Mi veniva esposto, in modo abbastanza convincente, che nel progetto alternativo di passaggio TAV in superficie si propone di dedicare una coppia di binari ad una sorta di metropolitana (che loro chiamano metro-treno mi sembra).
Interessante, anche se sicuramente non è la soluzione di tutti i mali della mobilità fiorentina: è evidente che i binari ferroviari attraversano e sono in grado di servire solo alcune zone di Firenze. E che, ovviamente, non possono offrire fermate ogni 300 metri. Mi sembra però una soluzione sensata per gli spostamenti veloci, per es. da Rovezzano o Campo Marte a Rifredi, Statuto o S. Maria Novella, per poi passare ad altri mezzi pubblici come i tram e gli autobus (questi ultimi su corsie protette, non come ora su fasulle preferenziali invase e intasate). O alla bicicletta, magari trsportata sul treno, o a quella a noleggio automatico ("bike sharing")

Sono rimasto allibito.
E' del tutto evidente che il bilancio ecologico fra 20 alberi tagliati e una fermata di treno metropolitano è enormemente positivo, senza neanche contare che i 20 alberi si possono ripiantare poco più in là.
Ci ho ripensato a lungo, e ho trovato una sola spiegazione, oltre a quella della stupidità umana: gli alberi sono un ostaggio mediatico per non fare nulla, e quindi continuare a distruggere il clima, la città e la vita con la solita orgia autocentrica.
Forse loro non lo sanno (gli voglio concedere la buona fede), ma è lì che sono caduti.