Firenze Im-mobile

Una città assediata da valanghe di auto e motorini, continuamente in movimento, eppure (o forse proprio per questo) terribilmente IMMOBILE
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sabato 5 maggio 2018

Tramvia, tutto bene?

Le bufale sulla tramvia che girano sono praticamente le stesse dei tempi di Razzanelli, con l'unica differenza che non c'è più una figura di riferimento, ambiziosa e dotata di mezzi (economici, mediatici ecc). La loro propagazione è in stile "chiacchiere da bar", talvolta riprese dai provinciali giornaletti locali. 
Eppure di criticità reali ce ne sono. Non quelle delle bufale, anzi spesso tutto il contrario.

Qual'è il problema di Firenze?
Da decenni il traffico mostruoso, da terzo mondo, invasivo, perennemente paralizzato in modo quasi fisiologico, e che ostacola quotidianamente anche i bus, oltre a se stesso. Traffico e sosta che in sostanza monopolizzano tutti gli spazi e le possibilità di muoversi.
L'inquinamento (molto alto) è solo una parte del problema, ancora più impattante sul quotidiano è la reale immobilità. Ore al giorno in ingorghi colossali, pezzi di vita e costi per il cittadino. Basta che cada un ramo e si paralizza tutto nel raggio di chilometri. Segno evidente che il sistema è costantemente sull'orlo del baratro, e basta una cazzata per farcelo sprofondare, per ore o giorni.
Unica via d'uscita è spostare grosse quote di mobilità dall'auto a mezzi più efficienti (vedi grafico) e ridurre/scoraggiare la fiumana di mezzi privati in circolazione e in sosta. Per fare ciò serve una sistema di trasporto pubblico, come in tutte le città europee di medie dimensioni da 20 anni o più. Saranno tutti scemi? 

Ricette contro la cancrena
Rete tramviaria completa, senza se e senza ma, su almeno 6 o 7 grandi assi, anche a sud (Bagno a Ripoli), est (Campo Marte / Rovezzano) e nel centro storico. Redistribuzione dello spazio stradale e urbano, sottraendolo a traffico e sosta auto.
Diramazioni degli assi principali alle periferie, bus che portano agli snodi della tramvia. Interscambio con ferrovie, sulla direttrici Rifredi-SMN/Rovezzano servizio metropolitano. Rete ciclabile capillare, intermodalità bici+treno e bici+tramvie. ZTL non fasulla come lo è ora, 24h, solo residenti e carico/scarico in fasce orarie. Pedonalizzazioni servite da trasporto pubblico. Parcheggi scambiatori fuori città (e non in centro), con limitazioni/tariffazione all'accesso motorizzato 
dell'area urbana.
fanno finta?

Problemi reali
Rete incompleta, visione strategica carente, comunicazione inesistente o auto referenziale, lasciata all'avversario e alle bufale. Della T1, già finita da anni, errato passare dai campi (da/verso Scandicci) invece che in quartieri popolosi, luoghi di lavoro e grandi servizi (es. ospedale). Errori che, se non riconosciuti, si ripeteranno. Esitazioni e paura nella redistribuzione dello spazio stradale, a svantaggio di traffico e sosta auto. Follìa la cancellazione del passaggio dal centro e dal Duomo.
Tempi di realizzazione ingiustificabili, fra cui i 5 anni persi da Renzi per sue ambizioni.
Incapacità gestionale dell'apparato comunale (politico e burocratico), che si affida interamente alle ditte esecutrici, senza controllo sui tempi, sui modi, su aspetti di impatto facilmente migliorabili.

I costi aumentati derivano dalla non gestione, dai molti cambi in corso d'opera, e dal fatto che le ditte esecutrici giocano in casa, fanno come vogliono, senza render conto del loro operato, dei tempi e dei costi stessi - pur essendoci teoricamente vincoli contrattuali. 
Da parte dei bufalari, ovvio, si diffondono dati assurdi sui costi lievitati (X volte,  20-50-100, e perchè no, al bar si può dire di tutto ...) e raffronti con progetti completamente diversi. Che sembrano credibili proprio per la non trasparenza reale, carenza di informazioni ai cittadini ecc.
Annunci spot spesso contraddittori e fantasiosi, es. il "jumbo bus" verso Bagno a Ripoli e il tram in sotto-attraversamento del centro storico.


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La storia continua !