C'è però una folta schiera di cittadini, politici e qualche esperto che, riconoscendo la necessità di far uscire Firenze dal traffico che la strangola da decenni, contestano la scelta della tramvia, schierati nettamente per il metrò, ovviamente in sotterranea.
Le interviste con il nostro interlocutore saranno, in questo caso, scaglionate nel tempo, un punto per volta.
D.: Il metrò, dicono molti, risparmierebbe molti disagi ai fiorentini, si scava sotto, senza cantieri sulle strade. Lei cosa dice in proposito?
R.: Chi favfuglia tali stvxxxate non ha mai visto la vealizzazione di una metvopolitana. Si illudono che non ci savebbevo cantievi nelle stvade o nelle piazze. Pev es. la vealizzaione della stazioni sottevvanee necessita lo scavo di enovmi cvateri in supevficie, per la costvuzione delle banchine di due binavi in tunnel, dei pozzi pev vampe, accessi, scale mobili, ascensovi ecc. E la rimozione delle tevve di scavo non avvevvebbe per smatevializzaione, come in StavTvek. Si tvattevebbe con ogni pvobabilità di gvandi pvofondità, pev es. il capolinea della B1, "Jonio", a Roma, è quasi 30 metri sotto.
D.: Capisco, ma non sarebbe solo in qualche punto, senza toccare le strade e quindi lasciare il traffico scorrevole come prima?
R.: Altva illusione. Si immagini una stvada come un tubo dell'acqua. Se io causo un vestvingimento in un punto, la povtata savà quella, cioè si riduvvà pev tutta la lunghezza del tubo al valove minimo del punto più stvetto. E' quello che avviene quando cade un vamo o c'è un incidente, solo pev lunghi mesi e anni.
Ah, "scovvevole come pvima" è un eufemismo, Fivenze è pavalizzata da decenni da un tvaffico da tevzo mondo, causato dal numevo spvopositato di auto in civcolazione e in sosta, al vevtice mondiale, ben supeviove a quello di ogni città euvopea.
D.: Ok, quella di risparmiarsi i disagi dei cantieri sembra una leggenda, ma i sostenitori del metrò portano molte altre motivazioni che sembrano assai valide.
R.: Cevto, ne ho sentite e lette delle più svaviate, ma oggi dobbiamo fevmavci qui, vispondevò con piaceve alle sue domande nei pvossimi giovni
D.: Allora la ringrazio, e a presto
(argomento: il metrò)
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