Firenze Im-mobile

Una città assediata da valanghe di auto e motorini, continuamente in movimento, eppure (o forse proprio per questo) terribilmente IMMOBILE
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venerdì 25 aprile 2008

caro Matulli ...

sono uno di quelli che ti hanno sostenuto nella vicenda tramvia. Non per vicinanza politica o ancor meno per interesse. Semplicemente perchè quel progetto è necessario per Firenze. E perchè io ed altri avevamo la netta impressione che forze politiche e Amministrazione in realtà non fossero ne convinte ne determinate a farla, questa benedetta tramvia. E ciò per opportunismo nei confronti dei soliti stronzi (me la passi vero?) che a Firenze da decenni fermano sempre tutto: per interessi di bottega, per stupidità o miopia, per non rinunciare alle cattive abitudini incancrenite e infiniti altri motivi, uno peggio dell'altro.

Per la verità attendiamo ancora da te delle risposte su alcuni impegni: piste ciclabili e zone pedonali intorno alla tramvia (dichiarate ma che nei progetti poi non ci sono, o magari spariscono). E svariate altre cosette.
Ma non voglio fermarmi a questo: la tramvia, anche se avesse un percorso a zig-zag, il suo compito lo assolverà: trasportare migliaia di persone al giorno senza auto. E più spazio sottrae al traffico e alla sosta meglio è. A volte non tutto il male vien per nuocere.
Mi preoccupo invece nel leggere del tavolo della mobilità, riportato dai giornali (si veda per es. sul sito NoTraffico i riferimenti alla stampa cittadina).
"Ci serve un Oliviero Toscani della comunicazione", leggiamo. Concordo. Anzi, serviva prima del referendum, anni prima. Questa Amministrazione e le sue forze politiche sono riuscite ad attirarsi una tale mole di contrari e scontenti che c'è da strabiliare, su un progetto che dovrebbe semplicemente trovare vastissimo consenso, e fra i pochi casi di coerenza del mandato elettorale.
Un grande comunicatore è mancato e servirà in futuro, ma non vediamo proprio come possa scaturire dal "tavolo" di cui si è letto sulla stampa. Che sarebbe meglio definire un baraccone di poteri forti, semi-forti o anche debolucci, di interessi ultra-corporativi, di gente che non ha mosso un dito per l'interesse cittadino; e non si vede come questa accozzaglia possa diventare un Oliviero Toscani. Solo per fare un esempio: che ci incastra l' Unione agricoltori? Sarebbero questi carrozzoni lo strumento agile in grado di comunicare ai cittadini ciò che non si è riuscito a far comprendere finora?

Leggo che non saranno invitati comitati (contrari) e associazioni ambientaliste (favorevoli). Concordo. Il dialogo coi "salva-firenze" e i paladini del ruotone sul marciapiede è del tutto inutile. Mentre gli ambientalisti (di cui faccio parte) neanche vogliono esserci, a far numero fra i carrozzoni.
Noi abbiamo fatto la nostra parte, per convinzione, mentre le maggiori forze politiche avevano cose più importanti da fare ... Qualche politico di primo piano preferiva tenersi defilato per non alienarsi amicizie perverse. Quando mai per es. un certo Cioni si è espresso e impegnato fortemente sulla tramvia? E i sindacati dove erano, negli anni passati? A chiedere escamotage per le cattive abitudini dei loro iscritti, tramite parcheggi a tariffe che annullano tutti gli sforzi di disincentivazione degli assurdi spostamenti quotidiani in automobile. Per non parlare delle corporazioni bottegaie, paladini da sempre dell'immobilismo cancrenoso di Firenze.

Ti faccio gli auguri per il tavolo della im-mobilità, caro Matulli. Non credo che ne verrà fuori nulla di buono. Ma sarebbe bello sbagliarmi.

Una cosa certamente faremo: torneremo alla carica con te, con l'Amministrazione, con i tavol-carrozzoni (*), per ottenere molte cose intorno alla tramvia e non solo. Valuteremo ogni singolo atto, vi terremo d'occhio, se necessario sputtaneremo rifrulli e inciuci. E non mancheremo di sfruttare (un pò cinicamente) l'ultimo anno di mandato di questa giunta, e del relativo periodo pre-elettorale.

A presto caro Matulli, con un certo apprezzamento per esserti messo in gioco. Apprezzamento che non si estende a molti pessimi personaggi di questa giunta, dei vari baracconi, della macchina comunale.



