Firenze Im-mobile

Una città assediata da valanghe di auto e motorini, continuamente in movimento, eppure (o forse proprio per questo) terribilmente IMMOBILE
_________________________________________________

martedì 13 maggio 2008

L'Olanda è vicina

Ricordate il famoso film di Bellocchio "la Cina è vicina"? Nel 2008 è l'Olanda delle tante biciclette ad essere vicina.
O come dice Carla L., ciclista convinta e tosta: ci dicevate che prima di fare l'Olanda bisogna fare gli olandesi? Ora abbiamo gli olandesi, vogliamo l'Olanda!

E dove sarebbero questo "olandesi" a Firenze? Basta consultare i risultati di un aindagine svolta nell'ottobre 2007, e raffrontarli con dati analoghi di vari anni prima.
La trovate sul combattivo sito www.firenzeinbici.net, cliccando qui.

Purtroppo si tratta di "olandesi" molto all'italiana, e spesso non per colpa loro: la mobilità in bici, cresciuta in modo esponenziale negli ultimi anni, è in gran parte "fai-da-te". Le cause sono note: poche piste ciclabili, a volte mal fatte, discontinue e non una vera rete, interrotte, invase; poche rastrelliere, anche se ne sono state installate molte nell'ultimo anno; le persecuzioni del famigerato Cioni e dei suoi eroici Vigili Urbani, dediti ad autentiche razzìe di bici parcheggiate fuori dalle rastelliere (strapiene); ed ovviamente il solito strapotere (tollerato e di fatto legalizzato) di traffico e sosta selvaggia, con carattere aggressivo e tendenzialmente omicida.
In un quadro come questo la (tanta) gente che ha scelto la bici per muoversi in città si arrangia, cerca di minimizzare i danni, di arrivare e sostare come meglio può. Sempre e comunque benemerita, anche quando commette infrazioni: per es. transita contromano, semplicemente perchè è meno rischioso che essere agganciati da dietro o di lato da auto e motorini. O allucchetta la bici ad un palo o un inferriata: sperando di ritrovarcela, e comunque con minor danno di marciapiedi costantemente invasi dai ruotoni dei SUV, così come passaggi pedonali, scivoli disabili, sbocchi delle piste ciclabili etc.
Fra l'altro nel commettere queste infrazioni il popolo delle bici non fa altro che anticipare ciò che dovrebbe essere consentito, al pari di gran parte dei paesi civilizzati (vedi qui).

E' un pò deprimente leggere che l'Amministrazione Comunale dice di voler incentivare questo tipo di mobilità ecologica, silenziosa, a costi vicini allo zero, ma poi si comporta in modo contraddittorio: potrebbe anche cadere nel ridicolo, con le mussoliniane "8 milioni di baionette" a cui mio nonno ed altri irriducibili antifascisti facevano il verso con un beffardo "8 milioni di biciclette ... e una pompa sola"

Alla fine, nonostante qualche passo avanti, le orde barbariche di pirati motorizzati godono sempre di infinita tolleranza, a danno di chiunque altro: ciclisti, pedoni, bambini che vanno a scuola, mamme con passeggino, anziani, gente normalissima.