Firenze Im-mobile

Una città assediata da valanghe di auto e motorini, continuamente in movimento, eppure (o forse proprio per questo) terribilmente IMMOBILE
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lunedì 31 marzo 2008

"ubriachi", ma di che?

Stavolta non è l'odiato zingaro col furgone, e neanche il burino romano arricchito e perditempo, ma il normale padre di famiglia nella civile e ordinata Brescia il responsabile dell'ennesimo omicidio motorizzato di un ragazzo sulle strisce.

A tutti però i media appioppano l'etichetta di "ubriachi", per il tasso alcolico nel sangue superiore a quello consentito.

Lo abbiamo già detto, non è una nuova moda, semplicemente adesso si effettuano gli esami clinici, mentre prima no.

La domanda vera è perciò: ubriachi di che cosa? Non è il tasso alcolico la causa, tutt'al più un'aggravante. La verità è che un gran numero di automobilisti italiani, forse la maggioranza, è psichicamente ubriaca di deliri di potenza, di manie e fissazioni di velocità, di pretesa e ferrea convinzione che la strada è loro e guai a chi gliela tocca: tutti gli altri (pedoni, ciclisti, o anche automobilisti tranquilli) sono intralci di cui sbarazzarsi in ogni modo.

So che faranno gli offesi, ma questa è l'ideologia del fronte dell'auto-dappertutto che a Firenze non vuole la tramvia, dei razzanelliani trasversali. Di quelli che sbraitano perchè poverini gli autovelox o i vista-red li beccano e li multano con i loro comportamenti omicidi.

Lo abbiamo già detto, se il tasso alcolico svolge un ruolo è quello dell'antico motto latino: in vino veritas.

Ricorda automobilista, a bordo della tua scatoletta sei un potenziale omicida.
E spesso non solo potenziale.

domenica 30 marzo 2008

riconvertire o abolire gli zoo?

Come è noto gli zoo sono considerati dagli animalisti e da molta gente orrendi luoghi di detenzione per animali che invece dovrebbero vivere liberi nel loro ambiente naturale.

Il volto di questa scimmia sembrerebbe dargli ragione.

Eppure l'istituzione "zoo" una sua utilità la potrebbe ancora avere, consentendo la loro riconversione: accogliere i famigerati SUV (acronimo di "Stupid Uneuseful Vehicle"), togliendoli così dagli ambienti che per essi sono del tutto inadatti e innaturali, nonchè fonte di pericolo per l'incolumità di tanti: le città, le strade, le piazze, i marciapiedi.

E' però ancora oggetto di accese discussioni se debbano essere rinchiusi in gabbia anche i proprietari di queste ferocissime belve meccaniche.

I "duri e puri" ovviamente sostengono di sì, ma pare che la linea "buonista" punti alla rieducazione degli umanodi affetti da sindrome di SUV-dipendenza in apposite istituzioni invece che alla detenzione insieme ai loro veicoli.

Sul combattivo sito www.ciclistica.it, fra le tante cosette interessanti, questa divertentissima e istruttiva foto:



PS si tratta di uno sfacciato copia-incolla ...

sabato 29 marzo 2008

Oddio dove metterò la macchina ...

... gridano infuriati alcuni residenti di via dello Statuto e dintorni, in vista dell'arrivo della tramvia. Anzi per la verità si lamentano già ora che la Sacra Rota, l'insostituibile scatoletta di lamiera, l' intoccabile auto, non trova parcheggio in zona.

Quello che vedete in foto è il parcheggio in Largo Martiri delle Foibe, a poche decine di metri, qui fotogafato alle 17 circa: praticamente vuoto fino alla mattina dopo.

Rientrando nella stessa ZCS di via dello Statuto, p.za Vittoria etc. è gratuito per i residenti, secondo le modalità riportate sotto.

Forse sarebbero un pò più onesti se dicessero che la macchina la vogliono assolutamente sotto le finestre (così la rimirano durante la notte, invece di dormire o fare altre cosette più gustose ...)

SOSTA PROMISCUA
Spazi delimitati da righe blu ed identificazione su parcometro con tariffa oraria sempre uguale per favorire la sosta prolungata:
  • Sempre gratis per i residenti
  • Gratis per i non residenti dalle 20.00 alle 8.00 (ad eccezione delle ZCS 6 e 7 che hanno validit 0-24) A pagamento dalle 8.00 alle 20.00 sosta frazionabile 1 Euro per ogni ora.
  • gratis domenica e festivi
SOSTA A ROTAZIONE
Spazi delimitati da righe blu ed identificazione su parcometro con tariffa oraria ad incremento, sono collocati dov' richiesta un'alta rotazione nella sosta.
  • Gratis per i residenti dalle 18:00 alle 9:00
  • Gratis per i non residenti dalle 20.00 alle 8:00 (ad eccezione delle ZCS 6 e 7 che hanno validit 0-24) A pagamento dalle 8:00 alle 20:00 sosta frazionabile 1,00 Euro la prima ora 2,00 Euro dalla seconda ora.
  • gratis domenica e festivi

venerdì 28 marzo 2008

L'Italia e ... Berlino

(AGI) - Berlino, 27 mar. - Berlino sta vincendo la battaglia contro lo smog grazie a un boom di biciclette. E’ quanto emerge da uno studio sulla mobilita’ della capitale tedesca, che segnala un aumento del numero di ciclisti del 18% rispetto al 2001, mentre in alcuni quartieri del centro come Mitte e Prenzlauer Berg l’incremento e’ stato addirittura del 40%. Berlino si conferma anche la citta’ con il minor numero di macchine per abitante, con un trend in costatnte diminuzione. Su una popolazione di 3,4 milioni di abitanti, appena 1,26 milioni possiede un’auto, pari a 317 vetture per mille abitanti, mentre nel 2001 erano 329 su mille i proprietari di una macchina. Le cifre sulla motorizzazione nella capitale sono ancora piu’ significative se si considera che a Francoforte sul Meno a viaggiare su quattro ruote sono 600 abitanti su mille e addirittura 700 a Stoccarda. “La tendenza e’ chiara e va verso un uso sempre crescente della bicicletta”, ha dichiarato Friedemann Kunst, responsabile per i problemi del traffico urbano, il quale ha aggiunto che la preferenza data alla bici dai berlinesi “corrisponde alle nostre aspettative politiche”. A favorire la scelta di pedalare per recarsi da un posto ad un altro c’e’ il fatto che su 1500 km di ampie arterie cittadine, 900 km sono dotate di piste ciclabili, mentre negli ultimi tre anni il numero di posti per parcheggiare una bici e’ salito da 17 mila a 24.500.

