Firenze Im-mobile

Una città assediata da valanghe di auto e motorini, continuamente in movimento, eppure (o forse proprio per questo) terribilmente IMMOBILE
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sabato 28 marzo 2009

San Salvi: alberi o fermata metropolitana?

Parlando con alcuni dei Comitati (NoTAV, ma anche altri) fra i più sensati, ho avuto un piccolo shock.
Mi veniva esposto, in modo abbastanza convincente, che nel progetto alternativo di passaggio TAV in superficie si propone di dedicare una coppia di binari ad una sorta di metropolitana (che loro chiamano metro-treno mi sembra).
Interessante, anche se sicuramente non è la soluzione di tutti i mali della mobilità fiorentina: è evidente che i binari ferroviari attraversano e sono in grado di servire solo alcune zone di Firenze. E che, ovviamente, non possono offrire fermate ogni 300 metri. Mi sembra però una soluzione sensata per gli spostamenti veloci, per es. da Rovezzano o Campo Marte a Rifredi, Statuto o S. Maria Novella, per poi passare ad altri mezzi pubblici come i tram e gli autobus (questi ultimi su corsie protette, non come ora su fasulle preferenziali invase e intasate). O alla bicicletta, magari trsportata sul treno, o a quella a noleggio automatico ("bike sharing")




E allora lo shock da dove viene? Ecco qua: siamo per caso entrati in discorso sulla prevista stazioncina o fermata per i treni a San Salvi, sulla linea ferroviaria attuale adiacente all'area verde. E' del tutto evidente che la realizzazione di un utilissimo punto di salita/discesa implicherebbe necessariamente l'abbattimento di alcuni splendidi alberoni secolari (forse 10 o anche 20). E cosa dicono i signori? "Eh no , allora no, non si può fare la fermata, se ne fa a meno".
Sono rimasto allibito.
E' del tutto evidente che il bilancio ecologico fra 20 alberi tagliati e una fermata di treno metropolitano è enormemente positivo, senza neanche contare che i 20 alberi si possono ripiantare poco più in là.
Ci ho ripensato a lungo, e ho trovato una sola spiegazione, oltre a quella della stupidità umana: gli alberi sono un ostaggio mediatico per non fare nulla, e quindi continuare a distruggere il clima, la città e la vita con la solita orgia autocentrica.
Forse loro non lo sanno (gli voglio concedere la buona fede), ma è lì che sono caduti.