E qui i nostri amici, i Talebani salva-firenze, vanno però incontro ad un'altra delusione: quello che a noi non piace va in direzione opposta rispetto a quello che vorrebbero loro.
Ma proviamo a prendere qualche caso:
Linea 1
Il famoso tracciato a favore della Coop e a danno dell'Ospedale di Torregalli.
In realtà alla Coop della tramvia frega ben poco, hanno mega-parcheggi. Ma il tracciato, che passa per lunghi tratti fra i campi, rimane insensato:
- palesemente servire l'ospedale era una scelta primaria
- altrettanto essenziale era servire le zone già densamente popolate, attraversandole e dotandole di molte fermate, e lasciare ad eventuali ampliamenti futuri una diramazione verso zone di nuova edificazione.
- operazione speculativa sulle nuove edificazioni intorno alla tramvia (e qui chi blatera di perdita di valore degli edifici vicini alle linee ... bah!!)
- evitare resistenze e sommosse da parte di commercianti, paladini del posto auto sotto casa etc.
Dal ponte sull'Arno a Scandicci
Nei progetti originari erano presenti piste ciclabili lungo l'intero percorso. Scelta logica e di standar europeo, per molti motivi:
- quando si mette mano alla viabilità è d'obbligo inserire psite ciclabili
- la tramvia deve essere integrata e permettere l'interscambio con altri vettori, e in particolare con la bici, di cui è da prevedere anche il trasporto e rastrelliere alle fermate.
Cosa succede invece? Ciclabili sparite dai progetti! Quando le associazioni se ne sono accorte si sono scatenate, e hanno ottenuto dei risultati: alcune sono state con fatica re-inserite, ma comunque ne mancano ancora un bel pò.
Via del Sansovino
Fatta fuori la ciclabile pre-esistente per dare più spazio al traffico auto - da rimediare al più presto, anche se il fare e disfare è proprio deleterio
Piazza Vittorio Veneto
Il curvone verso le Cascine ... mah!!!
Linee 2 e 3
Viale Morgagni
Si potevano salvare gli alberi riducendo ancora corsie e sosta auto
Ma non è quello che vogliono i Talebani "salva-firenze" anti-tramvia. Infatti ecco cosa dice il grande arch. Ghinoi nel tentativo di mazziare la onestissima Ornella De Zordo (che richiedeva più trasparenza e tavoli tecnici con i cittadini su come realizzare la tramvia):
" ...il problema del taglio degli alberi è strettamente legato al passaggio della tramvia e che molte Associazioni e Comitati non intendo accettare un semplice cambio di percorso o restringimento di carreggiate, in quanto contrari in toto a questo progetto di tramvia ..."
Via dello Statuto
Ancora troppo spazio alle auto, poco sensato il passaggio a binario unico sotto la ferrovia. Non è prevista per ora nessuna pista ciclabile parallela o su percorsi analoghi. E qui c'è da togliere altro spazio a traffico e sosta auto.
Via Vittorio Emanuele e dintorni
Una mini-ZTL di quartiere era meglio - e qui siamo ancora a tempo: si potrebbero tutelare meglio i residenti chiudendo il traffico di attraversamento.
Prossimamente inseriremo altre critiche che via via emergono.
Morale della favola
Se l'attivismo dei comitati fosse indirizzato a tampinare progettisti e Amministrazione, a trovare soluzioni più valide per la tramvia, le probabilità di miglioramento sarebbero più alte.
Hanno invece scelto la crociata da Telebani filo-bottegai e paladini dell'auto dappertutto e a tutti i costi (e quindi "no tramvia" assoluto) ed eccoci dove siamo.
Il ruolo di marcare stretto Amministrazione e progettisti lo dovremo svolgere come cittadini senza i comitati anti-tramvia, lasciandoli al loro destino di fondamentalisti autocratici.
Buona fortuna!!