Il volume del traffico cittadino e’ diminuito negli ultimi tre anni del 2%, con punte del 10% in molte arterie del centro. Un elemento importante nella diminuzione del traffico cittadino e’ dovuto anche al fatto che i berlinesi dispongono di quattro grandi sistemi integrati di trasporto, come la U-Bahn, la metropolitana, la S-Bahn, la tentacolare ferrovia urbana che raggiunge anche i centri piu’ lontani dell’hinterland berlinese, la rete di autobus e quella dei tram. Il prezzo del biglietto per muoversi in citta’ sui mezzi pubblici fino all’estrema periferia e’ di 2,10 euro. (AGI)

giovedì 27 marzo 2008

Vae ciclistis! E la Sacra Rota ...

Ricordate Brenno, il terribile capo dei Galli, che pretendeva dai romani di essere pagato a peso d'oro su bilance truccate, e per aggravare le cose gettò anche lo spadone sul piatto con un minaccioso Vae Victis?

Il fronte dell'auto-dappertutto fa lo stesso: non solo non vuole le tramvia perchè, poverini, gli toglie spazio alla sosta. Analoghi sbraitamenti lancia anche contro le piste ciclabili, per gli stessi motivi.

Forse ci serve un Furio Camillo che gridi Non auro, sed ferro, recuperanda est Patria" e ricacci i barbari Galli Gipponici nei loro territori selvaggi.

In realtà possiamo tranquillamente rinunciare alla retorica patriottica e guerriera: si può combattere e vincere anche con mezzi pacifici!

Molto istruttivo per capire con chi si ha a che fare è un recente commento sulla proposta di proseguire una pista ciclabile verso il ponte Rosso, sacrificando 4 posti macchina. Lo riporto qui sotto, ma è interessante leggere l'articoletto (mio) e i botta-e-risposta. Basta cliccare il link sopra.
Di grande interesse "filosofico" è il concetto che pedoni e ciclisti si devono arrangiare fra se, rubandosi il poco spazio disponibile, per lasciarlo quasi tutto alla "Sacra Rota".

Ecco qualche perla dai commenti:

PatXXXa ha detto...

Visto che ci avanzano i posti auto, leviamone pure degli altri! Tanto ci devono passare due biciclette due all'ora.... che problema c è a far continuare la ciclabile lungo il muretto visto che i pedoni, se ossessionati dall'idea di essere investiti da una bici, possono attraversare e camminare sul marciapiede dall'altro lato? Troppi attraversamenti pedonali? Tanto i ciclisti sono così disciplinati e seguono alla lettera il codice della strada.... sono più le volte che pedalano sul marciapiede e prendono le strade contro mano, passano col rosso ecc che in auto bisogna avere cento occhi anche per loro.

17 marzo 2008 21.05

Elimina

PatXXXa ha detto...
Infatti caro ciclofi, allo statuto 4 o 5 posti macchina più 3 o 4 'abusivi' vogliono dire tanto, forse tu hai il garage e non te ne frega niente. Mi sembrava che la soluzione della ciclabile da un lato e i pedoni dall'altro salvasse capra e cavoli, ma no, voi le auto le volete cancellare dalla faccia della terra... oppure, senza arrivare a tanto, fate parte di quella folta schiera che si accanisce sulle carrozzerie o specchietti altrui, anche se posteggiati bene, come suggerisce Alfredo.
18 marzo 2008 19.31

mercoledì 26 marzo 2008

ancora sugli ingorghi

Sul sito http://www.notraffico.org/ appare un breve trafiletto con riferimenti ad alcuni articoli scientifici molto interessanti.

Cliccando sulla schermata qui sotto ci arriva.




sabato 22 marzo 2008

5 per mille e mobilità ...

E che c'entra, diranno i miei piccoli lettori?

In effetti ci sono moltissime organizzazioni meritevoli di contributi. Il criterio dovrebbe essere come vengono utilizzati i fondi. E spesso la cosa è disastrosa, e poco nota. Per es. l'organizzazione per l'infanzia UNICEF consuma oltre il 90% delle donazioni per costi amministrativi e interni, cioè paga se stessa, i dipendenti, i dirigenti, l'apparato etc. E di casi simili ce ne sono a bizzeffe, ben oltre le truffe e ruberie.

Una pessima scelta è quella di non scegliere a chi destinare il 5 per mille e l'8 per mille. Nell'ultimo caso i fondi non assegnati nelle dichiarazioni dei redditi vengono ripartiti amministrativamente, la parte del leone (non voluta spesso) la fa la Chiesa Cattolica e i vari Ruini-Ratzinger&C. per le loro campagne oscurantiste.

