Firenze Im-mobile

Una città assediata da valanghe di auto e motorini, continuamente in movimento, eppure (o forse proprio per questo) terribilmente IMMOBILE
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mercoledì 28 gennaio 2009

Ataf: Wooooow

Da incrollabili sostenitori del trasporto pubblico abbiamo tante volte sostenuto che, nonostante le tante magagne, non tutte le colpe sono da addebitare ad Ataf: per es. l'inaffidabilità degli orari, i tempi di percorrenza troppo lunghi etc. Le colpe stanno altrove: le orde di cretini che invadono e intasano tutta la viabilità, i Vigili che girano la testa di fronte a colossali violazioni etc.
Ma qui si fermano le mezze assoluzioni e le attenuanti. Fra le molte magagne tanto più vergognose quanto facilmente risolvibili c'è quella illustrata dalla schermata a lato: il sistema di ricerca di itinerari e orari dal punto A al punto B.
L'utente ha la possibilità, sul sito www.ataf.net,di immettere l'indirizzo di partenza e di arrivo e l'orario e il sistema ti dice che bus prendere, a che ora, dove cambiare se necessario, tempo di percorrenza etc. In teoria, perchè in realtà se uno ci prova in 7-8 casi su 10 riceve la risposta: "non calcolabile con l'attuale rete di trasporto". Provare per credere, clicca qui (a volte l'errore si verifica ripetendo la stessa ricerca nell'arco di pochi minuti!!).
Il software usato è lo stesso di decine di città italiane, dove funziona egregiamente, compresa la scassatissima ATAC di Roma. Quali misteri si annidano nei sistemi informatici della fiorentinissima Ataf?
Una pessima figura, oltre che un vergognoso malfunzionamento, esibito infinite volte ogni giorno a migliaia di utenti che visitano il sito.
Un consiglio è quello di usare invece l'analogo servizio su Google Maps, attivo sempre. Altra pessima figura per i megadirigenti di Ataf SpA. Roba da essere cacciati a calci, in qualsiasi azienda seria.

venerdì 23 gennaio 2009

QUOTE MERCATO AUTO IN EUROPA

(dati ACEA, 2008):
1) Gruppo Volkswagen, 20,6% (+0,8%);
2) Gruppo PSA, Peugeot - Citroen, 12,7% (-0,2%);
3) Gruppo Ford, 9,9% (+0,2%);
4) Gruppo GM, 9,6% (-0,6%);
5) Gruppo Renault, 8,7% (stabile);
6) Gruppo Fiat, 8,0% (+0,2%);
7) Gruppo BMW, 5,6% (+0,3%);
8) Gruppo Toyota, 5,5% (-0,3%);
9) Daimler, 5,4% (+0,1%);
10) Nissan, 2,3% (+0,4%);
11) Hyundai, 1,8% (-0,1%);
12) Honda, 1,8% (-0,2%);
13) Suzuki, 1,7% (-0,1%);
14) Mazda, 1,7% (+0,2%);
15) Kia, 1,6% (stabile);
16) Mitsubishi, 0,8% (-0,1%);
17) Jaguar-Land Rover, 0,7% (-0,1%);
18) Chrysler, 0,6% (-0,2%)
Altri, 1,7%


Nel 2009 e 2010 solo piccoli spostamenti, le leadership rimangono le stesse.

Mi ricordo che nel periodo d'oro (Ghidella) la Fiat era al primo posto in Europa, poco sopra la Volkswagen, fra il 13 e il 14%.
Grande risultato dei nostri grandi manager e imprenditori del piffero.


martedì 20 gennaio 2009

i consiglieri centobraccia

Alcuni consiglieri comunali fiorentini devono appartenere ad una recente modificazione genetica: hanno infatti, diversamente dai soliti umani, ben oltre le consuete due braccia e molto più di cinque dita per mano (vedi foto).

Il dettaglio, finora sconosciuto ai cittadini e agli stessi elettori dei consiglieri in questione, è emerso recentemente in una polemica sulla nuova pista ciclabile di Lungarno della Zecca:

una strada larga con tanti posti sosta disponibili (...) massacrata sull'altare di inutili piste ciclabili dove le biciclette che passano nell'arco di una giornata si contano sulla punta delle dita.

I noti ciclo-terroristi di Firenzeinbici avevano replicato:

"In realtà per contarli non basterebbero le dita di mani e piedi dell'intero gruppo consiliare(*)
(...)in occasione del rilevamento compiuto tre mesi fa abbiamo contato 160 ciclisti in appena due ore sulla postazione di piazza Cavalleggeri".


La rivelazione sui "consiglieri centomani" chiarisce adesso l'arcano!!

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(*) il nome del gruppo consiliare è stato volutamente omesso


domenica 18 gennaio 2009

Rotonde, piste ciclabili, Wittgenstein

Ogni tanto riportiamo e commentiamo qui i messaggi dei Comitati dei Cittadini che ci arrivano. In varie occasioni con apprezzamento, in altre con caratteristiche invece tragicomiche - le esternazioni, purtroppo frequenti, di quest'ultimo tipo ci hanno portato a soprannominarli Comi-Ci.