(*) Sono l'inventore del neologismo "trambufale", ti ricordi?

lunedì 21 aprile 2008

W il Ponte sullo Stretto!

Leggo in prima pagina del sempre deleterio sito anti-tramvia e per l'auto dapperttutto "Salviamo Firenze (ma da che?)":

14 APRILE 2008 CARO IL MIO SINDACO....E ORA CHE FAI?A CHI CHIEDI I SOLDINI PER FARE LA TRAMVIA? SEI PROPRIO SICURO CHE IL NUOVO GOVERNO TE LI MANDERA'? NOI SPERIAMO DI NO!

E fra i commenti:
I fondi sono già stati stanziati e non dipendono dal nuovo governo. Ma forse il Berluska riesce con i suoi trucchi a dirottarli: magari alla faraonica opera inutile del Ponte sull Stretto. Bel risultato vero?

Quei signori "salvafirenze" hanno sembre detto di essere "apolitici" o trasversali, e facevano gli offesi quando qualcuno diceva che c'erano strumentalizzazioni delle destre. Ehm ...

Faccio una considerazione che va oltre: in qualsiasi paese normale su una scelta di spostare (anche forzatamente) quote di mobilità urbana dall'auto ad un tram per es. , non ci sarebbero grandi differenze fra destra e sinistra. Si tratterebbe di una scelta obbligata, probabilmente continuativa già da almeno 20 o 30 anni.

Ma, evidentemente, l'Italia non è un paese normale (al contrario di cosa dice quel megalomane di D'Alema, che il signore ce lo tolga dalle palle prima possibile).

L'Italia è un paese di mammalucchi, che non ha reti di trasporto pubblico decenti, e non le vuole neanche, perchè toglierebbero spazio all'amata automobile da cui è tossicodipendente o innamorato alla follìa. Però si appresta a costruire l'inutilissimo Ponte sullo Stretto e una serie scellerata di autostrade, bretelle, raccordi, mega-parcheggi, groviere etc.
Solo con i soldi della follìa megalomane messinese ci si realizzerebbero tram, metropolitane e treni urbani per mezza Italia. E con le briciole molte centinaia di chilometri di piste ciclabili in ogni città.

Ma noi siamo più furbi!!!!

VIVA L'ITALIA (dei mammalucchi)!

lunedì 14 aprile 2008

venerdì 11 aprile 2008

Ralph Giuliani e la tolleranza X

Due grandi figure pubbliche, due eroi dei nostri tempi.

Ralph Giuliani, inventore della Tolleranza Zero e Graziano Cioni paladino della ... Tolleranza "Pochino-per-alcuni-e-un-Milione-per-altri".

Non ci piacciono nessuno dei due.

Sul primo abbiamo poco influsso, sul secondo comunque poco, ma ha il grave difetto di gestire al peggio la Polizia Municipale di Firenze.

Del resto le parole d'ordine del nostro assessore-sceriffo sembrano molto più ruspanti e antiche di quelle dell'ex-sindaco di New York.

"Due pesi e due misure" : per es. macchine, furgoni, etc possono bloccare in tutta tranquillità strisce pedonali, scivoli per disabili, mettere i ruotoni sui marciapiedi, parcheggiare sulle piste ciclabili, in doppia fila o dovunque gli torni comodo, godendo di riguardi che si avvicinano al chiudere gli occhi da parte de Vigili che il nostro uomo d'ordine comanda. Sfracelli invece si minacciano ai poveracci stesi per strada o alle bici legate ad un palo (circa 1300 rimozioni l'anno).

O anche "vedere il fuscello nell'occhio altrui, ma non la trave nel proprio".

Insomma è schiettamente popolare il nostro Cioni.

mercoledì 9 aprile 2008

Florence by night

Abbiamo il trenino notturno, destinato a "facilitare la vita" alla bella di notte (cioè Firenze), e soprattutto a placare i soliti ululati dei proprietari di locali del centro. Pare che la ZTL notturna li facesse andare in fallimento (ma quando mai ...).

L'esilarante Patrillo osserva giustamente sul suo blog:

Chissà se il servizio del trenino funzionerà, comunque, secondo me, se qualcuno non è stanco dopo una giornata di lavoro e può permettersi di andare a spasso dalle 23 alle 4 (questa è la fascia oraria della ZTL notturna) può anche camminare a piedi per un po', verificare se vede doppio e, in caso contrario, gustarsi una delle città più belle del mondo mentre torna a prendere la sua auto.

