Firenze Im-mobile

Una città assediata da valanghe di auto e motorini, continuamente in movimento, eppure (o forse proprio per questo) terribilmente IMMOBILE
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giovedì 5 marzo 2009

PD(r) 3 - Pillole Del renziNo

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Qualcuno ci chiede di mettere alla gogna le visioni etiche di un personaggio notioriamente molto vicino a Combustione&Liberazione (combustione= roghi di eretici). Ma vogliamo rimanere sul nostro terreno: la mobilità (e quello strettamente connesso, l' ambiente). E' più che sufficiente ...

Quali visioni abbia il nostro RenziNo ce lo hanno già illustrato le pillole 1 e 2: traffico e sosta selvaggia a go-go, impunità garantita, ulteriori trucchi per abusi già diffusissimi etc. La cancrena di Firenze, il traffico motorizzato invasivo e soffocante, diventa addirittura un idolo.

Forse per stemperare un pò tanta barbarie il nostro buon RenziNo pensa bene di rifilarci anche un paio delle sue pillole sulle biciclette (uaooo!!!). Una verniciatina di ecomodernità e di europeità non fa mai male, e nel promettere tutto (e il contrario di tutto) a tutti eccovi il contentino fra i 100 giorni:

33. A BI CI. Abc di ogni intervento è una valorizzazione della bicicletta come possibilità reale di mobilità alternativa. Presentazione degli interventi di Bike sharing, di manutenzione e miglioramento delle rastrelliere.

34. A posto le piste. Presentazione della riqualificazione delle piste ciclabili ad oggi maggiormente dissestate. Presentazione dei nuovi interventi previsti nei cinque anni di mandato.


Prima osservazione: per attività minime come la manutenzione si parla di "presentazione". A quanto pare i "100 giorni" nel caso delle piste ciclabili piene di buche non sono sufficienti ad intervenire (come promesso per cose molto più complesse), ma ci sarà da farci lunghe pensate e poi "presentarle". Già mi immagino imponenti campagne mediatiche, proiezioni in Power Point, staff all'opera con relative segretarie, megasistemi informatizzati per dirci che ... entro un paio di anni le tre buche della ciclabile di viale Lavagnini saranno tappate e il fondo rosso in via Cavour sarà riverniciato.

Oltre alle ultrageneriche dichiarazioni del punto A Bi Ci (valorizzazione ...) troviamo ovviamente il bike sharing. Oscuro oggetto del desiderio, grazie al suo impatto mediatico (e alla realizzazioni di successo di altre città europee) se ne annuncia la presentazione. Peccato che il bike sharing sia già stato lanciato dall'attuale giunta (forse per gli stessi motivi di auto-promozione, più che per il suo possibile ruolo), la quale Giunta ha già avviato la procedura di gara per affidarne realizzazione e gestione. E il nostro RenziNo che fa? Riparte da zero, magari a "presentare"? Ributta all'aria tutto e se ne riparla fra qualche anno? O mette il suo cappello su cose fatte da altri?

Per dirla in breve sulla bici si fanno promesse che non sono molto di più che aria fritta. E quale concezione della mobilità ciclistica il buon RenziNo abbia lo si capisce dal questionario che gli è stato sottoposto (anche agli altri candidati) all'associazione Firenzeinbici. La domanda dei mefistofelici paladini della bicicletta suonava:

Dove ritiene più utile realizzare nuovi percorsi ciclabili?
Il nostro RenziNo è caduto nella trappola (tesa a lui e a tutti gli altri) e risponde:

- Lungo gli argini dei torrenti
- Ovunque ci sia spazio
- Nei parchi e nelle aree verdi

In pratica un giocattolino per il tempo libero, e guai a sottrarre spazio alle auto in circolazione o in sosta, sacre e intoccabili, il cui dominio delle strade e degli spazi urbani deve rimanere incontrastato e continuare a devastare Firenze e il mondo, intasando e inquinando.

Tanto per ripetersi: il paradiso della vivibilità, dei pedoni, dei ciclisti, dell'aria respirabile ...
Mala tempora current!

Ed ecco a voi ...
Antonio La Trippa,
o forse Renzino?


(clicca sulla foto per vedere il filmato del comizio su YouTube)