Due scelte ci permettiamo di suggerire per il 5xmille la Fiab, Fed. Italiana Amici della Bicicletta, che organizza le circa 100 associazioni locali che si battono per la mobilità ciclistica in Italia.
Oppure Legambiente, un nome assai noto nel campo dell'ecologia e della tutela ambientale.
Bocciata invece Italia Nostra, detta Italietta Nostalgica: non solo per la rottura del fronte ambientalista sul tema tramvia a Firenze, ma anche per le follìe snobbistiche contro l'energìa eolica e altre simili. Questa Italiuccia di personaggi aristocratici come il sig. Trippa Di Meana non ha bisogno dei nostri soldi.

Alternative valide ce ne sono anche in ambito religioso (per es. la Chiesa Valdese, che garantisce piena utilizzazione per scopi sociali e assistenziali), la UAAR (Atei Agnostici Razionalisti) oppure in ambito aiuti allo sviluppo e salute (Medici senza Frontiere o Emergency per es.) o dei diritti civili (Amnesty International etc).

In bici al lavoro: assicurati contro gli infortuni?


Sul tragitto casa-lavoro i dipendenti godono della copertura per incidenti "in itinere" se a piedi o con mezzi pubblici. Con veicoli privati solo nel caso di "necessità". La bici rientra attualmente in questa categoria, piuttosto fumosa e comunque non corrispondente alla mobilità ciclistica molto più simile a quella pedonale.

Molto sensata perciò una una proposta di legge della FIAB (Fed. It. Amici della Bicicletta, a cui sono aderenti oltre 100 associazioni in tutto il paese, fra cui FirenzeInBici).

Da non confondere: nel caso dell'assicurazione RC inclusa nella quota annuale di iscrizione a FirenzeInBici e altre associazioni sorelle l'assicurazione copre i danni a terzi, mentre nella proposta di legge FIAB si tratta della copertura assicurativa analoga a quella sul posto di lavoro, che tutela i danni alla persona del lavoratore.

Più ampie spiegaazioni e il testo della proposta è reperibile sul sito Fiab, dove à anche possibile firmare online.

Una buona cosa per chiunque si muova in bici o lo vorrebbe fare in condizione migliori. Non ci salva dai pirati motorizzati ma ci da qualche garanzia in più.

giovedì 20 marzo 2008

Una testimonial d'eccezione: Daniela Fini

«Mi piace andare forte in macchina, mi piacciono le auto potenti. E adoro sparare al poligono, sono abbastanza brava, è una cosa che mi è sempre piaciuta. E sette anni fa sono riuscita ad avere il porto d’armi per legittima difesa, perché io, a differenza di mio marito, la scorta non l’ho voluta. Adesso ho tre pistole, una calibro 38, una 9 corto, e una 6 e 35, piccolissima che porto con me la sera, quando esco da sola».

Da Repubblica.

il pirata romano è uno di tanti - leggere qui!

Scartabellando in web sulla notizia del recente doppio omicidio stradale a Roma mi è saltata fuori la vecchia notizia sull'investimento della moglie di Napolitano. Davvero interessanti, per valutare quanto si tratti di un caso isolato, di una pecora nera, sono i commenti dei lettori riportati sotto all'articoletto, di cui faccio copia-incolla - ma con i brividi.
Investita la moglie di Giorgio Napolitano
Investita la moglie di Giorgio Napolitano
L'incidente in Piazza del Quirinale a Roma

Dallo scarso rispetto per i pedoni che purtroppo caratterizza molti automobilisti italiani, non si salva nessuno. Neanche Clio Bittoni, moglie del Presidente Repubblica Giorgio Napolitano (...) A bordo della vettura c’erano due persone anziane che “non si erano accorte delle strisce pedonali”.
(...)
Fa comunque riflettere che in Italia un’auto non rallenti e non sia in grado di fermarsi (anche all’ultimo momento) in una zona trafficata e piena di turisti com’è quella del Quirinale a Roma. E per giunta con la (nota) presenza di poliziotti e carabinieri in sorveglianza fissa dei palazzi adiacenti.

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15 commenti presenti

* 1
E QUINDI? ALLORA?
Postato da: ALAN29 Giugno 2007 alle 12:45
* 2
..
Via XX settembre a Roma è oramai arrivata a livelli ridicoli: c'è uno schieramento di forze dell'ordine mostruoso, del tutto disinteressate al traffico. Sembra di stare in un autodromo! Ora sicuramente ci saranno degli interventi per rallentare il traffico in quel punto, ma come al solito in Italia per porre rimedio ad una situazione "critica" l'unica è che diventi - in un modo o nell'altro - oggetto di attenzione da parte dei media..
Postato da: Marco29 Giugno 2007 alle 12:54
* 3
ben le sta! così si renderà conto anche lei che per strada non si scherza, che le strisce non le guarda nessuno e che ci vuole SVEGLIA !
Postato da: fabio29 Giugno 2007 alle 13:22
* 4
il colmo per una clio? farsi investire da una panda!
ih hi hih ihihiihi
Postato da: fabio29 Giugno 2007 alle 13:23
* 5
Post n.4 Ah, ah, mi associo. E comunque che vogliamo fare, vogliamo mettere la pena di morte x chi non si è accorto delle strisce pedonali? Tanto, legge +, legge -...
Postato da: Disc-O-Tex29 Giugno 2007 alle 13:52
* 6
troveranno un'altra scusa per aumentare le tasse!!
..... propongo a questo punto di far passare politico per politico sulle stiscie pedonali di via XX Settembre!!! speriamo che li coppino tutti, tanto sanno solo rubare!!!
P.S. Io mi offro volontario per investirne a morte almeno una decina!!! :)
Postato da: Massimo29 Giugno 2007 alle 14:23
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tratto da www.omniauto.it (cliccare per credere)

mercoledì 19 marzo 2008

Ma è un mostro?

