Firenze Im-mobile

Una città assediata da valanghe di auto e motorini, continuamente in movimento, eppure (o forse proprio per questo) terribilmente IMMOBILE
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martedì 7 ottobre 2008

Firenze, i Viola e la civiltà (Comi-Ci - episodio 1)

In passato abbiamo spesso polemizzato con i Comitati dei Cittadini, soprattutto per la loro adesione alle campagne antitramviarie dei talebani filogippone.
E' capitato anche (e forse più spesso) di trovarci d'accordo con loro comunicati e denunce di scempi urbanistici, ambientali etc.
In fondo non ci troviamo poi tanto lontani, non ce ne vogliano dunque se gli affibbiamo il bonario nomignolo di Comi-Ci (acronimo cattivello di Comitati dei Cittadini). Se lo sono meritato, oltre che con l'assurdo sostegno ai fanatici dell'auto dappertutto, con una certa faciloneria in varie occasioni.
Prendiamo un esempio recente: VIOLA IN EUROPA, FIRENZE FUORI (cliccare per leggere l'originale).
Lo spunto è l'accoglienza, mesi fa, ai tifosi viola a Praga da parte di quelli dello “Slavia”, con la scritta “Benvenuti nella civiltà”. Il divertente pezzo con i relativi confronti fra la scassata Firenze (invasa da motorini, e non solo) e il resto d'Europa ci trovano ampiamente d'accordo: vedi doppia foto.

Peccato che poi si rovinino, andando a contraddire il grande filosofo Wittgenstein ("Ciò di cui non si può parlare, si deve tacere") quando discettano - a sproposito - di piste ciclabili.

Da tempo FirenzeInBici e la galassia del cicloattivismo sostengono che Firenze, anche in questo campo, deve avvicinarsi all'Europa, e che c'è molto da fare. Gli esempi portati dai nostri amici ComiCi sono però degli abbagli, o dei raffronti strampalati.
La foto a destra illustra per es. un corsia ciclabile di qualche civile città europea che qui da noi proprio non vorremmo: esposta al parcheggio selvaggio, alle invasioni omicide di motorini e gipponi in transito ... un incubo.
L'esempio fiorentino di snodo molto stretto è invece portato a sproposito: i signori ComiCi ne troveranno di analoghi in tanti paradisi della bici e significa offrire salvezza ai ciclisti anche dove lo spazio non consente l'optimum, la realizzazione di una vera pista ciclabile.

E' evidente che i nostri amici parlano di ciclabilità senza aver mai inforcato una bici, a Firenze o altrove. I problemi sono davvero altri, e per averne un'idea è bene consultare (e studiare attentamente) i siti che se ne occupano dalla parte degli utenti: per es. quello di Firenzeinbici, o quello nazionale della Fiab. Ci troveranno aspre critiche a molte Amministrazioni (fra cui quella fiorentina) ma non cazzate sparate a caso.

Una delle questioni di fondo è che per realizzare o ampliare una vera rete ciclabile è necessario togliere fiscamente spazio a sosta e traffico motorizzato. Cosa che i Comi-Ci invece, nel caso della tramvia, non vogliono, allineandosi ai paladini dell'auto dappertutto. Lo vorranno invece per le piste ciclabili? In tal caso si perderebbero gli attuali alleati, i vari Salva-Firenze, San Razzanellio, CheDioCiBonaiuti, Arch. OhiOhi etc.