Firenze Im-mobile

Una città assediata da valanghe di auto e motorini, continuamente in movimento, eppure (o forse proprio per questo) terribilmente IMMOBILE
_________________________________________________

Ciclabilità

Un ulteriore alleggerimento del carico di traffico viene da un coerente sviluppo della ciclabilità urbana, che ormai in tutte le città europee è uno dei fattori portanti della mobilità, con quote sul 20% e punte che superano il 40-50% in città ai vertici mondiale.
Attualmente si muovono quotidianamente in bicicletta oltre 20.000 persone a Firenze, con spostamenti casa-lavoro e casa-scuola, proprio negli orari di punta. Una parte di esse in "intermodalità": arrivo in treno a Firenze (SMN, Campo Marte ecc) e ultimo tratto su due ruote. La quota di spostamenti è poco inferiore a quella (bassa) dei bus urbani, stimata intorno al 10-11%.
Una mobilità virtuosa in buona parte "fai-da-te" e secondo l'arte di arrangiarsi, a causa di carenza,  inadeguatezza o cattiva realizzazione delle piste ciclabili e della viabilità in ZTL.
Una ciclabilità urbana reale, incentivata e praticabile, passa per il superamento degli attuali marcati deficit, e cioè:
·       rete ciclabile completa su tutte le direttrici di spostamento principali, collegate fra loro, a disegnare una sorta di ragnatela sulla città - attualmente esistente solo per vaghi e scoordinati frammenti
·       all'interno della rete piste ciclabili in assoluta continuità alle intersezioni , oltre che per fludità e competitività degli spostamenti in bicicletta, per contrastare il maggiore ostacolo all'utilizzo della bici: i rischi per l'incolumità personale
·       piste ciclabili a a regola d'arte per visibilità, riconoscibilità, chiarezza delle precedenze e con minimo ricorso al promiscuo ciclo-pedonale - attualmente molte malfatte, quasi inutilizzabili, o puramente sulla carta per aggiungere chilometri, senza nessun ruolo trasportistico
·       viabilità ordinaria, soprattutto in ZTL ,  con prevalenza di pedonalità, trasporto pubblico e ciclabilità, invece che disegnata per quel traffico motorizzato che si vorrebbe scoraggiare e limitare. Doppi sensi ciclabilimoderazione del traffico (residuo, in ZTL, fortemente ridotto per quantità e intensità) e altri interventi da decenni consolidati in tutta Europa, di comprovata efficacia e costi modestissimi
·       rastrelliere in tutte le strade e le piazze, in proporzione all'utenza
·       sosta bici, sia in strutture dedicate e che in superficie, alle stazioni ferroviarie e agli snodi tramviari
Portare Firenze a livello europeo nella mobilità ciclabile ha costi modesti rispetto ad ogni altro intervento sul traffico, ma necessita di seguire il principio di redistribuzione dello spazio stradale, come per tramvie e trasporto su gomma.

_________________________________________________________
per vedere tutto l'articolo "Quale mobilità per Firenze, fuori dalla paralisi" clicca qui