Firenze Im-mobile

Una città assediata da valanghe di auto e motorini, continuamente in movimento, eppure (o forse proprio per questo) terribilmente IMMOBILE
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lunedì 10 dicembre 2018

Firenze batte Amsterdam



Oltre che da Amsterdam un vero pellegrinaggio, da parte di politici, dirigenti, tecnici, soprattutto da città considerate finora al top per sistemi di trasporto e congestione del traffico al minimo. Arriva il prof. H. Knoflacher del Politecnico di Vienna, spodestato dai riconoscimenti come uno dei massimi esperti mondiali del settore. Il Sindaco di Copenhagen con un suo assessore, ormai retrocesso dalle prime posizioni dell'universo per vivibilità, riduzione del traffico e ciclabilità, cerca affannosamente di recuperare posizioni in una spedizione segreta a Firenze. Anche Berlino, governata da una malefica coalizione fra socialdemocratici, ex-comunisti e verdi, opta per una missione sotto copertura, in stile KGB. Le loro 24 linee di metropolitana con carico bici, 26 tramvie che tolgono spazio al traffico, le strade semivuote e i miliardi di piste ciclabili stanno sfigurando di fronte al modello Firenze. Delegazioni da Siviglia e Monaco di Baviera seguono corsi presso la DirezZione Im-Mobilità, gestiti dall'ing. Farfuglia, diretti dal geom. Caronte e tenuti in persona dal celebre arch. Cortignocchi. Devono capire come non fare piste ciclabili, o farle male, per tenere basso il  numero di utenti della bici, in modo che non intralcino.
Ma la cosa esorbitante è che anche città delle dimensioni di Firenze vogliono imitarci. Da Strasburgo, Dresda, Basilea, Nizza, Ginevra e Zurigo vogliono farsi spiegare come metterci più di 25 anni per realizzare una linea di tramvia, dove loro in molto meno hanno fatto reti intere di 70-100 e più km.
Infine stanno arrivando rappresentanti di cittadine sui 70.000-100.000, o anche sui 150.000-200.000 ma sempre sotto il mezzo milione circa di abitanti: Potsdam, Hameln (quella del pifferaio magico), Aix-en-Provence, Muenster, Perpignan, GranadaFriburgo e altre ancora.
Si fanno spiegare che anche nella loro città va realizzata una metropolitana, sotto terra, al costo di solo 20  milioni al Km (moltiplicato 10, = 200), per non ingombrare le strade con inutili tramvie che devastano la città. Alcune di queste città dovranno smantellare le reti tramviarie che già hanno, altre non farle per niente: metrò dovunque e per tutti! A riceverli, per spiegare come raccontarlo a casa loro alla gente, c'erano però Razzanelli e i suoi seguaci: non avendo potuto realizzare ne a Firenze ne in nessuna parte della galassia il loro futuristico micro-metrò, cercano cavie disponibili in ogni angolo della terra. Almeno in questo caso, da mezzo mondo, non si rivolgeranno all'Amministrazione Comunale e ai suoi fantastici tecnici e dirigenti. Ma in caso di vittoria delle destre, tutto diventa possibile. Anche smantellare quello che Nardella &c hanno impiegato decenni a fare, e che in mezzo mondo sono (scioccamente) abituati a realizzare in 2-3 anni.
Tagliati fuori per ora dai riflettori dei media mondiali, con loro grande scorno, i ComitatiNoTram, i Cittadini Area Fiorentina e persino qualche architetto che magnifica bus celestini elettrici. Troppo vari e contraddittori i loro modelli di mobilità, persino per chi crede ai miracoli cinesi: filobus, tram su cuscini d'aria o che circolano su binari ferroviari, bussini e bussolotti elettrici con autonomia di 3.250 Km ecc. In compenso stanno cercando di portare a Firenze i manager di Bordeaux per fare anche a Firenze la celeberrima tramvia senza pali, e su quella falsariga farla circolare solo in estate (quando piove o fa freddo si blocca), in modo non intralciare il traffico per almeno metà dell'anno.