Per una volta non me la sento di impersonare il mio ruolo di giullare. Non tanto per l'ennesima strage ad opera di omicidi motorizzati. So già che dopo qualche giorno tutto torna come prima. La tragedia ancora più grossa è questa: eserciti di automobilisti, che quotidianamente commettono atti di pirateria meno plateali, ma non poi tanto minori di quelli che oggi fanno cronaca, non si sentono neanche toccati. Non si identificano con il bullo al volante. E' il giochetto del mostro che, sbattutto in prima pagina, permette a migliaia di mostriciattoli di autoassolversi.
Lacrime di coccodrillo, dunque.

A facilitare l'inganno c'è la paroletta che ricorre ormai costantemente nella cronaca di queste tragedie: ubriachezza. Una condizione di "incapacità di intendere e di volere", si sottintende. Nulla a che fare con i normali padri di famiglia che ogni giorno fanno il pelo ai pedoni e cercano di metterli in fuga sulle strisce o in mille altre situazioni, si suggerisce.

Il divieto di mettersi al volante con un certo tasso alcolico è giustissimo e praticato da 40 anni in tutto il mondo. Ma la differenza in Italia è solo che fino a qualche anno fa non si misurava e quindi non faceva notizia. Non c'è nessuna recrudescenza. E per tornare all'"incapacità di intendere e di volere" richiamo il motto latino: in vino veritas. Nel caso nostro tira fuori quello che c'è in queste teste di rapa - non solo del mostro in prima pagina oggi, ma anche dei milioni di piccoli mostri che quotidianamente circolano sulle nostre strade.
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ISTAT Ogni giorno muoiono due pedoni

Filippo nel suo commento ha perfettamente ragione: non ha senso riproporre il video di YouTube. Quindi lo tolgo, lasciandone solo il link. Lo potranno utilizzare i tantissimi automobilisti potenziali omicidi per guardarsi allo specchio, oppure, spero, per vergognarsi e lasciar la macchina a casa

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martedì 18 marzo 2008

"Fluidità" - chi è causa del suo mal ...

Sì, anche io a volte mi muovo a quattro ruote, e ogni volta mi sento male per qualche ora. Mi vedo circondata da gente urlante, o pronta ad urlare, semplicemente perchè vuole guadagnare qualche decina di centimetri o pochi secondi a scapito di qualcun altro. Li osservo questi volti stravolti, carichi di rabbia, pronti ad aggredire mezzo mondo, dietro un parabrezza e un finestrino laterale, protetti da un guscio di metallo ma sempre sul chi vive. A volte li ho accanto, a mezzo metro da me, mentre sono in coda anche io. Il signore dietro agli occhiali da sole fa rombare i 140 cavalli del suo gippone, mi passa e si infila obliquo davanti a me per guadagnare un paio di metri che presto riperderà. Ma anche la massaia grassoccia che con la Panda porta a casa la spesa e preme istericamente sul clacson.
Come mai il traffico non è scorrevole, si imbottiglia, rallenta, anche quando non è particolarmente intenso o reso difficile da cantieri, ostacoli, spartitraffico o corsie preferenziali che gli sottraggono spazio?

E qui sento echeggiare quell'antipatico proverbio: chi è causa del suo mal, pianga se stesso.
Sono loro stessi, questi uomini e donne sull'orlo dell'infarto, che si intralciano da soli. Lo fanno individualmente e come categoria. Lo fanno con la sosta "tanto sono 5 minuti", in doppia fila, in divieti assoluti, semplicemente dove gli capita. Poi appena ripartono (tanto erano pochi minuti no?) trovano qualcun altro che restringe tre corsie a due, o anche a una sola. Ma solo per pochi mintui.
E si intralciano da soli zigzagando fra le colonne ferme o in movimento. Lo fanno ai semafori, bloccando l'altro flusso per guadagnare un metro sì e no.

Che bello potermici ritrovare meno possibile, e per fortuna non troppo spesso. Lo ammetto, sono una privilegiata, il cielo mi ha fatto una grazia in questo. Ma per rimanere sui proverbi "aiutati che dio t'aiuta". Io mi sono presa la briga di trovarmici meno di tanti altri vicina all'infarto per stress da traffico. E qui torna il primo proverbio:
chi è causa del suo mal ...

lunedì 17 marzo 2008

i mitici Nomadi

eccoli, in tema (i testi cliccando sui titoli)

Canzone per un'amica



Dio è morto


concertazione tramvia e dintorni

L'Amministrazione ha recentemente annunciato in pompa magna "tavoli di concertazione" sulla tramvia e sulla mobilità cittadina. Esistono dei rischi:
- che si concerti poco o nulla
- che in realtà siano sempre i soliti a concertare, facendo la musica che fa comodo a loro (commercianti, sindacati, industriali e costruttori, lobby varie)
Ma proviamo a prendere sul serio il Comune, invece di lasciar campo libero ai poteri forti, debolucci o straccioni. Un punto essenziale è andarci con proposte concrete, dalle piccole alle grandi cose. Molto ci si dovrà occupare anche del "resto della mobilità", intorno alla tramvia.

Proviamo a raccogliere qui idee, nelle prossime settimane. Eccone alcune:

