Firenze Im-mobile

Una città assediata da valanghe di auto e motorini, continuamente in movimento, eppure (o forse proprio per questo) terribilmente IMMOBILE
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domenica 9 dicembre 2007

appello pro-tramvia, ma da chi?

All'ultimo tuffo ...

Pochi giorni fa è uscito un appello a favore della tramvia in vista del referendum, lanciato da Legambiente e sottoscritto da molte organizzazioni e potenze locali, oltre che da varie associazioni ambientaliste.

Legambiente ha molti meriti: si è sempre espressa a favore del progetto tramvia, ma ha anche aspramente criticato la scarsa trasparenza, varie scelte, ritardi, carenze di credibilità nelle altre misure per una mobilità sostenibile (es. busvie, pedonalizzazioni, ciclabili) etc.

Mesi fa è stata anche protagonista insieme all'associazione FirenzeInBici del clamore sulla ZTL colabrodo: dossier con rilevazioni e conteggi, foto, filmato su transito e sosta abusiva sistematica persino nelle zone pedonali e sotto il Duomo. E di seguito manifestazione con centinaia di biciclette. Duro colpo ai piani alti di Palazzo Vecchio, che tende a vantarsi spesso a sporposito.

Molti dubbi invece mi salgono sull'adesione di alcune grandi potenze all'appello pro-tramvia e sulla loro modalità di adesione.

Prendiamo per es. sindacati CGIL-CISL e UIL e Confesercenti. Negli ultimi due anni non hanno mosso un dito e nemmeno proferito verbo sul tema tramvia. Dov'erano mentre si accendeva e gonfiava la protesta dei Comitati contrari al progetto? Che ruolo hanno svolto finora? Nessuno, ci sembra. E ne avrebbero potuto avere invece. Per es. esprimendosi chiaramente fin da principio, avviando un dibattito al loro interno e con i loro iscritti; facendo opera di chiarimento; esercitando pressione e controllo sul progetto; sollevando critiche raccolte nel loro bacino; facilitando un dialogo reale con i cittadini. Niente di tutto ciò. Sono stati alla finestra, magari lasciando campo libero ad illazioni e uscite di loro componenti in direzione opposta. Sicuramente molti bottegai di Confesercenti erano (e sono) sul fronte anti-tramvia, e di questo c'è da ringraziare anche tale inerzia.

Probabilmente i Comitati non si sarebbero spostati molto dal NO alla tramvia: il fulcro per loro rimane la perdita del parcheggio sotto casa o della sosta abusiva davanti al negozio e su questo ben poco dialogo è possibile.

Ma sicuramente avrebbero avuto meno credito e diffusione. E soprattutto si sarebbe forse riusciti ad instaurare un dialogo vero con chi lo vuole per incidere sui progetti in meglio.

In altre parole l'assurdo muro contro muro fra Comitati anti-tramvia e Amministrazione, foriero solo di disastri, è cresciuto e si è incancrenito anche grazie a chi per troppo tempo ha fatto orecchi da mercante. I mezzi di influire positivamente (e anche criticamente) li avevano, ma se li sono tenuti (forse opportunisticamente) nel cassetto.

Ed ecco che abbiamo Comitati che si arrogano il monopolio di rappresentare "i cittadini" (con una certa plausibilità apparente) mentre all'Amministrazione finora balbettante si affianca un cartello che puzza di lontano di pateracchio.

Bravi davvero!

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Dal testo dell'appello di giovedì 6 dicembre 2007

“La qualità della vita ed il benessere sono associati alla disponibilità di un sistema di trasporto sicuro, affidabile, comodo e rapido. Firenze soffre invece di quella sindrome che vede ogni giorno auto in fila, ferme o quasi, ma con il motore acceso a consumare carburanti sempre più costosi e ad emettere inquinanti (...)”
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P.S. non so solo cazzeggiare, anche se mi piace!