Firenze Im-mobile

Una città assediata da valanghe di auto e motorini, continuamente in movimento, eppure (o forse proprio per questo) terribilmente IMMOBILE
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mercoledì 19 dicembre 2018

L'assalto al Palazzo d'Inverno e la mobilità

Dei circa 70.000 utenti al giorno della (unica linea di) tramvia una fetta era "contraria" prima e durante i cantieri (di durata poco sostenibile) o nelle (troppo) lunghe attese delle realizzazioni. Ora la utilizzano e non urlano più, anzi ne sono piuttosto soddisfatti. Per essa oltre il 20% di passeggeri ha lasciato il mezzo proprio. E anzi, dopo aver sentito che "non la prenderà nessuno", semmai c'è un problema all'opposto di quelli degli sbraitatori da bar o professionali: è già al massimo delle sue capacità, in certi momenti oltre la saturazione. E quindi ne servono altre linee, diramazioni, maggiore capienza.
Che politicanti di destra o ultra-destra colgano ogni occasione per lanciare lamentazioni e ululati ha una sua logica, anche se prettamente da italietta provinciale e arretrata di 30 anni. Ad onor del vero tramvie (o reti ciclabili, o centri chiusi al traffico) ne realizzano o modernizzano città  europee governate da sinistra, centro o destra, quasi senza differenze, e con le stesse modalità: "invasive", che sottraggono spazio al traffico, in sede propria, con binari, pali e cavi ecc. Ma si sa, "qui è diverso", cioè siamo tagliati fuori dal mondo civilizzato, nella mobilità come in tante altre cose.
Strabiliante è invece che ci siano ferventi rivoluzionari, ultra-sinistre e addirittura "ambientalisti" che si schierano con piglio battagliero a favore dello status quo denso di automobiline (circa 70 ogni 100 abitanti a Firenze, ai vertici mondiali, oltre che italiani ed europei - vedi QUI), gipponi di signore impellicciate o Panda scassate. La varietà di questi oppositori è infinita: radical-ecologisti che si incatenano ad alberi morenti per gas di scarico, esponenti di Italietta Nostalgica (ops, Italia Nostra-na, scusate) che preferiscono i marmi del Duomo anneriti dallo smog al passaggio di tram in centro, ancor più strabilianti quadri del sindacato di base USB,  o fieri sostenitori della decrescita felice, uniti nella lotta per conservare il posto macchina sotto casa, continuare a scorrazzare nei modi più insensati e devastanti chiusi nella loro scatoletta di latta, con sosta selvaggia su marciapiedi, strisce ecc (ecchecazzo, non c'è mai posto, perché non ci fanno parcheggi sotterranei gratis da 300.000 posti per levare le macchine dalla strada?).
A tutti questi l'idea banale che l'immobilità e molti altri guai anche sociali vengano dall'enorme numero di auto in circolazione e in sosta pare un complotto della Trilaterale, della Bilderberg o di Rockfeller per opprimere il popolo!
A questi personaggi pare un'eresia che la follìa autocentrica, causa della paralisi del traffico, vada sostituita con sistemi di trasporto ("collettivi"e non) più efficienti e che svuotino molto meno le tasche dei  "proletari".
Forse un motivo vagamente inconscio per loro è di trovare finalmente "proteste popolari" di cui far parte, nella sconfortante mancanza di lotte di classe, aneliti ad un mondo migliore e altri vetero-ideali o movimenti. E ne fa veri specialisti dell'assurdo nell'escogitare invece della tramvia alternative da fantascienza o da retrobottega: materiale per un articolo dedicato solo a questo. Addirittura vediamo questi rivoluzionari da operetta far comunella con il "nemico di classe" o forze politiche agli antipodi (la Frega ExNord o vari salutatori romani).
 Un'intossicazione grave, una vera dipendenza da droghe pesanti di cui neanche si rendono conto. Il sonno della ragione genera mostri.
Ad onor del vero esistono anche esponenti di sinistra (non legati al perdente centrismo PD) che non hanno abdicato al raziocinio, e addirittura mantenuto una visione di quali siano gli interessi di lavoratori,  ambiente, giovani e anziani, quartieri popolari o centri storici attaccati da speculazione edilizia e turismo da saccheggio. Ma sembrano poco più che mosche bianche.

Fra i più assurdi sbraitatori anti-tramvia (e anti-ciclabilità, anti ZTL non fasulle ecc) ci sono poi quelli che "hanno bisogno del mezzo proprio": idraulici o corrieri, invalidi (veri) e addirittura tassisti (!!!!). Cioè categorie con enormi benefici da meno auto in strada e quindi più gente che usa tramvie, biciclette, bus ecc. Eppure, nella cecità paranoica da cui sono attanagliati molti di loro, mentre stanno in coda per ore in viale Europa o alle Cure, danno la colpa alla tramvia (ancora lontana anni luce purtroppo) o alle bici e non alle orde di automobilisti che hanno intorno e che li tengono bloccati - come del resto succede da decenni.
Una vera manna per studi approfonditi da parte di psicologi, psichiatri, sociologi - o di chi predice il futuro senza leggere la mano.

In tutto questo ovviamente ci son gravi responsabilità da parte delle istituzioni, per scarsa o assente informazione, comunicazione, partecipazione. Servirà qualche pagina per discuterne. Presto.