PARCHEGGI
In strade dove si perdono parcheggi è utile individuare alternative nelle vicinanze o ben collegate. Anche la creazione di parcheggi pertinenziali o la riconversione di quelli esistenti rientra in questo capitolo.
ALBERATURE
Conservare al massimo quelle esistenti, e soprattutto non sacrificarle a parcheggi e corsie
SOTTOPASSI O VIADOTTI
Quali sono veramente necessari?
ZONE PEDONALI O MINI-ZTL
Intorno ai tracciati delle tramvie si potrebbe finalmente cominciare ad introdurre misure di moderazione del traffico
RETE CICLABILE
Nelle dichiarazioni ufficiali se ne parla, ma per ora di concreto vediamo solo via di Novoli. E il resto? Soprattutto mancano i collegamenti da nord ai viali: p. Puccini-Porta al Prato e Dalmazia-Fortezza
LINEE ATAF
Iniziare a studiare e concertare il ridisegno dei percorsi in rapporto alla tramvia.
PROLUNGAMENTI E INTERSCAMBIO
Per i tracciati allo studio trasparenza e concertazione con i quartieri coinvolti.
Collegamento alle stazioni FS di rielvanza metrolipolitana
TEMPI E MODI DI CANTIERIZZAZIONE
Procedere in parallelo con le linee 2 e 3, valutare la possibilità di completare e mettere in esercizio certe tratte prima della conclusione delle tre linee in realizzazione
LIMITAZIONI AL TRAFFICO
Anticipare misure di disincentivazione all'accesso quotidiano in auto dall'esterno (es. ticket d'ingresso, sosta a costi progressivi verso il centro etc) e alla circolazione interna (es. la follìa di "portare i bambini a scuola")
CENTRO STORICO
Si potrebbero anticpare alcune misure di pedonalizzazione, oltre a contrastare con forza accesso e sosta abusiva

Che altro?

domenica 16 marzo 2008

bici-pataccari

Tempo fa leggevo su altro forum una discussione sulla ciclabile di via XX settembre. La foto mostra che sbocca sulla carreggiata per poi finire davanti ai cassonetti. Su questa simbolica "conclusione" critiche unanimi.
Poi qualcuno propone di farla proseguire fino al Ponte Rosso (saranno 20 metri) spostando i cassonetti e cancellando una decina di posti macchina (di cui oltre la metà abusivi), per ricollegarla a piazza della Libertà. Proposta sensata, sbocco razionale delle critiche. Ma qui l'unanimismo si ferma: quando c'è da far fuori i parcheggi evidentemente l'interesse per la mobilità alternativa sparisce o quasi. Alcuni dicono che si tratta di "dettagli", e che loro invece si occupano delle grandi cose (ovvero i parcheggi sotto casa che perderanno a causa del tram, guarda caso ...)
Cosa assai interessante, dato che fra i partecipanti a quel forum c'è proprio un bel manipolo di accesi oppositori della tramvia. Fra cui anche gente che la ciclabilità l'ha tirata fuori dal cappello come alternativa alla deprecata tramvia. Sulla scia, per intendersi, dei voltagabbana dell'ultima ora di Italietta Nostalgica. Ecco che vediamo quanto profondo e vero fosse l'interesse ...

giovedì 13 marzo 2008

in bici dove?

Riprendo un commento ad un post precedente, con argomentazioni che a volte si sentono in giro. Da confutare.

minzoni (la pista ciclabile non è utilizzabile in quanto ha semaforo sfavorevole rispetto a utilizzare la corsia comune di destra)

da p.za Libertà alle Cure sulla ciclabile ci sono meno semafori che a percorrere (illegittimamente) la carreggiata normale
cavalcavia (il sottopasso non è utilizzabile in quanto la uscita giusta non ha le rampe)
sotto alle Cure prendere lo scivolo verso la gelateria implica circa 10 metri in più!
viale dei mille (ciclabile non utilizzabile in quanto ha più attraversamenti che usare la corsia di destra)
dalle Cure all'Affrico sulla ciclabile ci sono esattamente gli stessi incroci che sulla carreggiata, tutti con attraversamenti ciclabili (dotati di precedenza) e semafori uguali alla viabilità ordinaria
via marconi, via campo d; arrigo ... totale zero metri di pista ciclabile utilizzata ... e infatti in viale minzoni la vedo sempre vuota.
sicuramente sarebbero utili altre ciclabili, sulle strade a grande scorrimento - mentre in quelle a traffico locale l'utilità è ridotta. Modeste deviazioni per rimanere sulle ciclabili sono accettabili, grazie alla sicurezza in confronto a rischiare lo stritolamento dai pirati della strada

Secondo me il problema per i ciclisti a firenze NON è la mancanza di pista ciclabili (le uniche che giustifico e che talvolta uso sono un pezzetto di quella lungo viale lavagnini, solo se debbo andare verso via della fortezza tra il sottopasso e viale strozzi, e quelle sui lungarni, e in genere solo quelle in contromano)
ma allora in tutt'Europa sono scemi a realizzare centinaia di km di ciclabili nelle città? Vabbè, questo è il paese del fai-da-te e guai a chi ce lo tocca ...

I problemi sono:
a. strade sconnesse
vero, ma rimane prioritario avere una buona rete di ciclabili
b. mancanza di parcheggi in zone centrali
rastrelliere molto aumentate, e comunque lasciare una bici è sempre più facile che auto o motorino - casomai ci sarebbe da mazziare Cioni e i suoi Vigili per le loro insensate razzie di bici allucchettate a qualche palo
c. presenza di mariuoli
problema universale, ma le nuove rastrelliere ad U danno maggiore sicurezza. E comunque una bici usata costa 50 euro
d. impossibilità in caso di avaria o maltempo di trasportare la bicicletta sui mezzi pubblici
sarà possibile sul tram, alla faccia di chi non lo vuole perchè "ingombra" - sui bus molto problematico causa scalini e spazio, anche se venisse abilitato il carico. Ma soprattutto: in Olanda o in Danimarca, dove piove tantissimo, in bici ci vanno lo stesso, come da noi in motorino ...

VIVA L'ITALIA (o no?)

mercoledì 12 marzo 2008

la stupidità umana ...

Il fantastico Saggio sulla stupidità umana di Carlo Cipolla (Professore Emerito di Storia Economica a Berkeley), reperibile anche in Internet, ci fornisce spunti di riflessione filosofici sulla notizia che "l'inquinamento rincretinisce". Eccone qualche passo:

LE LEGGI FONDAMENTALI DELLA STUPIDITA’ UMANA

Terza Legge

Una persona stupida è chi causa un danno ad un altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo una perdita.


