Firenze Im-mobile

Una città assediata da valanghe di auto e motorini, continuamente in movimento, eppure (o forse proprio per questo) terribilmente IMMOBILE
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mercoledì 13 febbraio 2019

Dilettanti allo sbaraglio - solo loro?

La celebre trasmissione radio di Corrado dava in pasto alle belve artisti in erba che speravano di far successo, salire alla ribalta nel mondo dello spettacolo, ma che invece servivano a sollazzare istinti belluini di un pubblico simile quello del Colosseo.
I tempi di oggi sono meno feroci. Schiere di semianalfabeti e di creduloni possono spargere scemenze di ogni genere in web, con rischi minimi di essere svergognati, forse proprio perchè "giocano in casa", cioè fra sterminate orde di loro simili. Ovviamente su questi poveretti fanno leva alla grande politicanti che lisciano ogni genere di boiate, sapendo che tali sono, ma per loro comode.
Ma con i professionisti e gli "esperti" come stanno le cose? Sono immuni dal fare affermazioni azzardate e andare allo sbaraglio?
Prendiamone in esame qualcuno, in tempi più o meno recenti. Per esempio il famoso inventore del "micro-metrò", a suo tempo pubblicizzato alla grande dal politicante Razzanelli. Dobbiamo risalire al 2008 , perchè poi del suo progetto (che non è andato oltre qualche slide) si è perduta ogni traccia. Mai realizzato nulla di simile in  nessun parte dell'universo. Ma si presume che l'inventore almeno conoscesse bene la materia, i sistemi di mobilità urbana, nell'elaborare la sua creatura "micro-metrò". Ed eccolo, in una intervista su ToscanaOggi del 06/02/2008 (da leggere tutta) a dare prova di siffatta profonda conoscenza, su aspetti apparentemente marginali:  
   
"Nel confronto tra la nuova tramvia e quella che esisteva prima a Firenze ci sono due parametri diversi: prima di tutto lo scartamento. Quello attuale è di 1,435 metri, lo stesso del treno, contro il metro o poco più di prima. Poi la lunghezza delle vetture, 32 metri contro i 10 dei vecchi tram di Firenze."
    
Metropolitana Milano
Probabilmente il professore (di Fisica) si è confuso, in varie cose. I vecchi tram fiorentini infatti avevano binari con scartamento ferroviario di 1435 mm, e non di "un metro o poco più". Cioè come tutti al mondo (*), in passato e al presente. Bello sfondone, per un esperto, caro professore. Anche quella sulla lunghezza dei convogli non è sintomo di grande competenza: i vecchi tram venivano composti da una vettura motorizzata e talvolta da carrozze rimorchiate, come i treni, quindi con lunghezza variabile a seconda delle esigenze di trasporto della linea, dell'orario ecc.
Ed in ogni caso la lunghezza è poco rilevante per l' "invasività" della tramvia, semmai lo è la larghezza, da molto tempo standardizzata, su misure come quelle del Sirio o di molti altri modelli, cioè circa come un autobus urbano.

Lo scivolone su quelli che sembrano dettagli ma non lo sono, si aggrava poi nel proseguire dell'intervista, con le consuete favole secondo cui scavare costa come posare binari sulle stradenon avrà impatti in superficie ed altre sciocchezze mille volte smentite, sia da esperti, che dalle realizzazioni di metropolitane in tutto il mondo.
Niente cambia che la creatura "micro-metrò" preveda solo tunnel in una direzione, a binario unico, con assurde serpentine per arrivare da un punto all'altro.
Il "micro-metrò" è scomparso dall'orizzonte del reale, senza esserci mai stato. Ogni tanto ricompare fra le "alternative" (fasulle e fantasiose) ad uso e consumo di creduloni, bufalari, favolisti, e di qualche anima candida che ci crede sinceramente.

Corrado, non solo dilettanti allo sbaraglio, anche professionisti!

Nelle prossime puntate andranno sotto la lente d'ingrandimento le argomentazioni (attualissime) dei "Cittadini Area Fiorentina", e quelle degli esperti di "Un'Altra Città". E chissà di chi ancora. Non perdiamoci di vista!
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(*) lo scartamento da 1000 mm è raro, residuo di tram del secolo scorso, in pochi casi rimasto in funzione (in Svizzera e qualche altra città) per non dover sostituire tutti i convogli e aprire costosi cantieri sulle strade, interrompendo il servizio per lungo tempo.