Firenze Im-mobile

Una città assediata da valanghe di auto e motorini, continuamente in movimento, eppure (o forse proprio per questo) terribilmente IMMOBILE
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mercoledì 6 febbraio 2019

Raziocinio

Nelle (spesso infuocate) discussioni sul traffico fiorentino, in ambienti virtuali, ma anche al bar o sui (poco letti e malridotti) quotidiani locali, è raro trovare che vengano messe in campo questioni reali. Usuale è il tifo da stadio, basato su incazzature con il mondo intero o con le "istituzioni" e la politica (che fanno molto per incentivarle); o altro tifo di chi vede minacciato il proprio tran tran quotidiano, ritenuto intoccabile e unico modo di vita pensabile. Oltre ai furbi che sfruttano leggende e bufale per ambizioni politiche.
Eppure capita anche di leggere questioni reali poste sul tavolo. Un esempio fra non molti, un post su Facebook che pone le seguenti tre domande:
1) in che percentuale il traffico privato verrà diminuito con una rete tranviaria? 
2) in che percentuale la tranvia servirà la popolazione residente?
3) era opportuno investire tot soldi per una rete di tranvie o era migliore un progetto di vera metro?
Vediamo le possibili risposte

1) riduzione traffico privato
La sola "vecchia" T1 Scandicci-SMN ha spostato oltre il 20% dell'utenza da mezzo proprio a tramvia (*). Una rete completa, quella necessaria, su tutta la città, genera almeno la stessa riduzione su tutta Firenze, e per l'effetto sinergico fra le varie linee, un bel po' di più. Basta dare un'occhaita alle tante altre città medie europee dotate di tramvie moderne. Cioè quasi tutte.
Ma è vero, la sola tramvia, non basta. Ad essa vanno affiancate altre misure ormai usuali in tutta Europa: niente accessi in auto da fuori città, limitazioni a sosta e circolazione all'interno. Oggi poco praticabili per la mancanza di alternative, che sono proprio una rete tramviaria completa, parcheggi scambiatori ai margini dell'area urbana, e linee su gomma asservite a quelle su ferro (tramvie e ferrovie), cioè che portano ad esse. Poi serve anche una vera rete ciclabile, e altre misure tutte finalizzate a rendere poco conveniente l'auto per tempi di percorrenza, costi di sosta, ecc
2) quanta popolazione viene servita dalle tramvie?
Anche qui l'esempio della T1 è significativo: circa 70.000 persone al giorno, una grossa quota di chi abita e/o lavora lungo la linea o in una fascia di circa 500 metri per lato della linea tramviaria, ovvero larga circa 1 km , con spostamento a piedi di pochi minuti. Stazioni ferroviarie, bus urbani ed extra-urbani, bicicletta ecc moltiplicano l'utenza della tramvia. Di nuovo, serve una rete completa, su tutta la città, per avere effetti ben maggiori di quelli già positivi di una sola linea.
3) costo di tramvia e metropolitana
Fra le tante scemenze che si leggono, filobus, busvie "protette", teletrasporto, nel caso della metropolitana si tratta di qualcosa di reale, che esiste in molte città con funzioni di mobilità come quelle che servono a Firenze. La domanda, sensatamente, è posta sui costi, e relativi benefici.
E qui non ci sono dubbi: studi, testi, realizzazioni ecc ci dicono che la costruzione di tramvie costa 20-40 milioni/€ al km, le metropolitane 100-200 milioni/€ al km o più. Per le tramvie circolano favole a base di ... spinaci (clicca). Poi ce ne sono anche sulle metropolitane, quelle "leggere" chiaramente ... (altro click).
Oltre al costo, tutti gli studi fatti, escludono la scelta sotterranea a Firenze, per molti motivi di funzionalità (tralasciando le difficoltà tecniche). Dove si farebbero le stazioni in centro, con enormi crateri? E minore capillarità, rispetto ad una tramvia, capacità di trasporto adatte ad una metropoli e non ad una città media. Abbiamo già toccato la questione, vedi qui.
E qualcuno crede che i decenni di cantieri non avrebbero impatto in superficie? Basta andare a Milano per rendersi conto che è un'illusione.