Leggiamo cosa dicono di recente (*):

sia le rotatorie sia le piste ciclabili devono essere realizzate solo quando esistono condizioni urbanistiche che le rendano sostenibili

Piste ciclabili (e rotonde) urbanisticamente sostenibili? L'unico senso che si può attribuire a questa brillante teoria è che la loro "sostenibilità" è dettata dal traffico motorizzato e dal suo status quo, più o meno intoccabile per quantità e modalità e prioritario rispetto a tutto il resto. Esattamente il contrario di ciò che si fa in tutt'Europa (anche i Comi-ci la indicano spesso come modello) dove, notoriamente, è proprio il devastante traffico auto che viene adeguato e subordinato a quello pedonale, ciclistico etc e più in generale limitato, disincentivato, rallentato e "moderato" con numerose tecniche: fra cui le rotonde, la sottrazione di spazio a favore delle piste ciclabili o del trasporto pubblico etc.

Dai (vaghi) esempi portati sembra che rotonde e piste ciclabili, secondo gli amici Comi-ci, a Firenze non siano quasi mai "sostenibili" (e quindi da non realizzare):

(...) ciclabile è bello, ma solo laddove la situazione lo consente, senza mettere in pericolo l’incolumità di ciclisti, pedoni e automobilisti.

Più che tragicomica definiremmo macabra l'affermazione che il "ciclabile è bello" metta in pericolo gli automobilisti. Si rientra nelle classiche frasi da bar del tipo "bambino sbrana pitbull" o "pedone travolge TIR".

Ma proseguiamo nel delirio filo-motoristico:

Le piste recentemente realizzate attorno al centro storico sembrano non tenere conto di elementari principi di sicurezza e di opportunità, come, anche in questo caso, testimoniano i numerosi incidenti, anche gravi, occorsi agli incauti ciclisti che si avventurano su piste insicure e mal progettate.

A quali piste si riferiscono? Lo dicano, e magari anche a quali "numerosi e gravi incidenti".
In realtà a Firenze:
  • le piste ciclabili sono troppo poche, mentre ne serve una rete fitta e continuativa da realizzare a tappeto sottraendo spazio alla viabilità ordinaria (e alla sosta)
  • alcune sono anche mal fatte, ma per motivi opposti a quelli accennati dai Comi-Ci: la subordinazione al traffico motorizzato, al "dove c'è posto" o "non intralciano", rinunciando alla univoca precedenza, piena visibilità e priorità rispetto al traffico motorizzato.
Tralasciamo invece la strampalata teoria che i tragici incidenti siano da imputare non alle folli velocità e alla diffusa pirateria stradale, ma alle "rotonde" (in parte dicono, bontà loro).

Insomma, i colti amici Comi-Ci dovrebbero tenere a mente il detto del grande filosofo Wittgenstein: "ciò di cui non si può parlare, si deve tacere". O, in linguaggio popolare, hanno perso un'occasione per star zitti.

Davvero strano, ma non nuovo, che gruppi estremamente critici (come noi del resto) si trovino a schierarsi con il fronte dell' "auto dappertutto" e con il Partito del Gippone.
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(*) vedi l'originale: ROTATORIE, PISTE CICLABILI E ALTRO ANCORA
ed inoltre:
Gli stupri e le bici: la sicurezza alla rovescia



mercoledì 7 gennaio 2009

i pedoni sono pericolosi!!


Non scherzo, è il succo di una conversazione sentita davvero. Più o meno il tenore era questo:

"bisognerebbe obbligare i pedoni ad indossare il gilet fosforescente, perchè di notte non si vedono e io li potrei metter sotto: la colpa senza gilet dovrebbe essere loro, e pagarmi anche i danni alla macchina"

Giuro, tutto vero, sentito con le mie (povere) orecchie!

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sabato 3 gennaio 2009

un link interessante

Si tratta del blog di Aldo Piombino, tutto focalizzato su problemi e argomenti della scienza trattati in modo interessante e comprensibile anche ai non addetti ai lavori.

Nulla di particolarmente polemico, i toni sono pacati, come si addice ai dibattiti scientifici, anche divulgativi.

Fra i pochi accenni battaglieri, tutti che mi trovano concorde, quelli rivolti a categorie ben identificate dell'italietta antiscientifica, facilona, superstiziosa, pronta a credere a scemenze colossali o con vaghissime apparenze "serie": roba tipo astrologia, cerchi nel grano, il "creazionismo" a sfondo religioso integralista, e ... i talebani anti-tramvia (ma così li chiamo io, non il suddetto blog).

Mi sembra veramente un abbinamento fantastico, meno casuale o scemo di quanto sembri. Se pensiamo ad un San Razzanellio, notoriamente nelle schiere dei moderni Torquemada stile Ruini/Ratzinger, le analogie sono fin troppe. E a rimorchio le orde di creduloni, pronti a giurare su miracoli, madonne che piangono e altre pagliacciate, basta che confermino quella che sembra la loro unica preoccupazione del millennio e dell'umanità: parcheggiare sotto casa o in doppia fila senza dover fare 300 metri a piedi (o in tram).