Quinta Legge

La persona stupida é il tipo di persona più pericolosa che esista.

Questa è probabilmente la più comprensibile delle leggi per la conoscenza comune che la gente intelligente, per quanto possano essere ostili, sono prevedibili mentre gli stupidi non lo sono.

Inoltre il suo corollario di base: "Una persona stupida è più pericolosa di un bandito" ci conduce all’essenza della Teoria del Cipolla. Esistono quattro tipi di persone in dipendenza del loro comportamento in una transazione:

Sprovveduto (o Disgraziato): chi con la sua azione tende a causare danno a sé stesso, ma crea anche vantaggio a qualcun altro;

Intelligente: chi con la sua azione tende a creare vantaggio per sé stesso, ma crea anche vantaggio a qualcun altro;

Bandito: chi con la sua azione tende a creare vantaggio per sé stesso, ma allo stesso tempo danneggia qualcun altro;

Stupido: chi causa un danno ad un altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo una perdita.



Il Professor Cipolla usa un diagramma come quello della figura 1.

L’asse delle X misura i vantaggi ottenuti dalle proprie azioni.

L’asse delle Y misura i vantaggi ottenuti da altri a causa delle proprie azioni.

Chiaramente, le persone nel quadrante I sono Intelligenti, le persone nel quadrante B sono i Banditi, le persone nel quadrante D sono gli Sprovveduti (o Disgraziati), e le persone nel quadrante S sono gli Stupidi.

martedì 11 marzo 2008

Cretini da smog

Sconvolgente prima pagina rivela uno studio di una Università olandese.
Eccone il testo:

SALUTE. Avete presente quando si dice un traffico da impazzire? Beh non è un'esagerazione. Paul Borm ricercatore dell'università olandese di Zuyd, studiando gli effetti delo smog sul cervello di una trentina di volontari, giovani e in buona salute, ha scoperto che è sufficiente l’esposizione per una mezz’ora ai fumi degli scappamenti, in particolare a quelli delle auto diesel, per fare regredire le funzioni cerebrali. E quel che è peggio lo stato di ottenebrazione perdura almeno per un’ora. Secondo lo studio, pubblicato sulla rivista “Particle and Fibre Toxicology”, l’abbassamento delle funzioni cerebrali sarebbe una sorta di autodifesa dei tessuti cerebrali all’esposizione agli inquinanti, come le nanoparticelle prodotte dai gas di scappamento.
Il ricercatore ipotizza anche conseguenze a lungo termine per chi vive in ambienti assai inquinati.

Ci viene da aggiungere: chi inquina dissenatamente cretino lo è già, peccato che faccia danni a tutti!

VOTA La Trippa (di Meana)

Oh scusate, ma i' Trippa di Meana proprio me lo sono preso a cuore. Sì quello che cianciava dell' "incanto de' viali", dice lui, che io un l'ho miha mai visto però, a parte un pò di macchine in coda e ferme in dodicesima fila a ripigliare i' figlioetto di 16 anni da scuola che senno poerino chissà icche gli fanno a tornaraccasa da solo.

Un mi amiho di quelli corti he sanno unnicosa lo hiama "incarnazione di voltagabbana, presunzione, parlare a vanvera, finto ambientalismo snob etc".
Unnho ben capito icche vor dire, però sona bene, soprattutto incarnazione m'ha fatto venire in mente la trippa, anche se a me mi garba di più i' lampredotto.
Inzomma uno così un si trova mica a tutti gli angoli. E poi uno da piglia' pe i' culo così, che s' offre su i' piatto d'argento (ecco francamente io preferirei che si offrisse la Marina, la su' moglie, specie una ventina di anni fa che si dice fosse una gran txxxx ...). Ma 'nsomma si piglia icche passa i' convento

lunedì 10 marzo 2008

Biclette: controsenso o buonsenso?

Riporto qui un articolo dal sito di Firenzeinbici:

A volte anche le degne persone prendono abbagli. E tale consideriamo Salvatore Calleri, Presidente della Fondazione Caponnetto. L'incipit del suo articoletto su Il Firenze del 27 febbraio fa ben sperare: la bici è un grosso contributo contro inquinamento, traffico invasivo etc.
Ed ecco però la requisitoria contro le pagliuzze e non contro le travi nell'occhio della vivibilità di Firenze.

Il ciclista, per sua natura, si muove in modo simile ad un pedone. Ed è altrettanto disciplinato o indisciplinato. Tutti e due causano rarissimamente danni ad altri, casomai sono vittime dell'invasivo traffico auto-centrico, responsabile di circa 6000 morti l'anno, valanghe di feriti, invalidità, drammi familiari, costi sociali etc.
Ma dove trova Calleri queste "frequenti incidenti" in cui un ciclista causa danni a qualcun'altro? La tipologia è praticamente inesistente, nelle statistiche e a senso comune.
Contromano: ma lo sa Calleri che in tutta Europa ormai gran parte delle strade a senso unico consentono il transito bidirezionale alle bici? E' possibile anche in Italia, la segnaletica esiste, e sarebbe l'ora di installarla: per es. in via Gioberti, per citare il suo esempio. Lo spazio manca? No, è occupato dalla sosta (spesso abusiva), se ne è accorto? Ancora meglio sarebbe la pedonalizzazione, che consente automaticamente il legittimo transito dei ciclisti. Si verrebbe a creare una direttrice da p.za Alberti, passando per Borgo La Croce, fino a p.za Indipendenza - guarda caso rendendo legittima la convivenza pacifica fra pedoni e ciclisti già praticata per es. sotto la porta di piazza Beccaria.

E diciamolo chiaramente: fuori posto, in centro e altrove, sono le valanghe di lamiere puzzolenti, non le bici (anche controsenso, con buonsenso).