Ed ecco a voi l'eroe di Florence by Night immortalato mentre con occhio sveglio rimira la sua creatura. Forza Cioni!!

lunedì 7 aprile 2008

il Partito del Gippone ad un passo dal trionfo

Il Partito del Gippone, ala marciante della Coalizione Autodappertutto, si avvia a vincere le elezioni e a governare insieme alla Comunità Ecclesiale della Sacra Rotona, al Movimento Bottegai "Pollice sulla Bilancia", al Coordinamento Motorini Missile e ad una galassia di formazioni minori.

In fibrillazione e avviato alla sconfitta il fronte avversario, raccolto sotto la sigla "Mobilità da compatire", e formato dalla Federazione Utenti Perditempo del Trasporto Pubblico, Comitato residenti ZTL colabrodo, Associazione Ciclisti Eroici e Coordinamento Marciapiede Libero, oltre a raggruppamenti minori.

Decisive per gli sconfitti le divisioni interne e la defezione della corrente dei Lamentosi, guidata dal mitico P. Anbagnato: si erano rifugiati nell'astensione a causa delle rastrelliere-attaccapanni e del rifiuto dell'Amministrazione Comunale di costruire trampolini ciclabili.

Il programma dello schieramento vincente prevede:

- sosta consentita ai SUV con almeno due ruote sul marciapiede ove non ci siano alternative entro 10 metri
- transito libero sulle busvie a tutti eccetto le bici (che intralciano)
- niente tramvie
- cancellazione di tutti i progetti di piste ciclabili e riconversione delle esistenti a sosta auto
- allargamento col trapano dei buchi nel colabrodo della ZTL
- eliminazione delle zone pedonali (tanto pedonali non lo sono già)

PS non ho potuto resistere a sconfinare nel regno del caro Amico del Gippone/Giaguaro, sarò perdonato?

Londra: polizia in bicicletta

Le immagini sugli incidenti al passaggio della fiaccola olimpica a Londra fanno vedere un interessante dettaglio: la polizia in bicicletta.







Da noi purtroppo li vedo a motore perfino nelle zone pedonali e incatenate. Che differenze, mio dio!

sabato 5 aprile 2008

un' ci speravo!

La Nazione, che di solito la si dedica più a' pettegolezzi e alle ciane, questa vorta la si fa fare i controcoro dalla Repubblica: i tramme un si fermerà 'n piazza San Gallo, che poi la sarebbe piazza della Libertà, ma io la chiamo come la mi' nonna, ma prosegue diritto 'ome un fuso su' viali e gl'arriva sui lungarno per far' i' giro 'n piazza Piave, lì alla Zeccha Vecchia 'nzomma. I' Razzanelli e quell'attro, 'come si chiama, l'architrave, sì i' Ghinoi 'nzomma, e poi tutti quegl'attri di SarviamoFirenzePorcamxxxxxxx, son lì che gli smoccolano come carrettieri he tra un pò gli piglia un coccolone.

Una vorta tanto quarche bona notizia la ci vole propio!


Ora però io diho: un sarà miha che ritorna fori un'antra vorta i' Trippa di Meana co' i' su' incanto de' viali he poi dopo un ci sarà più eh??? No perchè questa vorta lo vo' a pigliare e gli do una saccatha di nocchini che se ne rihorda finchè hampa eh???

venerdì 4 aprile 2008

Cioni su YouTube e le ostruzioni dei marciapiedi

Ha fatto notizia che Cioni sia finito su YouTube, con una specie di cartone animato che ne fa un Tex Willer cattivo. I miei complimenti all'autore, nonostante alcune "divergenze d'opinione" sulla tramvia dei mesi scorsi.

Voglio cogliere qui però un effetto collaterale della nuova crociata anti-mendicanti del famigerato assessore-sceriffo. I media si sono lanciati sulla polpa "ostruzioni dei marciapiedi", dove sembra che la causa maggiore siano ... i ruotoni dei fuoristrada o i furgoni? Le Smart che sfruttano agevolmente gli scivoli per disabili per parcheggiarsi di traverso? Motorini e relativi bauletti che obbligano allo slalom? Buche o fioriere (abusive) per appropriarsi di qualche metro a favore delle vetrine?
Niente di tutto ciò, il dramma è dato da qualche bici appoggiata al muro o legata a un palo.

