Firenze Im-mobile

Una città assediata da valanghe di auto e motorini, continuamente in movimento, eppure (o forse proprio per questo) terribilmente IMMOBILE
_________________________________________________

martedì 13 novembre 2007

Le vere magagne della Tramvia

Per chi ci considera agenti prezzolati di Domenici (o di altri enti, aziende, personaggi ...) potrebbe essere un duro colpo. Ebbene sì, abbiamo anche noi un bel pò da criticare su progetti e lavori della tramvia.

E qui i nostri amici, i Talebani salva-firenze, vanno però incontro ad un'altra delusione: quello che a noi non piace va in direzione opposta rispetto a quello che vorrebbero loro.

Ma proviamo a prendere qualche caso:

Linea 1

Il famoso tracciato a favore della Coop e a danno dell'Ospedale di Torregalli.

In realtà alla Coop della tramvia frega ben poco, hanno mega-parcheggi. Ma il tracciato, che passa per lunghi tratti fra i campi, rimane insensato:
  • palesemente servire l'ospedale era una scelta primaria
  • altrettanto essenziale era servire le zone già densamente popolate, attraversandole e dotandole di molte fermate, e lasciare ad eventuali ampliamenti futuri una diramazione verso zone di nuova edificazione.
I motivi, comunque pessimi, per questa scelta possono essere due:
  • operazione speculativa sulle nuove edificazioni intorno alla tramvia (e qui chi blatera di perdita di valore degli edifici vicini alle linee ... bah!!)
  • evitare resistenze e sommosse da parte di commercianti, paladini del posto auto sotto casa etc.
In ogni caso due motivazioni una peggio dell'altra.E' da notare che per le linee 2 e 3 i comitati chiedono proprio di non attraversare le zone densamente popolate, come via dello Statuto e Rifredi, ma di aggirarle per "non intralciare". Che è la cazzata fatta con la linea 1.

Dal ponte sull'Arno a Scandicci
Nei progetti originari erano presenti piste ciclabili lungo l'intero percorso. Scelta logica e di standar europeo, per molti motivi:
- quando si mette mano alla viabilità è d'obbligo inserire psite ciclabili
- la tramvia deve essere integrata e permettere l'interscambio con altri vettori, e in particolare con la bici, di cui è da prevedere anche il trasporto e rastrelliere alle fermate.

Cosa succede invece? Ciclabili sparite dai progetti! Quando le associazioni se ne sono accorte si sono scatenate, e hanno ottenuto dei risultati: alcune sono state con fatica re-inserite, ma comunque ne mancano ancora un bel pò.

Via del Sansovino
Fatta fuori la ciclabile pre-esistente per dare più spazio al traffico auto - da rimediare al più presto, anche se il fare e disfare è proprio deleterio

Piazza Vittorio Veneto
Il curvone verso le Cascine ... mah!!!

Linee 2 e 3

Viale Morgagni

Si potevano salvare gli alberi riducendo ancora corsie e sosta auto
Ma non è quello che vogliono i Talebani "salva-firenze" anti-tramvia. Infatti ecco cosa dice il grande arch. Ghinoi nel tentativo di mazziare la onestissima Ornella De Zordo (che richiedeva più trasparenza e tavoli tecnici con i cittadini su come realizzare la tramvia):

" ...il problema del taglio degli alberi è strettamente legato al passaggio della tramvia e che molte Associazioni e Comitati non intendo accettare un semplice cambio di percorso o restringimento di carreggiate, in quanto contrari in toto a questo progetto di tramvia ..."

Via dello Statuto
Ancora troppo spazio alle auto, poco sensato il passaggio a binario unico sotto la ferrovia. Non è prevista per ora nessuna pista ciclabile parallela o su percorsi analoghi. E qui c'è da togliere altro spazio a traffico e sosta auto.

Via Vittorio Emanuele e dintorni

Una mini-ZTL di quartiere era meglio - e qui siamo ancora a tempo: si potrebbero tutelare meglio i residenti chiudendo il traffico di attraversamento.

Prossimamente inseriremo altre critiche che via via emergono.

Morale della favola


Se l'attivismo dei comitati fosse indirizzato a tampinare progettisti e Amministrazione, a trovare soluzioni più valide per la tramvia, le probabilità di miglioramento sarebbero più alte.
Hanno invece scelto la crociata da Telebani filo-bottegai e paladini dell'auto dappertutto e a tutti i costi (e quindi "no tramvia" assoluto) ed eccoci dove siamo.

Il ruolo di marcare stretto Amministrazione e progettisti lo dovremo svolgere come cittadini senza i comitati anti-tramvia, lasciandoli al loro destino di fondamentalisti autocratici.

Buona fortuna!!