Firenze Im-mobile

Una città assediata da valanghe di auto e motorini, continuamente in movimento, eppure (o forse proprio per questo) terribilmente IMMOBILE
_________________________________________________

giovedì 17 gennaio 2008

l'Accademia della Crusca ...

L'Accademia della Crusca approva la locuzione "trambufale"

La nota istituzione fiorentina ha recentemente dato via libera al neologismo di uso popolare "trambufala".

L'espressione ha fatto la sua comparsa a Firenze negli anni 2006-2007 in occasione delle feroci polemiche sulla costruzione di tre linee tramviarie nella città culla del Rinascimento.

Alcuni politici locali e nazionali e una vasta rete di Comitati di cittadini si opponeva ferocemente alla stesura dei binari nelle vie e nelle piazze cittadine con motivi e argomenti talvolta piuttosto bizzarri. Si sosteneva per esempio che lo spazio stradale quasi interamente utilizzato dal traffico motorizzato privato, e la relativa sosta, non potessero venire redistribuito a favore di una mobilità meno devastante.

La genesi dell'espressione vagamente dispregiativa di "trambufale" pare sia stata innescata in particolare dalla pervicace diffusione di oscuri svantaggi del sistema. Alcuni di essi hanno probabilmente contribuito più di altri al diffondersi dell'espressioni idiomatica: ad esempio i misteriosi "muretti di Berlino", o la pretesa impossibilità di svuotare le fosse biologiche dai liquami, se non con l'elicottero; o addirittura che le ambulanze sarebbero rimaste imbottigliate a causa del tram.
Il passo finale per il successo delle "trambufale" sembra sia stato il tentativo da parte degli oppositori al progetto tramvia di presentare alternative a loro parere facilissime: la propulsione ad idrogeno, per es. oppure l'ipotesi di far transitare il tram sulla sede ferroviaria e di facilitare la salita e discesa dei passeggeri tramite seggiolini eiettabili.

Dopo alcune perplessità il templio dedicato alla tutela della lingua italiana ha riconosciuto l'ormai vastissima diffusione di questa colorita espressione.
Voci interne all'istituzione suggeriscono che le ultime esitazioni siano state superate constatando che ormai la locuzione in esame aveva trovato autorevoli testimonianze: dal vicesindaco Matulli, addirittura in Consiglio Comunale, al prestigioso quotidiano La Repubblica, fino agli stessi Comitati (che si autodefinivano "salvatori di Firenze").

Un ultimo particolare di colore: sembra che un gruppo di cittadini riuniti intorno al sito Firenze Immobile ritengano di avere il copyright esclusivo su quella creazione linguistica e che intendano procedere per vie legali per ottenere il pagamento dei diritti d'autore.