Problemi assicurativi? Con modesti 15 euro l'anno i soci di Fiab-Firenzeinbici godono della copertura RC per ciclisti. Ti aspettiamo fra noi, Salvatore Calleri, ti troverai meglio che con i parcheggiatori-da-marciapiede e i cacciatori di pedoni e ciclisti.
Su molte cose poi ci troviamo d'accordo: le associazioni Fiab fanno periodicamente campagne per la sicurezza in bici (freni, luci ...). E poichè il pericolo maggiore viene dai pirati motorizzati, che spesso neanche ci vedono di striscio, ai nostri soci diamo un gilet ad alta visibilità, da indossare quando pedalano. A Calleri ne regaliamo uno.

PS Sullo stesso tema un nostro recente articolo dal titolo "ciclista= pirata della strada?"

sabato 8 marzo 2008

disabili e proteste

Cara Federica,
ho letto il tuo commento al post "sedotti e abbandonati " e mi ha colpito soprattutto una frase:

se c'è un post contro gli abusi dell'utilizzo del contrassegno invalidi, che si deve di'? Ok, c'hai ragione, ma una volta che te l'ho scritto non è che ho fatto qualcosa contro gli abusi.

Oltre a dire che quella dei falsi invalidi furbetti è una piaga si può poi mobilitarsi, organizzare proteste, pressare chi dovrebbe reprimere l'abuso etc.
Se aveste dedicato a cose come queste anche solo il 10% delle energie spese per dire no alla tramvia sotto casa saremmo già un bel pò avanti.

Ma evidentemente questo, come altri temi simili, non mobilitano "Salviamo Firenze", ne Razzanelli, ne l'architetto Ghinoi o Sgarbi e ancora meno i commercianti.

Brutta cosa la partecipazione solo a comodo ...

venerdì 7 marzo 2008

proposte intorno alla tramvia

Ogni tanto, specie quando mi muovo in bici (si vedono molte più cose che in auto ...) mi saltano all'occhio cose fattibili, piccole o grandi, che risolverebbero problemi a tanta gente.

Un esempio è il parcheggio alla fine di Viale Milton (verso Viale Strozzi): la sera è sempre vuoto perchè utilizzato da gente che lavora in zona durante il giorno. La capienza è superiore ai posti che si perderanno con la tramvia in via dello Statuto (una trentina + altri abusivi ma usuali). Ed è anche vicinissimo. Durante il giorno è a pagamento, ma credo non per i residenti. E in ogni caso mi sembra un problema di facile soluzione ridefinire le caratteristiche tariffarie, senza perdere un centesimo degli introiti del giorno.


Visualizzazione ingrandita della mappa

Ora mi domando: come mai nessuna delle due parti in contesa, Comune e Comitati anti-tramvia, lo ha notato o ne ha fatto cenno?
Nel primo caso credo per arruffoneria dei progettisti e dei responsabili politici. Nel secondo caso semplicemente perchè a loro non interessa ridurre l'impatto della tramvia, semplicemente sono solo alla ricerca di argomenti per impedirla (magari strampalatissimi), tutto il resto non lo vedono.

Ora però, passato il dissennato referendum, il quadro è cambiato: la tramvia si farà, quindi soprattutto i cittadini potrebbero concentrarsi sulle soluzioni che mitighino i disagi durante i cantieri e l'opera completata.

O no?

domenica ecologica a ... Poggibonsi

Leggendo qua e la sulle iniziative della "domenica ecologica" sono arrivata per caso ad un sito di Poggibonsi, dove fioccano commenti con il ben noto e in parte condivisibile scetticismo sull'utilità dell'evento. Eccoli, seguiti poi dai miei contro-commenti, di una che conosce poco Poggibonsi ma intuisce cosa c'è dietro alla vox populi (poco vox dei)

07/03/2008, La vita è tutta una corsa inviato da Franco
La vita è tutta una corsa in macchina. (A parte via Montegrappa!!) Se ci si offre la possibilità di andare a piedi apprezziamo l'iniziativa, non risolverà di certo il problema dell'inquinamento, ma forse ci farà capire che fare qualche passo in piu tutti i giorni fa bene al nostro spirito, alla nostra salute ed alla nostra tasca.

Un pò di buon senso questo ce l'ha, ma aspetta che arrivino le reazioni ...

06/03/2008, traffico inviato da Sebak
certo che sono altri! ieri per fare via Montegrappa c'ho messo 20 minuti, ed altri 15 per fare via senese! la domenica ecologica cosa risolve?

Nulla, infatti: per risolvere qualcosa bisogna lasciare molto di più la macchina a casa.
E' quello il motivo per cui in certe strade ci si imbottiglia. Semplice no?

06/03/2008, podista inviato da teo
e dai che due passi la domenica non fanno mica male... poi sono d'accordo che i problemi di poggibonsi sulla viabilità siano altrove

Altrove? Nonostante il buon senso non intuisce che i problemi sono le troppe auto. O forse sì ma si vergogna a dirlo.

05/03/2008, Bella giornata si, ecelogica no inviato da Alessandro
Se l'iniziativa è per trascorrere una bella giornata in centro con bambini e famiglie che possono fare tranquillamente due passi con intrattenimenti vari posso anche condividerla...ma se questo deve essere il rimedio all'inquinamento causato da sensi unici senza senso e problemi di traffico causati da scelte infelici della stessa amministrazione comunale direi che non è certo questo il modo.

Quali scelte infelici? Il rimedio non è la domenica ecologica ma lasciare l'auto a casa. E questa è dura ...

05/03/2008, w l'auto inviato da francesco rxxxx
potremmo evitare la domenica ecologica ed avere un'aria piùpulita se solo avessimo una circolazione meno labirintica. L'inquinamento non è altro che una delle noiose conseguenze delle scelte prese dall'attuale amministrazione riguardo alla viabilità.

