citazioni di personaggi non proprio limpidi quella di un certo Baronti, Presidente di Legambiente toscana. Egli si sarebbe espresso così:


“Non abbiamo preferenze tra tram e metrò, lo sterile e pregiudiziale dibattito tra destra e sinistra deve finire. L’unica cosa che conta è la fattibilità tecnica e la rapidità di realizzazione. Le soluzioni, se tecnicamente possibili, potrebbero essere molteplici: (a) una metropolitana sotterranea che colleghi Firenze, Prato e Pistoia collegandosi alla tramvia una volta raggiunto il capoluogo toscano o in alternativa (b) un sistema tramviario che si estenda su tutta l’area metropolitana o ancora (c) un sistema integrato di metrò e tram”.
Sì avete letto bene:
una metropolitana sotterranea Firenze-Prato-Pistoia
Ovviamente la email dei Comi-ci ne tra subito la conclusione che anche per Baronti "l’importante è fare, costruire", a rimorchio del carro dei cementificatori.

giovedì 5 marzo 2009

PD(r) 3 - Pillole Del renziNo

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Qualcuno ci chiede di mettere alla gogna le visioni etiche di un personaggio notioriamente molto vicino a Combustione&Liberazione (combustione= roghi di eretici). Ma vogliamo rimanere sul nostro terreno: la mobilità (e quello strettamente connesso, l' ambiente). E' più che sufficiente ...

Quali visioni abbia il nostro RenziNo ce lo hanno già illustrato le pillole 1 e 2: traffico e sosta selvaggia a go-go, impunità garantita, ulteriori trucchi per abusi già diffusissimi etc. La cancrena di Firenze, il traffico motorizzato invasivo e soffocante, diventa addirittura un idolo.

Forse per stemperare un pò tanta barbarie il nostro buon RenziNo pensa bene di rifilarci anche un paio delle sue pillole sulle biciclette (uaooo!!!). Una verniciatina di ecomodernità e di europeità non fa mai male, e nel promettere tutto (e il contrario di tutto) a tutti eccovi il contentino fra i 100 giorni:

33. A BI CI. Abc di ogni intervento è una valorizzazione della bicicletta come possibilità reale di mobilità alternativa. Presentazione degli interventi di Bike sharing, di manutenzione e miglioramento delle rastrelliere.

34. A posto le piste. Presentazione della riqualificazione delle piste ciclabili ad oggi maggiormente dissestate. Presentazione dei nuovi interventi previsti nei cinque anni di mandato.