Firenze Im-mobile

Una città assediata da valanghe di auto e motorini, continuamente in movimento, eppure (o forse proprio per questo) terribilmente IMMOBILE
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giovedì 4 aprile 2019

Bocce o mazze da cricket per la corsa a sindaco?

In Gran Bretagna e nelle (ex-) colonie è molto popolare il cricket, in cui si usa una apposita mazza. Proletari e contadini italici invece hanno il gioco delle bocce.
Stranamente ambedue i termini sono entrati in campagna elettorale grazie al candidato della Lega salviniana e del centro destra a rimorchio, un certo Ubaldo Bocci. Vediamo come è successo, attingendo all'intervista de La Nazione, in cui il nesso con il popolare gioco britannico appare circa a metà dell'articolo:   
La stazione Foster lei la farebbe?
«Veramente per me lì si potrebbe fare un campo di cricket».   
Sembra di capire che il buon Ubaldo bocci la stazione dell'alta velocità e con essa il sottoattraversamento di Firenze. Motivazioni non ne fornisce, ne quelle dei numerosi Comitati del NO (generalmente schierati all'ultrasinistra) ne contestando quelle addotte dal fronte del sì (liberazione di binari per il traffico locale ecc).
Le cose si fanno più difficili entrando nello spinoso tema delle tramvie. E qui Ubaldo ci sorprende un po':
Quindi è contrario alla nuova tramvia così com’è stata pensata?
«Su ciò vorrei ragionare di più. Non ne faccio una questione ideologica. Ma si è mai pensato che fra Santa Maria Novella e Rovezzano ci sono 5 stazioni ferroviarie? Si è mai ragionato a una possibile alternativa?».  
Bocci deve aver orecchiato una delle tante leggende che circolano fra i NoTramvia, ma in modo particolarmente dilettantesco. In discussione è infatti una linea Fortezza-Libertà-Beccaria-Giannotti-Europa-Bagno a Ripoli, dove non pare che ci siano ferrovie e relative stazioni. Scivoloni che capitano a chi non ha minimamente "ragionato" sulla cosa, magari informandosi e consultando qualche esperto (*). Tralasciamo pure che l'uso dell'infrastruttura ferroviaria, in se assai sensata, non può essere un'alternativa alla rete tramviaria. Pare infatti che i treni non facciano fermate ogni 300 metri, e non entrino nei quartieri per far salire e scendere la gente. Non a Scandicci, all'Isolotto, a Novoli o in piazza Leopoldo. E ancora meno sui tracciati previsti per le nuove linee.
Bocci, manager dell'alta finanza, dovrebbe aver anche viaggiato, visto e toccato con mano cosa si fa in tutta Europa, e quali strategie delle mobilità e della vivibilità si adottino ormai dovunque: meno auto, meno inquinamento, meno occupazione dello spazio stradale e urbano da parte di un traffico da terzo mondo come quello di Firenze (e della sosta). E forse dovrebbe avere una certa dimestichezza con i numeri, per es. che l'area fiorentina è ai vertici mondiali con 720 auto ogni 1000 abitanti, causa della quotidiana paralisi.
L'uomo invece flirta con pulsioni provenienti forse dal Cairo, invece che da centinaia di città europee, piccole, medie e grandi.  
Si spieghi meglio.
«Prenda la vicenda tramvia: se non si ha una visione e dunque se non la si collega a un ragionamento sui parcheggi e sulla viabilità, il fallimento è inevitabile». 
Fin qui si sono fatti solo errori?
«Se io faccio passare il tram in via dello Statuto e non mi preoccupo prima di individuare dove gli abitanti di quella zona parcheggeranno, faccio solo casino». 
Di quale fallimento parli è assai oscuro: 70.000 passeggeri al giorno sulla sola T1? E secondo lui qualche manciata di posti macchina in via dello Statuto, seguendo il suo esempio, in gran parte in divieto di sosta, dovrebbero impedire di realizzare la realizzazione di una sistema di mobilità come in tutte le città europee? Ma soprattutto: quale visione ha Bocci, di cui non ci da neanche un accenno? Potrebbe avere un colpo apoplettico se gli giungesse all'orecchio della massiccia eliminazione di parcheggi e corsie per il traffico da decenni in tutte le città in cui potrebbe essere capitato, per es. nei paradisi fiscali svizzeri, lussemburghesi, olandesi (vedi in calce all'articolo) e in città al top della qualità della vita, della mobilità, dei servizi ai cittadini, dal profondo nord d'Europa fino alle sorelle latine.
Strano che non si sia lanciato nelle amatissime giaculatorie sulle tramvie senza pali, magari portando ad esempio quella di Bordeaux (vedi): se quella fiorentina avesse avuto anche solo una piccola parte dei malfunzionamenti, guasti, blocchi della circolazione del tanto sbandierato modello avremmo avuto i tumulti di piazza.
Insomma, quella che annuncia in caso di vittoria è una sorta di rivoluzione gentile?
«Le ho già detto: la prima cosa che vorrò fare da sindaco è capire. Con umiltà e passione. Anche perché in questo momento Firenze di tutto ha bisogno tranne che di nuovi fenomeni».
   
Eh sì caro Bocci, sarà bene che lei capisca di cosa parla, già ora, in campagna elettorale. Dopo, da Sindaco, sarà molto più difficile. E se non sarà eletto non saranno energie sprecate quelle impiegate a non parlare per sentito dire. Il suo contendente Nardella di scivoloni, per fortuna prevalentemente verbali, ne ha fatti diversi (da leggere qui per es.). Veda di non emularlo con una sua sagra delle favole e delle leggende metropolitane. Ci dicono che lei sia persona pacata: le sparate a vanvera le lasci a qualche suo alleato dei Fratellastri d'Italietta o altre figure da sacrificare
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(*) o forse l'esperto a fianco a Bocci è il folcloristico "ingegnere esoterico" che imperversa nei social network con i suoi arzigogolamenti??
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L'intervista a Bocci
leggi qui
Politiche della sosta, per es. ad Amsterdam
Amsterdam elimina parcheggi (in inglese)
Gestione sosta auto Amsterdam (in olandese)
Gestione sosta auto Amsterdam (in italiano)
Sosta carissima Amsterdam (in olandese)
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