Firenze Im-mobile

Una città assediata da valanghe di auto e motorini, continuamente in movimento, eppure (o forse proprio per questo) terribilmente IMMOBILE
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martedì 30 aprile 2019

Costo biglietti, abbonamenti, e ...

La notizia dei trasporti gratuiti in Lussemburgo, mesi fa, ha avuto una certa risonanza (*). La cosa in realtà è allo studio, soprattutto per valutare se avrebbe l'effetto voluto, cioè sgombrare le strade da molte auto spostando la mobilità sui mezzi pubblici, e in questo contesto c'è anche la nuovissima tramvia (un treno "invasivo" come quello di Firenze).
La notizia è stata anche occasione per mugugnare sul costo dei trasporti pubblici a Firenze, recentemente aumentato del 37% , pare. Cioè il biglietto di corsa singola da 1,10€ a 1,50. L'abbonamento mensile è invece rimasto a 35€ (aumento pari allo 0%) e quello annuale a 310 €. Senza considerare le varie tariffe ISEE e quella (gratuita) per gli studenti dell'Università di Firenze (clicca QUI).
Le urla dei soliti, della serie "è così che si incentiva il trasporto pubblico e si scoraggia l'auto!!", fanno capire la visione che sta dietro a questi paladini fasulli: chissenefrega degli utenti abituali (per cui il costo è rimasto immutato), conta che chi si muove in auto e prende il bus o il tram una volta ogni morte di papa si trovi a sborsare 0,40 centesimi in più.
Di questa strampalata genìa  fanno parte per esempio gli eroi dei Comitati No-Tramvia, addirittura "coordinati", vedi qui  (*), o i "Cittadini Area Fiorentina" (vedi qui le loro bufale messe per scritto).

In tutti gli studi in materia, in tutta Europa, emerge un fatto elementare: il prezzo (di abbonamenti e simili, unici rilevanti) incide relativamente poco sull'utilizzo dei mezzi pubblici invece dell'auto o dello scooter. Assai più importanti per scegliere l'uno o l'altro mezzo sono frequenza, tempi di percorrenza, capillarità, affidabilità del trasporto pubblico su ferro e su gomma.
Ed è qui che ci sarebbe da muovere critiche reali, e molto da fare a Firenze per avvicinarsi a standard europei. In direzione opposta alle scemenze che si sentono in giro.
Per rendere competitivo il TPL (su ferro e su gomma) esso deve avere un netto vantaggio sugli spostamenti in auto, che sono la causa di molti mali. E quindi più tramvie, una rete completa sull'intera città, che tolgono spazio al traffico e alla sosta. E servizi su gomma (bus) in grado di portare vantaggiosamente alla rete su ferro, senza restare imbottigliati nel traffico motorizzato.
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(*) trasporti gratuiti allo studio in Lussemburgo, su Repubblica e su TPI News
(**) se chiedete l'iscrizione al foltissimo gruppo Facebook "Coordinamento Ferma Tramvie"  (4 gatti) e non siete allineati alla fede, la vostra iscrizione resterà in sospeso in eterno: non è ammesso contraddittorio, il timore di questi figuri di fare (facili) figuracce su fatti e dati è troppo forte.
Comportamento fra il ridicolo e il carbonare de noantri già sbeffeggiato in altro articolo (clicca e vedi sotto).