
Gli stessi oppositori parlano molto di inquinamento, per dimostrare che la tramvia non risolve il problema. Addirittura alcuni incauti si sono lanciati in urla orrende per l'inquinamento da tramvia: il grasso lubrificante o il ferro da sferragliamento ...
Un aspetto sembra rimanere spesso in ombra: la mobilità. O meglio la attuale immobilità. Ore per traversare Firenze con qualsiasi mezzo: un visitatore europeo inorridisce al solo vedere le valanghe di auto che intasano tutto, e si domanda come sia possibile.
Molte colpe ce l'hanno proprio le Amministrazi
Particolarmente deleterio il ruolo delle corporazioni dei bottegai: sempre in prima fila contro le pedonalizzazioni, la ZTL, i blocchi del traffico, le busvie ... veri paladini delle peggiori abitudini, in una miopia terrificante che vede nello status quo l'unico mondo possibile (il peggiore) e la garanzia dei propri privilegi intoccabili.
L'Ataf sicuramente non ha fatto bella figura, ma a suo discarico va detto che le condizioni per un efficiente trasporto pubblico non gli sono mai state fornite: le famose corsie preferenziali, poche e quasi totalmente invase dal traffico.


Non c'è da meravigliarsi adesso: quando si progettano e realizzano linee tramviarie, o busvie, o piste ciclabili, o zone pedonali che sottraggono spazio a traffico e sosta auto si scatena il finimondo. E' più o meno la reazione di un tossicodipendente a cui si nega la dose.
Io credo addirittura che questa Amministrazione, se potesse, farebbe retromarcia sulla tramvia pur di dormire sonni tranquilli. Ma non può più tirarsi indietro ormai.
Bene, sfruttiamo questa coercizione dei fatti per fare finalmente quello che si doveva fare da decenni e nessuno ha fatto, per mancanza di coraggio o disinteresse:
uscire dall' immobilità insostenibile causata da traffico basato sull' "auto-dappertutto" e spostare con forza quote verso tramvia, bus, treni e biciclette.
O qualcuno può affermare che si può continuare così?