Firenze Im-mobile

Una città assediata da valanghe di auto e motorini, continuamente in movimento, eppure (o forse proprio per questo) terribilmente IMMOBILE
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lunedì 14 luglio 2008

Sul blog interno di Firenzeinbici compare un esilarante contributo del ciclo-creativo Patrillo, che non posso far a meno di rubacchiare con delittuoso copia-incolla. Eccovelo!!
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Ci pensano loro


14 LUGLIO [ANZA] - Dopo gli “Angeli neri”, a vigilare sul decoro urbano ecco arrivare i “Cherubini metallizzati”.
Se i primi cercano di convincere i venditori mercanzia più o meno contraffatta a toglierla di mezzo, i secondi, nelle intenzioni dell’Amministrazione, dovrebbero convincere i proprietari di gipponi a togliere i loro mezzi da marciapiedi e aree pedonali.
“La forza non è necessaria”, dicono dall’assessorato, “vogliamo valorizzare l’intelligenza di chi si è lasciato sfuggire un paio di pneumatici sopra al marciapiede”.

Per i gipponisti volontari che hanno scelto di partecipare al progetto è stato necessario ripetere tre cicli di studio del codice stradale, perché su alcuni punti proprio continuavano a non capire: “Ma è sicuro che non si possa mai mai mai mai parcheggiare sul marciapiede? Neanche se c’è uno scalino bassino?”.
Da gipponista a gipponista, i “Cherubini metallizzati” svolazzano per le vie della città cercando di convincere i “colleghi che sbagliano” a mettere le ruote a posto, per poi andare a prendere un birrino o un aperitivo insieme e discutere dell’ultimo modello di 4X4.

Prima di salutarlo, i “Cherubini metallizzati” lasciano al gipponista maldestro e redento un pieghevole con indicati i curiosi segnali stradali e il loro misterioso significato, una sorta di piccola Stele di Rosetta dove per incanto un quadrato blu con una P bianca lancia un messaggio di parcheggio e un cerchio blu bordato di rosso con una banda trasversale rossa diventa un divieto di sosta: l’auspicio è che qualcuno riesca a capire che quel miscuglio di forme e colori attaccati ai pali metallici vogliono comunicare qualcosa. Anzi, una cosa ben precisa, e valida per tutti.