
Come mai il traffico non è scorrevole, si imbottiglia, rallenta, anche quando non è particolarmente intenso o reso difficile da cantieri, ostacoli, spartitraffico o corsie preferenziali che

E qui sento echeggiare quell'antipatico proverbio: chi è causa del suo mal, pianga se stesso.
Sono loro stessi, questi uomini e donne sull'orlo dell'infarto, che si intralciano da soli. Lo fanno individualmente e come categoria. Lo fanno con la sosta "tanto sono 5 minuti", in doppia fila, in divieti assoluti, semplicemente dove gli capita. Poi appena ripartono (tanto erano pochi minuti no?) trovano qualcun altro che restringe tre corsie a due, o anche a una sola. Ma solo per pochi mintui.
E si intralciano da soli zigzagando fra le colonne ferme o in movimento. Lo fanno ai semafori, bloccando l'altro flusso per guadagnare un metro sì e no.
Che bello potermici ritrovare meno possibile, e per fortuna non troppo spesso. Lo ammetto, sono una privilegiata, il cielo mi ha fatto una grazia in questo. Ma per rimanere sui proverbi "aiutati che dio t'aiuta". Io mi sono presa la briga di trovarmici meno di tanti altri vicina all'infarto per stress da traffico. E qui torna il primo proverbio: chi è causa del suo mal ...