Il titolo dice tutto: viva la muerte, in pratica. E quale sarebbe la "circolazione labirintica"? Vai a piedi o in bici e vedrai come si risolve la cosa ...

La cosa più sconvolgente è che pochissimi individuano la causa dei mali (l'abuso dell'auto, senza cervello) e ancora meno la soluzione (lasciarla a casa). In pratica neanche si possono immaginare una vita senza o con poca automobile.
Diagnosi: tossicodipendenza grave. Ma a Poggibonsi c'è il SERT?

Vabbè, almeno per i fiorentini eccovi una piccola "pubblicità-progresso"

La bicicletta non consuma, non produce emissioni, non ingombra e non fà rumore,
è un mezzo ecologico per definizione e ad alta efficenza energetica. La bicicletta migliora il traffico, l'ambiente, la salute e l'umore.


Per chi si muove in bici o lo vorrebbe fare: tesseramento 2008 - clicca sulla testata qui sopra

mercoledì 5 marzo 2008

sedotti e abbandonati?

Il sito "Salviamo Firenze", la parte forse più combattiva, trasversale e di base del fronte anti-tramvia, è ormai da tempo fermo con una canzoncina e il povero Zeffirelli che non salirà mai sul tram (preferisce l'elicottero).

Anche i commenti sullo stesso sito o su vari altri spazi web, e le attività pubbliche, sono praticamente ferme.

Mettendomi nei loro panni mi verrebbe da dire: e ora?

Si sono svenati con grande impegno e profusione di forze (lodevole anche se con contentuti sbagliati), si sono ritrovati con un certo imbarazzo nella macchina referendaria del furbone Razzanelli ... e ora?

La tramvia si farà, i percorsi saranno quelli dei progetti con minime variazioni che erano già in discussione un anno fa (es. salvi gli alberi dello Statuto).

Forse farebbero bene a ridefinire il loro approccio: il semplice "NO TRAMVIA" non porterà a nulla (e ha portato solo ad un insensato muro contro muro finora).

Forse potrebbero concentrare le forze su COME si farà la tramvia, e su "tutto il resto" (viabilità, linee Ataf, treni, ciclabilità, parcheggi per residenti, zone pedonali, riqualificazione urbanistica etc) . E su questo terreno le mobilitazioni hanno la possibilità di incidere non poco.

Forse farebbero bene a pensarci.

io e gli altri ...


E TU?

La bicicletta non consuma, non produce emissioni, non ingombra e non fà rumore, è un mezzo ecologico per definizione e ad alta efficenza energetica.
La bicicletta migliora il traffico, l'ambiente, la salute e l'umore.

domenica 2 marzo 2008

la piaga dei falsi invalidi

E' sotto gli occhi di tutti: centinaia di auto circolano e parcheggiano ogni giorno e ad ogni ora in ZTL, zone pedonali o in tutti i posti immaginabili.
Se si osservano i personaggi che scendono o salgono raramente danno l'impressione di qualche disabilità: giovanottoni palestrati, signore bene ingioiellate, idraulici in tuta ...
Anche gli automezzi paiono poco adatti a chi ha difficoltà deambulatorie: aerodinamici coupè che obbligano a contorcimenti per sedersi, possenti fuoristrada da scalare per mettersi alla guida ...
I luoghi e gli orari anche lasciano perplessi: per es. davanti alle discoteche cittadine all'alba, o in piena frenesia dello shopping ultraganzo in via delle Griffe.
E per finire il numero di permessi: oltre 17.000 a Firenze.

Del resto il giochetto è fin troppo facile: basta avere una mamma, una nonna, una zia in età avanzata e con qualche fastidio burocratico ci si procura un contrassegno, che poi diventa il lasciapassare per ogni genere di abuso.
Legge 118 del 71 art 27 adattata dai furbi italici - i veri invalidi ringraziano.
Si mormora che questo genere di abusi diffusissimi sia molto difficile da combattere. Affermazione che puzza di lontano un chilometro.

sabato 1 marzo 2008

centro, merci, ponteggi, che dolore ...

Il tram in centro sembra ancora attirare molto interesse, per cui riprendiamo il tema. Iniziamo da un paio di "eterne criticità" già svelatesi molte volte favole: bastava domandarsi come fanno in centiniaia di città con situazioni simili. Ma rivediamo

Rifornimento merci:
cargotramGià illustrato qui (vedi) il trasporto merci su tram per es. ad Amsterdam e altrove. Alcuni convogli sono stati riconvertiti e trasportano mini-container modulari. Se necessario poi trasbordo su carrelli a mano o tricicli da trasporto (eh sì!) oppure furgoni elettrici per distanze maggiori, sempre in centro. In altre città esistono anche spazi di carico minori sui normali tram, o addirittura appendici esterne. Praticamente perfetto per il centro di Firenze.
Altro modello molto diffuso è che il carico/scarico merci avviene di notte, al mattino presto o in orari in cui il servizio tramviario è sospeso o molto ridotto. Mica ci volevano dei geni universali per pensarci ...
(su Amsterdam clicca la foto o vedi http://www.citycargo.nl/over_eng.htm, in olandese e inglese)

Radialità del trasporto in centro:
Proprio i percorsi delle linee 1-2-3 già riducono la necessità di passare dal centro per andare altrove: es. da Scandicci a Careggi non si passa dal centro. I nodi maggiori diventano la Stazione MSN, p.za Libertà etc. In ogni caso il centro rimane servito da un mezzo di trasporto comodo, veloce, non inquinante e affidabile, dunque molto meglio di ora.

Facciate etc.: Si fa, come in tutto il mondo, anche con il tram in strade più strette di via Cavour, con orari e modalità simili a quelle del trasporto merci. O si pensa che gli edifici di tante città storiche siano in abbandono a causa del tram? Ma dove viviamo signori???