Firenze Im-mobile

Una città assediata da valanghe di auto e motorini, continuamente in movimento, eppure (o forse proprio per questo) terribilmente IMMOBILE
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giovedì 8 maggio 2008

torna la dittatura del proletariato

Gli attraversamenti pedonali, si sa, sono posti auto sotto mentite spoglie. Ma i fiorentini sono "furbi", e non si fanno infinocchiare facilmente! Sanno scovare parcheggi anche quando sono camuffati da marciapiedi, piazze (Piazza della Vittoria docet) e giardini. E che dire delle piste ciclabili non protette? E degli spazi di fronte alle rastrelliere? Posti, posti e ancora posti auto gratuiti sottratti alla collettività.

parcheggio di fronte a rastrelliera

E quindi, in un giusto e doveroso esproprio proletario, ecco che i compagni automobilisti collettivizzano lo spazio stradale sottratto al popolo da quei borghesi reazionari, che con la scusa della salute e del rispetto dell'ambiente, ostacolano con i loro antiquati velocipedi l'avanzare dei mezzi a combustione interna.

Ovunque in città assistiamo al trionfo di questo spirito libertario, con il proletariato delle auto e dei motorini che si riappropria di quello spazio troppo a lungo appannaggio del solo padronato ciclopedonale.

E a Firenze, quale posto è più proletario di via Tornabuoni? Nel covo di marxisti-leninisti quali Prada, Gucci, Armani e Cavalli, la pista ciclabile ha sempre rappresentato una sfida aperta alla modernità che avanza sgasando. Senza aspettare che gli agenti atmosferici facessero il loro corso sulla vernice biodegradabile, tutte le sere - all'ora dell'aperitivo - un manipolo di coraggiosi esercita il suo diritto naturale: quello di parcheggiare sulla pista ciclabile. (m.b.)

trionfi la giustizia proletaria

(esilarante contributo scipapto a Max il Forestale, senza neanche citare il sito da cui tratto: si tratta di un esproprio proletario no?)