Firenze Im-mobile

Una città assediata da valanghe di auto e motorini, continuamente in movimento, eppure (o forse proprio per questo) terribilmente IMMOBILE
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giovedì 21 agosto 2008

La guerra alle bici di Cioni e Bartolini e le cicche per terra

Cliccando sul titolo si legge un recente articolo della Repubblica sulle eroiche imprese del duo Cioni-Bartolini e della loro guardia imperiale (i Vigili) nella "lotta al degrado": la guerra alle bici.

Qualcuno ha già osservato che le vanterie del megacomandate Bartolinik assomigliano in modo tragicomico a quelle di Bava Beccaris, insignito al merito per aver fatto sparare a cannonate sulla folla ai tempi del re macellaio Umberto I.

I fautori della tolleranza mille a sosta e traffico selvaggio compiono eroiche azioni anche notturne per combattere il degrado cittadino: rimuovere qualche bici legata a pali o transenne.

Sulla follìa di queste scelte, e sull'evidente politica dei "due pesi e due misure" consiglio di leggere quanto si dice sul sito di Firenzeinbici (cliccare).

Fra le tante riprove di una vera persecuzione c'è la recente deroga alle cicche per terra annunciata dal fantastico assessore-sceriffo Cioni: fino a che non ci saranno più cestini appositamente attrezzati per lo spegnimento delle sigarette niente più multe.
La cosa fa veramente ridere i polli: chiunque è in grado di spegnere la sua sigarettuccia prima di buttarla nel cestino, o in un cassonetto, o di tenersela per qualche decina di metri.

Palese invece che la gente (fra cui tanti pendolari) non sa dove mettere la bici senza farsela rubare (da ladri di biciclette di vario tipo). Ed evidente che dieci bici parcheggiate siano sempre e comunque un grosso vantaggio rispetto ad una macchina (spazio equivalente). Ma lì, dio ce ne guardi, nessuna applicazione del buon senso, nessuna deroga in attesa delle promesse rastrelliere, anzi vanterie delle vittime civili dei bombardamenti cioniani.

Perchè dunque l'improvviso abbandono della "tolleranza zero" per gli sporcaccioni che buttano le cicche per terra? Mi viene un sospetto: quelli sono spesso turisti, e loro sono intoccabili. Non sarà per caso che qualche potente corporazione ammanigliata si è fatta viva dal fantastico Cioni e ha trovato subito ascolto e disponibilità a dimenticarsi per loro la "tolleranza zero"?

Come diceva Andreotti, a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca ...