Firenze Im-mobile

Una città assediata da valanghe di auto e motorini, continuamente in movimento, eppure (o forse proprio per questo) terribilmente IMMOBILE
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venerdì 18 gennaio 2008

micrometrò del begodi

Il micròmetro, specie nella fantastica demagogia razzanelliana, torna sempre alla ribalta. Peccato per il sant'uomo che l'inventore sia a favore del progetto tramvia.
Al di là del truccaccio di voler "salvare il Duomo" (il quale, poveretto, soffre per ben altre minaccie che quelle del tram) l'alternativa sotterranea in formato ridott, viene presentata da alcuni come un modo per servire meglio il centro, oltre ad altre zone.

Se esaminiamo la pianta vediamo però che si prevede una stazione in p.za della Repubblica, oltre a S.Maria Novella e S.Marco, nel cuore cittadino. In che modo, dunque, sarebbe servito meglio il celebrato centro? Il tram prevede il Duomo (qualche centinaio di metri più in la) e forse qualche fermata intermedia.
In ogni caso torneremo su questo tema, quindi tenere ben d'occhio la pianta.

Ovviamente, lo sappiamo bene, il grande amore per andar sottoterra, ha un motivo ben chiaro e semplice: ha il vantaggio di non toccare traffico e sosta così come sono. Cioè continuare a scorrazzare e lasciar l'amato aggeggio a motore dove ci pare.

Poi ovviamente una delle solite bufale (ad onor del vero non imputabile all'ideatore): si scava con la talpa sottoterra (20 metri) e quindi niente disagi, niente cantieri nlle strade ...
A conferma si citano fior di esempi, fra cui la città portoghese di Oporto.
Ci si domanda quanta malafede ci sia in affermazioni così palesemente insensate: talpa o non talpa la costruzione di una metropolitana nel sottosuolo crea disagi e cantieri molto più invasivi della posa bianri sulle sacre strade fiorentine. Vannos cavate le stazioni (un buco di 20 metri di profondità e rellativa larghezza, asporto materiali di scavo ...