Nel leggere qua e là mi salta agli occhi una citazione della consigliera comunale Giocoli (Forza Italia) a proposito del regolamento di Polizia Municipale da poco approvato:
Non ci piace questa disparità di trattamento tra i cittadini che lavorano onestamente e pagano le tasse a Firenze e chi trasgredisce in primis alle norme di legge e poi anche alle regole di comportamento.
Strano, possibile che adesso anche la destra si sia messa a ragionare invece di farneticare?
Che arrivino buone notizie anche da quel lato, di solito dedito alle carognate? Vado a leggere l'intero testo, e poco sotto al passo riportato trovo un altro affondo rivolto a Cioni che davvero mi piace:
Ora però anche lei si rilassi, vada in ferie e ponga fine a questa sovraesposizione mediatica degli ultimi giorni (comprese le gesta eroiche contro gli aspiranti suicidi).
Poi però leggendo più attentamente il mondo torna al suo posto. Ecco chi sarebbero i "cittadini che lavorano onestamente e pagano le tasse" e che ora , poverini, vengono perseguitati:
commercianti (...), gestori di locali (...)
etc.
Già accostare la parola "commercianti" e "pagano le tasse" fa ridere i polli, essendo i suddetti in tutti gli studi, statistiche, rilevazioni e semplici constatazioni ad occhio nudo una delle categorie più massicciamente dedite alla sistematica evazione fiscale.
Sulla "bontà" dei gestori di locali si potrebbe interrogare qualche residente del centro o di altra zone che per sua sfortuna ne abbia uno sotto le finestre di casa.
No tranquilli, il mondo torna a posto, i consiglieri di Sforza Italietta sono i paladini del traffico e della sosta selvaggai che sono sempre stati, e infatti vedono come il fumo negli occhi che
i ragazzi possono liberamente giocare a pallone per le strade (fa cosi anni '60 e cortile di periferia)
E che diamine, quelli col gippone mica hanno tempo da perdere, è una vera prepotenza costringerli a rallentare!
Insomma siamo rassicurati e sollevati, è tutto a posto! Ce la siamo presa alla grande con lo sceriffo Cioni e lo maltratteremo ancora, ma per fortuna c'è anche di peggio!
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