Firenze Im-mobile

Una città assediata da valanghe di auto e motorini, continuamente in movimento, eppure (o forse proprio per questo) terribilmente IMMOBILE
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domenica 28 aprile 2019

E se vincesse ...

Alt, calma, niente fantasticherie. Vediamo che cosa succederebbe con la mobilità e il traffico, in caso di vittoria di questo o l'altro candidato.
La partecipazione dei cittadini, la pressione dal basso, a cosa dovrebbe e potrebbe mirare?
Ipotizziamo  cosa farebbe un futuro sindaco fra i tre maggiori contendenti: Nardella, Bocci e Bundu - con scarse probabilità per l'ultima, ma le indicazioni su potrebbero essere  valide per il ruolo di opposizione.
Vediamo le possibilità.

Vince Nardella

Le tramvie vanno avanti, ma va tenuto d'occhio che non si ricada in tempi biblici (o eterni) come in passato, quello in cui il disastroso Renzi ci fece perdere 5 anni per le sue sfrenate ambizioni. Ci si domanda (con una certa preoccupazione) come mai Nardella non abbia tagliato i fili con il despota di allora, ormai decaduto, il cui "non fare" è stata ribaltato con il completamento della T1 verso Careggi e la messa in esercizio della T2 verso Novoli e aeroporto.
"Frenatori" e bastoni fra le ruote istituzionali e mediatici non mancheranno: toccherà ai cittadini, dal basso, tenerli sotto tiro e martellarli: es. il geniale SottoSopraIntendente, direttori di giornaletti di provincia, altre controfigure varie.
La mobilità ciclabile dell'era Nardella (e prima di lui di Renzi) è stata a dir poco molto carente nel primo mandato. Non ci voleva molto, in soldi, un po' più in volontà politica, per far progredire la sorella minore delle tramvie. Nonostante le promesse, passate le elezioni potrebbe andare ancor a più indietro: attenzione!
Sulla ZTL Nardella-e-C sono saranno quasi soggiogati dalle corporazioni di localacci, mala-movida ecc.  Idem su permessi a cani e porci e utilizzi abusivi, carico/scarico merci spesso fasulli e altre lobby proterve come i tassisti. Come far pesare di più i cittadini rispetto ai poteri prepotenti?
Molto debole anche la gestione della sosta nei quartieri, con promesse contraddittorie rispetto alle scelte sulla mobilità fatte in campagna elettorale: svuotamento di fatto delle ZCS. Pessimo!
Lo "scudo verde" è teoricamente valido, ma molto vago: deve servire a limitare l'ingresso in auto da fuori città, spostando grosse quote su treni suburbani e intermodalità, con relativi parcheggi scambiatori.  Ci sono seri dubbi che Nardella ne avrà il coraggio e i suoi fatiscenti apparati comunali la capacità.
Altro punto programmatico teoricamente valido è i servizio ferroviario metropolitano, che però non è di competenza comunale. Quindi servirà un forte pressing su FS, Regione ecc ben oltre le  chiacchiere e le promesse.

Vince Bocci

I suoi sostenitori potrebbero avere della sorprese proprio a proposito delle (odiate) tramvie, su cui il candidato del centro-destra in una recente intervista a Lady Radio si è espresso così:
"Sono convinto che la tramvia sia uno strumento necessario per ridurre il problema della mobilità (...).
La tramvia ha sicuramente dato grandissimi vantaggi ai fiorentini che la utilizzano tutti i giorni ma nello stesso tempo ha massacrato la viabilità. Sono d'accordissimo sul fatto che si debba collegare Piazza della Libertà a Bagno a Ripoli ma sono assolutamente contrario a fare un altro treno per la città. Così non va."
"Perchè parla di treno?"
"Perchè lei prenda una qualsiasi città Europea con tramvie costruite nello stesso periodo e vedrà che quelle sono tramvia mentre la nostra è un treno da un punto di vista d'impatto ambientale. Lei guardi qualunque altra città europea e vedrà che da un punto di vista strutturale sono mezzi molto meno invasivi. Il problema della tramvia va risolto"
Se Bocci effettivamente va a dare un'occhiata alle tramvie in Europa, che dice di prendere a modello, scoprirà che sono "treni" e "invasive" come quelle di Firenze.
Probabile che da sindaco prenda tempo, cincischi, traccheggi (come Renzi), o che si inventi qualche variante progettuale e di tracciato (su cui c'è pochissimo spazio ), improbabile che voglia perdere finanziamenti, rischiare colossali penali ecc.
Cercherà di barcamenarsi fra le illusioni del suo elettorato e la realpolitik.
Su tutto il resto invece (mobilità ciclabile, ZTL, sosta nei quartieri) sazierà senza indugi stupidità popolare e appetiti affaristici, punti su cui anche Nardella non è proprio un gigante ne un innovatore senza paura. Sul servizio ferroviario metropolitano avrà facilità a dire che ha trovato muri insormontabili.

Bundu, terza incomoda?

Una candidatura carismatica, soprattutto se concentrata sui "grandi temi" (razzismo, antifascismo, diritti civili e sociali ecc). Punto debole è una certa vaghezza proprio sulle politiche di competenza comunale, fra cui mobilità, tramvie, ferrovie suburbane ecc.
Cosa porterà in consiglio comunale? Un esempio di grande determinazione e competenza sono stati Tommaso Grassi e il gruppo "Firenze riparte a sinistra", che hanno pressato la maggioranza su tutto, differenziandosi nettamente dalla faciloneria grillina e dalle loro bufale spacciate per proteste popolari.
Si potrebbe confidare nel buon senso "proletario" e intellettuale di Antonella Bundu, un po' meno in varie candidature al consiglio comunale, infiltrate da Comitati vari, che buttano tutto nel calderone "No alle grandi opere" in cui fanno rientrare, insieme a TAV, inceneritore e aeroporto ecc, anche giardinetti, tramvie, strisce blu, argini ecc
Riuscirà la candidata più multiculturale a tenere il timone ben saldo?

Dedicheremo un prossimo articolo all'ipotesi ballottaggio, a Mustafa Watte, alla grande promessa grillina e alle candidature minori, fra cui alcune autenticamente esilaranti.