Proprio su FirenzeInBici è uscito qualcosa in tema, con eloquenti foto e commenti: trappole per ciechi . Sul suo blog poi Patrillo decanta la multa da marciapiede.

Pochi giorni prima dell'ennesima sollevazione anche il benemerito sito SOS Firenze aveva immortalato un paio di meraviglie fiorentine: 3 al prezzo di 1 (in sosta selvaggia) (*vedi nota)

Ma forse c'è un filo conduttore nella mente mente bacata di certi politici o di varia gente rincretinita dal consumismo e dai gas di scarico: le bici sono da disgraziati (credono loro) e quindi come i mendicanti da cacciare. Suv e berline invece fanno business, e quindi vanno almeno tollerati sui marciapiedi o in doppia fila. E già che ci siamo anche i motorini, per essere sensibili ai "bisogni popolari".

(* nota tratta da SOS Fienze)
Piazza Libertà: in questa foto si può notare come un tipico gruppo degli "homo machinus" tenda a un comportamento collettivo mirante a una ben precisa strategia: uno blocca le strisce pedonali, due si piazzano sulla pista ciclabile. Così, in un colpo solo, producono il maggior danno possibile alla collettività con il minimo sforzo: non passa nessuno, né pedoni, né ciclisti. Ben gli stà a questi ultimi comunque, così imparano a non andare su quattro ruote anche loro! Voto: 9 1/2 (il 10 si dava solo se riuscivano a incastrare la 4° auto).

giovedì 3 aprile 2008

Tramvia allo Statuto: pensare, prima di parlare

Già la buona Miss Marpion ha evidenziato che la recente geniale uscita delle corporazioni bottegaie, l'interramento della tramvia allo Statuto, implicherebbe l'abbattimento di tutti gli alberi appena "salvati" da una variante di progetto.

Io ho sempre sospettato che in realtà a molti anti-tramvia degli alberi non interessasse nulla (e ne ho avuto vari riscontri), ma l'efficacia mediatica era forte e dunque tanti si sono trasformati in ecologisti sfegatati. Un pò strano, per chi aveva come retroterra della protesta che dovrà parcheggiare qualche centinaio di metri più in la, invece che sotto casa.

Davvero esilarante è il fatto che mega-organizzazioni come ConfEsercenti e ConfCommercio, senza minimente documentarsi o attingere ad esperti del settore, sparino cazzate proponendo cose impossibili.

Eh sì, perchè al di là della questione alberi l'interramento della tramvia allo Statuto è tecnicamente impossibile. Ostacoli insormontabili sono la vicinanza del Mugnone e l'impossibilità di far scendere la sede tramviaria in pochi metri alla profondità necessaria.

Tipico di questo paese dove tutti vogliono fare i timonieri, mentre i rematori scarseggiano.
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aggiunto: ecco l'articolo della Repubblica (cliccare) in cui si riporta la proposta-scemenza del tram interrato. Roba da vergognarsi per un secolo!

mercoledì 2 aprile 2008

alberi o negozianti allo Statuto?

Il tema taglio degli alberi è stato uno dei più dolorosi nella vicenda tramvia, e anche uno di quelli più abusati dagli oppositori del progetto.

Un piccolo sollievo era venuto dalla variante al progetto che salverà l'alberatura di via dello Statuto. Io ero contenta, e penso lo dovrebbero essere anche molti di quelli che protestavano.
Adesso si presenta un caso esemplare: i sindacati dei negozianti lanciano l'idea dell'interramento della tramvia allo Statuto "per salvare i negozi". Ben strana l'idea di un cantiere più grosso, per più tempo, e un sacco di soldi, per far piacere a una decina di negozianti.

Soprattutto appare evidente che l'interramento implica l'abbattimento dell'alberatura, su cui si è fatto tanto scandalo.
Come la mettiamo? Ci teniamo gli alberi o li abbattiamo per scavare e far piacere a un gruppetto di negozianti? Se si arrivasse al taglio per interrare la tramvia a vantaggio di qualche negozio il buon Laganà farà il "barone rampante"?

martedì 1 aprile 2008

pesce d'aprile dedicato ad un amico

lui capirà ...















(pesce d'aprile o grillo parlante?)