Firenze Im-mobile

Una città assediata da valanghe di auto e motorini, continuamente in movimento, eppure (o forse proprio per questo) terribilmente IMMOBILE
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mercoledì 23 gennaio 2008

Duello su Canale 10

L' emittente privata Canale 10 ha ospitato un dibattito in vista del referendum sulla tramvia. Tre paladini contro il progetto (Razzanelli, Ghinoi e in posizione defilata Arecchi, uno dei padri del micrometrò) e tre a favore (Baronti, Gatteschi e l'ing. Mantovani). Pubblico in sala, con due fronti ben chiari.

Più interessanti le performance dei campioni antitramvia, vediamole.

Razzanelli ha dato grande prova di se. Per uno che si è messo sul naso del cavallo anti-tramvia come la mosca cocchiera sta sfruttando al massimo lo spazio concessogli dai vari Comitati, cioè quelli che hanno fatto il duro lavoro (e anche sporco) in questi anni.
Un vero incantatore di serpenti. Geniale la sua aritmetica finanziaria in diretta, da cui emerge che un biglietto del tram costerà, se non ricordo male, cifre che superano i 20 euro, prendendo come base i costi sostenuti per la realizzazione. Qualcuno in sala contestava le cifre, dimenticando un fatto banale: lo stesso calcolo andrebbe effettuato per strade, tuboni(*), autostrade, circonvallazioni etc. O semplicemente per il micrometrò da lui propagandato. Ma tanto nessuno ha pensato di farglielo notare durante la trasmissione e quindi lui ha segnato qualche punto a suo favore. Anche grazie al conduttore che gli ha concesso tempi illimitati e gestito in modo assolutamente unilaterale e a lui favorevole i batti e ribatti, le interruzioni ...

Il povero arch. Ghinoi ha fatto una figura ben misera, e non solo in confronto al mago Razzanelli: si è impuntato sulla buffonata delle ambulanze che rimarranno imbottigliate. Lo ha pacatamente smentito l'ing. Mantovani, sottolineando cose arcinote: la possibilità di transitare sia sulla carreggiata che sulla sede tramviaria, ed eventualmente superare il tram in ogni punto. Per sfortuna del povero Ghinoi l'ing. Mantovani ha potuto portare l'esempio concreto e calzante di un caso analogo a Roma, con le ambulanze dirette al Forlanini.
Povero Ghinoi, se stava zitto era meglio ...

Non bene ne è uscita anche m.me Signorini (di Italia Nostra), nelle file del pubblico ma privilegiata con ben due interventi chilometrici.
Ci si aspettavano spiegazioni sul suo recente cambio di fronte: da pro-tramvia all'appello per il SI al referendum. E' cambiato qualcosa nel progetto? Ha avuto qualche rivelazione divina? Non abbiamo avuto la fortuna di sentircelo dire. La cosa è particolarmente imbarazzante perchè la rappresentante di Italia Nostra si è limitata ad esporre i classici argomenti dei "salva-firenze", palesementi ripresi pari pari e mandati a memoria in pochi giorni: riduzione del traffico "solo del 4%" e altre facezie.
La specificità sembra consistere nell'opposizione al passaggio del tram a fianco del Battistero e al taglio degli alberi di viale Morgagni, che diventano "invariabili" non solo della tramvia ma del mondo intero. Ben strana visione delle problematiche ambientali le quali, come è noto, implicano delle scelte su mali minori o maggiori.

C'è da dire che proprio il "treno accanto al Duomo" è stato il fulcro e il tema quasi esclusivo delle bordate antitramvia. I Comitati dovrebbero essere altamente insoddisfatti di queste priorità molto diverse dalle loro, che sono invece le preoccupazioni per i cantieri, per la sosta e per le limitazioni al traffico privato.

Sicuramente la scelta di puntare quasi tutto sul Duomo è in buona parte opportunistica: sembra l'argomento che si può vendere più facilmente, ammantandosi di nobili motivi.
Ed è anche il più ipocrita e insensato. Ma questo non preoccupa sicuramente le mosche cocchiere Razzanelli e consorti, mentre i Comitati di quartiere si accodano pensando di trarne vantaggio per poi fermare il progetto nel suo complesso e mantener il loro amatissimo status quo di sosta e traffico a go-go.

Unico aspetto interessante e un pò fuori dalle righe l'intervento di uno dei padri del micrometrò. Egli ha precisato di non essere affatto contro la tramvia, ma di voler rilanciare il suo concetto come soluzione di alcune criticità del progetto attuale. Il micrometrò che rinasce dalle sue ceneri? Ci torneremo sopra, la cosa richiede più spazio (proprio perchè è una cosa seria e non una delle solite bufale).

(*) la cosiddetta "circonvallazione est", un tunnel da Rovezzano a Firenze Nord