Firenze Im-mobile

Una città assediata da valanghe di auto e motorini, continuamente in movimento, eppure (o forse proprio per questo) terribilmente IMMOBILE
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lunedì 10 settembre 2018

Firenze batte Amsterdam sulla ciclabilità!

A Firenze notoriamente usano la bicicletta alcune migliaia di persone al giorno (fra le 20.000 e le 30.000 secondo varie rilevazioni), fra cui schiere di pendolari che arrivano in treno e poi inforcano il velocipede per raggiungere i posti di lavoro. Da stendergli tappeti rossi, come minimo.
E invece lo fanno  in gran parte in modalità "fai-da-te".
Il "genio fiorentino", o l'italica "arte di arrangiarsi", si potrebbe gridare ai quattro venti, che non trova però riscontro nell' impegnativa opera dei "tennici" della DirezZione Im-Mobilità.

Ogni tanto però la culla del rinascimento è anche teatro di qualche pensata geniale, che forse affonda le sue radici nei geni universali Leonardo, Leon Battista Alberti o Brunelleschi.
Che Firenze voglia diventare un modello universale di  interventi peggiorativi sul tema cruciale della continuità delle reti ciclabili?
Solo un esempio, unico in Italia e nel mondo: attraversamenti ciclabili (i cosiddetti "quadrotti", vedi foto) che deliberatamente vengono coperti e trasformati in "strisce pedonali", sul percorso di piste ciclabili. Una creazione a più mani che non ha eguali in nessun angolo dell'universo, sconosciuta al codice della strada, con l'unico effetto di rendere pericolosi gli attraversamenti per ciclisti e pedoni. Non si sa più se in bici si ha la precedenza (sugli attraversamenti ciclabili sempre, al pari delle strisce per i pedoni),  non riconoscibili dagli automobilisti ("devi scendereeeeeeeeeeeee!!").

Nel leggere non credi ai tuoi occhi? Basta andare a vedere l' "intervento" di pochi anni fa, che dovrebbe dare continuità alle piste ciclabili di Lungarno Ferrucci e lungarno Cellini. E un gran numero di altri casi, proditoriamente peggiorati e resi pericolosi.
Quando senti blaterare di "ricucitura" delle piste ciclabili, da 10 anni e più, ti verrà da ridere non solo per il "non fare", tanto amato, ma anche per il "far male" e il "disfare".
Pare che schiere di progettisti e dirigenti della mobilità stiano venendo in pellegrinaggio a Firenze, da tutta Europa, persino dai vertici mondiali della ciclabilità come Amsterdam e Copenhagen.
Gli spiriti dei nostri grandi del rinascimento li accoglieranno e ci daranno gran lustro!!

GodiFiorenza, poi che se' sì grande ...
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